Cantico di Chiusura PRIMA STROFA Fratelli e Compagni Di questo Ordine sublime, Per i nostri canti manifestiamo Lo spirito che c'anima: Fin quando sui nostri piaceri. Della virtù applichiamo la squadra; E l'arte di regolare i suoi desideri Da' titolo di Fratello.
II. È qui che di fiori La Saggezza ornata Ricorda le dolcezze Dell'impero di Astrée. Questo nettare vivo e fresco Che vediamo accendere tante guerre, Diventa la sorgente della pace Quando lo si beve tra Fratelli.
III. Per i mezzi segreti, In dispetto dell'invidia, Senza rimorso, senza dispiaceri Noi solo assaggiamo la vita; Ma ai beni così grandi, In vano vorrebbe aspirare il volgare; Nulla filtra dei giorni deliziosi Senza il titolo di Fratello.
IV. L'antichità risponde Che tutto è ragionevole ; Che non è niente che buono, Di giusto & di gradevole. Nelle Società Dei veri Massoni tutti i cuori sono sinceri; Malgrado i gradi, le dignità, Tutti gli uomini sono Fratelli.
V. Si è visto di ogni tempo, Dei Monarchi, dei Principi, E quantità di Grandi, Di tutti i Paesi, Per prendere un grembiule, Lasciare senza pena le loro armi guerriere, E sempre glorificarsi Di essere conosciuti come Fratelli.
VI. Profani curiosi Di conoscere il nostro lavoro, Mai i vostri fabili occhi Non avranno questo vantaggio. Cercate follemente Di penetrare i nostri più profondi misteri. Ma voi saprete soltanto Come bevono i Fratelli.
VII. Beviamo tutti in Onore Del pacifico Genio Che presiede alla felicità Della Massoneria. In un giusto rapporto, Che tre volte, il segnale dei nostri bicchieri, Sia il simbolo che ci conviene Beviamo ai nostri Fratelli (1).
1.Dopo questa strofa, il venerabile & tutta l'assemblea beve, con le formalità ordinarie, alla salute di tutti i Massoni sparsi sulla terra; & quando si è eseguito, il Venerabile prosegue con l'ottava strofa. VIII. Uniamoci mano con mano, Siamo stabili insieme, Rendiamo grazie al destino Del nodo che ci unisce. A tutte le virtù Apriamo i nostri cuori chiudendo questa Loggia, E che mai ai nostri statuti, Nessuno deroghi mai.
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