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"Il Canto Funebre"
Grenier riprenderà il
testo di questo Canto nel 1808 per il suo
"Codice
Ricreativo dei dei Franco Massoni", ma senza la partizione
facendo riferimento, per la mancanza appunto il "Manuale
Anacreontico". Nella seconda strofa, Dio giusto e
terribile acquista qui una lettera maiuscola.
Ritroveremo il testo anche alle pagine 227 e 229 del quinto volume
degli
Annali
Massonici di Caillot, sotto la formula di “stanze religiose” e
segnala che queste “stanze” furono eseguite dal Fratello Batiste,
accompagnato, questa volta, con arpa dal Fratello Desargus, in
occasione della morte del Fratello Montaleau nel 1808.
Nelle verbale delle onoranze funebri, per i fratelli Hattez, Legrand
e Rohart, della loro loggia Isola della Fedeltà, il 24 marzo 1813,
si legge a pagina 8, che il Fratello Zelik, membro della Loggia,
eseguì un Canto Funebre: Signore del cielo e della terra,
composto dal Fratello Gavaux, della Loggia parigina l'Age d'Or: in
verità si tratta di questo stesso Canto, considerato che Maestro
del cielo e della terra è il incipit del suo primo verso.
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Con l'accompagnamento corno e pianoforte;
Musica del caro Fratello Gaveaux.
Eseguito dal caro Fratello Nourrit..
Accompagnato dai cari Fratelli Duvernoy e Bomtempo
Testo del
caro Fratello Grenier
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Lontano da
noi pensieri profani e volgari,
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Che tutto
qui respira tristezza e dolore!
È di un mondo vano, tormentato da orgoglio,
Dimenticare, in questi luoghi, le pompose chimere |
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Onoriamo
quello dei nostri fratelli
Che precede i nostri passi nella notte della bara. |
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Prima strofa
Signore del
cielo e della terra,
Conosci nostro rammarico, vedi il nostro dolore.
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Quando i massoni perdono un Fratello,
Sembra che per sempre perdano la felicità. |
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Formatosi nelle leggi della natura,
Irrorano di lacrime ciò che hanno tanto amato tanto;
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Appartiene
soltanto al solo spergiuro
Fissare freddamente il sepolcro di un amico.. (bis)
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Seconda
strofa
Cosa! la nostra anima troppo sensibile
Non esali sempre dei desideri impotenti!
Si consideri che un Dio giusto e terribile
Ricompensa i buoni e punisce i reprobi;
Che, in virtù della sua clemenza,
Chi è stato colpito da un colpo inatteso,
Godendo della sua presenza,
Goda pacificamente del prezzo della sua virtù. (Bis)
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Terza
Strofa
Della ragione, potente linguaggio
Voi soffocate invano i nostri sospiri dolorosi,
Voi non siete parte della la nostra condivisione,
Le lacrime, nostro malgrado sfuggono ai nostri occhi.
Ah! lo sento.... Ombra troppo cara!
No, non puoi uscire del fondo del nostro cuore.
Quando i Massoni perdono un Fratello,
Sembra che per sempre perdano la felicità. (Bis)
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