La Verità sull'ordine massonico
Al Papa Pio IX
Nella raccolta di Orcel questa canzone che ha per argomento la condanna papale del 1865, segue immediatamente il Dialogo tra un Maestro ed un Apprendista su un ingiusto anatema.
L'autore del testo è Orcel stesso, ma nessuna aria è data.
Si noterà che il tono rimane assai moderato; del resto i massoni francesi, in quel periodo, sono probabilmente ancora in maggioranza cattolici – anche se nominalmente molti sono in effetti probabilmente più deisti - è quindi sotto forma di rappresentazioni rispettose che fanno riferimento alla scomunica che li colpisce, che non comprendono e che attribuiscono abbastanza ingenuamente ad un errore giudiziale che risulta da calunnie. Ricordano la loro fede nell'immortalità dell'anima e alla loro professione di fede in Dio.
Mantengono tuttavia questa professione di fede con il richiamo ai loro principi di tolleranza che costituiscono precisamente una delle cause della loro condanna:
Trattare ogni uomo come un fratello,
Ebreo, Musulmano, Bramino, Cristiano;
Alleggerirlo nella sua miseria;
Tanto quanto si possa, fare il bene;
Ubbidire alla legge divina,
Del Cristo praticarne gli insegnamenti;
Ecco, Santo Padre! la dottrina
Che professano i Massoni!
Ai loro occhi, praticare gli insegnamenti del Cristo non implicava quindi automaticamente l'adesione incondizionata a Roma come volevano gli ultramontani (1)! È precisamente questo relativismo che aveva scatenato fin dal secolo precedente i fulmini della chiesa e questo liberismo che Pio IX non poteva sopportare. Aveva fin da 1864, redigendo il suo famoso Syllabus, messi all'indice degli errori moderni che condannava, delle proposte tanto eretiche come quelle che precisamente riferisce questa canzone:
XV. È libero ad ogni uomo di abbracciare e di professare la religione che avrà reputato vera secondo la luce della ragione.
XVI. Gli uomini possono trovare la via della salvezza eterna e possono ottenere questa salvezza nel culto di qualsiasi religione.
I massoni del tempo rimasero veramente molto stupiti di essere condannati dal papato per praticare la tolleranza di Anderson e riconoscere come fratello un Ebreo, un Musulmano, un Bramino o un Cristiano. Questa tolleranza di cui essi andavano fieri era al contrario e precisamente la ragione della loro condanna: come lo scriverà, più tardi, il Papa Leone XIII in Humanum genus nel 1884: "Il grande errore del tempo presente... consiste nel relegare al rango delle cose indifferenti la preoccupazione della religione, e a mettere sul piede dell'uguaglianza tutte le forme religiose. Ora, a lui solo, questo principio basta a rovinare tutte le religioni, e particolarmente la religione cattolica, perché, essendo l'unica vera, non può, senza subire l'ultima delle ingiurie e delle ingiustizie, tollerare che le altre religioni gli siano uguagliate".
Questa pretesa a non tollerare che le altre religioni gli siano uguagliate poiché è l'unica vera, rappresenta la chiave dell'intolleranza cattolica.
1. L'Ultramontanismo fu un orientamento favorevole alla regola, spirituale e legale, del Papa sul potere politico (in materia religiosa, tra cui la nomina dei vescovi), al contrario del gallicanismo)
La Verità sull'Ordine Massonico
Al Papa Pio IX
Perché, dal trono apostolico
Lanciare l'anatema su noi?
Che ha fatto l'ordine Massonico dunque
Per accendere questo grande corruccio?
Ma, contro un'ingiusta sentenza
L'appello deve esserci permesso;
Presentando la nostra difesa,
Confonderemo i nostri nemici.
RITORNELLO.
E se, in un giorno di collera,
Il vostro decreto ci ha fulminati,
Dichiarandoci scomunicati,
É da voi, Santissimo Padre!
Che noi si è calunniati;
Sì, Santissimo Padre!
Calunniati!
Quale è la nostra fede?
Adorando un Dio creatore,
Crediamo che l'anima immortale
Sia l'immagine del suo autore;
Che questa anima, essenza eterea,
Abitante di un corpo carnale,
Un giorno dell'esilio rilasciata,
Risalga al soggiorno eterno!
E se, in un giorno di collera, ecc.
Trattare ogni uomo come un fratello,
Ebreo, Musulmano, Bramino, Cristiano;
Alleggerirlo nella sua miseria;
Tanto quanto si possa, fare il bene;
Ubbidire alla legge divina,
Del Cristo praticarne gli insegnamenti;
Ecco, Santo Padre! la dottrina
Che professano i Massoni!
E se, in un giorno di collera, ecc.
Seguiamo la legge fraterna
Che prescrive concordia, unione;
Mai, da noi, nasce lite
Per il culto o l'opinione.
Nei nostri cuori, l'ingiuria e l'offesa
Ottengono sempre il loro perdono;
Condanniamo odio e vendetta,
Imitando Dio potente e buono!
E se, in un giorno di collera, ecc.
Secondo il dogma evangelico,
Dal Figlio dell'uomo portato,
Per il nostro codice politico
Proclamiamo l'uguaglianza!
I nostri sforzi tendono a distruggere
Il male, il vizio e gli abusi,
Per stabilire dovunque l'impero
Della giustizia e della virtù l
E se, in un giorno di collera, ecc.
I nostri riti sono cosmopoliti...
Cittadini del vasto Universo,
Accogliamo tutti i meritevoli;
Respingiamo tutti i perversi.
Al profano ammesso nei nostri tempi
Si insegna la verità;
Ma si istruisce, con i nostri esempi,
A praticare la carità!
E se, in un giorno di collera, ecc.
Facciamo risplendere la luce,
E combattiamo gli errori;
I nostri atti, la nostra vita intera,
Rispondono ai nostri detrattori.
I consigli dell'intolleranza
Non possono che smarrire i vostri passi...
Ministro di un Dio di clemenza,
Benedite... non condannate!...
RITORNELLO
E se, in un giorno di collera,
Il vostro decreto ci ha fulminati,
Dichiarandoci scomunicati,
É da voi, Santissimo Padre!
Che noi si è calunniati;
Sì, Santissimo Padre!
Calunniati!
|
|