TIPI DI VIBRAZIONI
Le vibrazioni trasmesse dalle persone o dagli eventi non sono le sole a disturbarti. Vi è un altro tipo di vibrazioni tutto particolare per la sua immediatezza e la sua violenza. Sono vibrazioni che provocano esplosioni dentro di te: in un attimo avrai dimenticato la tua ragione di vivere, gli sforzi, le mete, tutto spazzato via, distrutto. Queste vibrazioni disordinate, che chiamiamo pensieri ossessivi, depressione, ansia, disperazione, paura, non fanno altro che rompere la coltre ovattata che di solito ti protegge, lasciando via libera alle forze negative interne. Ti attaccano in mille modi come per ostacolare il tuo cammino: finché segui il gregge la vita è relativamente facile, con i suoi momenti buoni o cattivi, ma se vuoi emergere per trasformarti, mille forze ti contrastano, dimostrandoti quanto sia ben organizzata la tua prigionia. Le radici sotterranee delle inclinazioni, delle fedi, degli atavismi, delle convenzioni invincibili, irrazionali, le abitudini, il carattere, tutta la volontà del corpo, ebbra volontà di vivere covante generazione, conservazione, prosecuzione; tutto questo si ricongiunge allo stesso principio. Hai la libertà di un cane legato ad una catena: tu non l'avverti e ti credi libero, finché non passi un certo limite. Ma se vai oltre, essa si tende e ti arresta Oppure ti gioca: ti muovi in un circolo e non te ne accorgi Spia questa forza e conoscila nella selvaggia potenza della immaginazione e della suggestione. É lo spavento che si moltiplica quanto più tu lo scacci. É la fiamma della passione che più acre si innalza quanto più la tua coscienza si sforza di soffocarla e non scompare che per passarti dentro ed avvelenarti tutto Volontà, pensiero, Io, cosa possono sulle funzioni profonde della vita fisica? La mia volontà, la mia coscienza, il mio Io, li voglio o li sono soltanto? Tu non esisti: “Mio” non puoi dirlo di nulla. La vita non la possiedi è essa che ti possiede. La soffri. Tu non sei vita in te. Ed ora distogliti da te, discendi oltre la soglia, giù nelle oscure profondità della forza che regge il corpo tuo. Qui essa perde nome ed individuazione per riprendere “me” e “non me”, pervadere tutta la natura, trasportare miriadi di esseri come se fossero ebbri o ipnotizzati, riaffermandosi in mille forme, selvaggia, priva di limiti, arsa da una eterna insufficienza e privazione. Come una lue imparerai a conoscerla: una luce elementare, indifferenziata, ad un tempo idea sostanza e moto, fisica e psichica, indifferente al bene e al male ed a qualsiasi forma, ma con la capacità plastica di trasformarsi in tutte le forme. Tutto essendo in balia di questa forza e mediante questa forza, sappi che colui che riuscisse a soggiogarla interamente, per mezzo di essa potrebbe dominare la natura tutta. Creare qualcosa di fermo, di impassibile, di immortale, tratto in salvo, vivente e respirante fuori di essa, libero. Ferma la piccola mente: se qui leggendo essa pensa a follia, a superbo sogno di misero orgoglio; sii certo esser paura che pensa in lei. Tu non hai bisogno di credere, anzi non devi credere. Prova. Osa. La materia della tua evoluzione è qui nella tua brama. Eccitala, destala. Opponigli resistenza. Sentirai in te allora, nella proporzione di quanto sappia spingersi oltre il tuo ardire, tutta la forza sua selvaggia. Nella storia mistico-religiosa dell'uomo sono stati dati vari nomi demoniaci a questa forza, sempre presente ad ostacolare il cammino del cercatore. Essa però ha il suo posto nell'economia universale ed è perturbatrice solo a livello della tua piccola coscienza immediata. Se tu fossi cosciente e fermo nei tuoi obiettivi essa non potrebbe scuoterti minimamente, anzi ti renderesti conto che questi attacchi smascherano in più punti la tua ipocrisia e quella dell'ambiente umano che ti circonda, sollevando il velo che ti sta davanti agli occhi. Questa forza è strumento di progresso e se tu sai concepire una forza più forte che cosa puoi ancora concepire che possa a questa resistere, che non possa essere infranto e piegato da essa? Vi è dunque un passaggio da superare se vuoi trovare ciò che sta dietro la personalità esteriore. Secondo le religioni tradizionali questo passaggio richiederebbe una quantità di mortificazioni e di rinunce, ma noi non vogliamo rinunciare alla vita, vogliamo allargarla, studiando la composizione della nostra coscienza ed esaminare scientificamente in quali condizioni essa possa chiarificarsi e funzionare meglio. Il rimedio, dunque, non consiste nel reprimere la tua essenza vitale, come vorrebbero i moralisti e gli asceti, ma di aumentarla; non di rinunciarvi, ma di accettarla sempre più e di estenderne la coscienza. In ciò sta il significato stesso dell'evoluzione. La sola cosa, insomma, alla quale devi rinunciare è la tua ignoranza e meschinità. Quando ti aggrappi freneticamente alla tua piccola personalità frontale, alle sue commedie, al suo narcisistico pietismo, alla sua viscosità sentimentale, ai suoi terrori, non sei veramente umano, ma un regredito dell'età preistorica che difende il suo di ritto alla sofferenza, al dolore ed alla debolezza. Dietro questo mentale infantile, inquieto che si stanca rapidamente, scoprirai un centro calmo e potente che contiene l'essenza stessa della forza della vita, libero da tutte le soprastrutture sentimentali e falsificanti. In questo stato di forza e di calma emergono molteplici capacità nuove, secondo il grado dello sviluppo individuale, ma soprattutto una inesauribile sorgente di energia. Inoltre altri poteri che passano per “miracolosi” si manifestano, perchè se sei capace di dominare e dirigere una sola vibrazione mentale in te stesso, automaticamente sarai in grado di padroneggiarla anche nel mondo esterno, ovunque essa si manifesti, negli uomini e nella natura. Fissa lo scopo e non cambiarlo mai. Desiderio, speranza, attesa, allontanano dai risultati: solo se sarai costante e signore del dubbio riuscirai. L'azione va liberata. Va realizzata in sé, monda dalla febbre mentale, detersa da odio e brama. Intorno, gli oggetti cesseranno di essere oggetto di desiderio per te, diverranno oggetto di azione. L'azione sciolta dal vincolo, disciolta dalla identificazione, disciolta dall'attaccamento. Essa è così solo se è giusta, cioè necessaria. In essa potrai trovare la purificazione, perchè per essa l'individuo non conta più e perché essa ti porta di là sia dalla conoscenza astratta, sia dall'impeto irrazionale delle forze inferiori. Paura, speranza, impazienza, ansia: sono tutti sfaldamenti dell'animo che vanno a nutrire poteri oscuri di negazione. Se puoi, agisci, assumi la persona dell'altro e comunicagli la tua forza in una vibrazione d'amore. Altrimenti, staccati. Saper dare in un atto puro, con un dono assoluto, non nella voluttà della simpatia e della pietà. Saper colpire senza odio, se giustizia lo vuole in te. Lo stato di neutralità cosciente domina le forze che sono in te e nell'ambiente ed è il mezzo per preparare la vera purificazione (intendi questo termine in senso chimico) la quale consiste nella separazione progressiva del fattore intelligenza, sola finalità assoluta. Purificazione è sinonimo di liberazione dalle influenze che impediscono la conoscenza della verità, perciò analizzerai non solo te stesso, la tua famiglia e l'ambiente sociale in cui hai vissuto, ma anche il passato dell'umanità di cui non sei che il prodotto più recente, sintesi delle sue conquiste e dei suoi errori che dovrai modificare. Anche se l'evoluzione umana non si è mai arrestata, essa fu mossa esclusivamente dalla necessità esterna, dalla cellula primordiale all'uomo primitivo e da questo all'uomo moderno, salvo rari casi di uomini, prototipi dell'umanità futura, che seppero intervenire “dal di dentro”, dando indirizzi che accelerarono il processo evolutivo. Studierai, inoltre, la tradizione per comprenderne il nucleo scientifico e sperimentarlo nella pratica e nelle prove concrete, fino a conoscere il mondo della cause, sorgente del mondo fenomenico e del tuo io attuale. Purificato dagli errori che ti sono stati tramandati e non più spinto dalla necessità esterna (o interna = istinti) potrai intervenire coscientemente per modificare te stesso e aiutare gli altri. Aiutare il prossimo non è soltanto un problema di sentimento o di carità, ma un problema di potere: più lo stato di purificazione sarà avanzato più sarai in grado di comprendere le vibrazioni di un altro essere, distinguerle, dirigerle, fino a cambiarle e modificarle, in una pace attiva, contagiosa, possente, che domina, che calma, che organizza.
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