|
Il tuo browser non supporta il tag embed per questo motivo non senti alcuna musica
State ascoltando
"Fraternità"
1844
Grazie ad una sottoscrizione di un buon numero dei suoi membri,
la Loggia lionese l'Asile du Sage pubblicò un opuscolo relativo
alla
Fete Baptismale
e profana che aveva dato 12 maggio 1844 e che
aveva riunito 500 persone tra cui delle delegazioni Massoniche
di Vienna e Saint-Étienne. Una cerimonia già nota e che la
Loggia l'Asile du Sage aveva praticato già nel giugno del 1842
(per il testo completo) e
che aveva pubblicato in una brochure con il titolo di
Grande Solennité.
Questo opuscolo sulla Festa Battesimale ce ne dà un altro esempio. Il cantico ci sembra
però meno interessante per il testo che per le circostanze della sua
redazione.
Poco tempo dopo la cerimonia del 1842, si accese una viva
polemica, concernente l'opportunità di tali battesimi massonici,
il Fratello Des Etangs, lui stesso autore di un Rituale di
battesimo, ed il Fratello Chanay, il quale nella
Revue maçonnique di Lione del 1842, aveva aspramente
criticato l'uso di un tale rituale, argomentando che:
« ... per richiamare le donne alla nostra istituzione, non
bisogna urtare le loro fedi; occorre che le nostre cerimonie non
facciano nessuna allusione alle cerimonie religiose dei culti
invalsi; bisogna sopprimere infine il battesimo massonico il
quale, del resto, è un non senso. Nella nostra città, quasi
tutte le donne dei nostri fratelli sono protestanti o
cattoliche. Ora, nelle cerimonie di questi due culti, il
battesimo figura in prima linea. Si deve temere dunque che la
loro giusta suscettibilità non si allarmi nel vedere in una
Loggia praticare lo stesso cerimoniale di quello praticato nei
tempi e le chiese... La Massoneria... non è una religione, non
ha un dogma, quindi non deve avere un battesimo... Il battesimo
è pura religione: in Massoneria non è niente. Perché dunque
conservare il battesimo massonico? Perché non lasciare cadere in
desuetudine delle cerimonie che possono, agli occhi di molte
persone, essere un oltraggio alle loro fedi? Perché non
rispettare le giuste suscettibilità delle nostre madri, delle
nostre donne, delle nostre sorelle?»
Punto al vivo, Des Etangs rispose con un'argomentazione
abbastanza articolata, dove spiegava che tutti gli elementi di
natura religiosa che si trovavano nelle cerimonie massoniche non
avevano in nessun modo per origine il cristianesimo, ma che
erano elementi comuni di tutte le religioni:
«... il Battesimo non è stato istituito dal cristianesimo,
poiché San Giovanni che non era cristiano battezzò Gesù stesso;
poiché questo atto, preso come simbolo o anche come sacramento,
è esistito da molti secoli prima della nostra era; esisteva in
Egitto, in Persia e in India, con tutti i sacramenti adottati
posteriormente dalla chiesa di Roma... Così dunque, questo
battesimo, che si vorrebbe sopprimere nelle nostre assemblee
perché urta delle anime timorose, non è altro che una cerimonia
realmente devota che ereditiamo dagli antichi; una prima
istruzione data all'infanzia davanti a dei padri e a delle madri
incaricate di formarla, ed in presenza di numerosi spettatori
che se ne possono giovare... se occorre eliminare dai nostri
rituali tutto ciò che porta ombra agli spiriti deboli o
ignoranti, bisognerebbe cominciare con il sopprimere noi stessi,
così come tutta la Massoneria, poiché siamo scomunicati».
La Rivista Massonica pubblicò questa risposta, non senza però
evidenziare il proprio disaccordo, e, abbastanza malignamente,
la fece seguire immediatamente dai commenti, abbastanza feroci,
che essa aveva ispirato al Fratello Chanay, il quale sosteneva
una Massoneria meno disincarnata:
«Invocherà lo splendore del cerimoniale? Eh! che cosa
c'importa di questi fiori, di questi nastri, di questi
candelabri? Che cosa c'insegnano le vostre innocenti allegorie?
Che cosa? Ci diciamo filosofi, pretendiamo sollevarci al di
sopra di tutti gli errori e di tutti i pregiudizi umani, e
quando entreremo nei nostri Tempi per raccogliere degli
insegnamenti, per ascoltare il linguaggio di un'alta ragione, ci
sentiremo soddisfatti nel ricevere alcuni fiori da mettere al
nostro occhiello, e di sentire ripetere per la millesima volta
che i tre mortali nemici del genere umano sono l'ignoranza, la
menzogna e l'ambizione! Se almeno ci si permettesse di indagare
la storia di questi tre nemici.... Se combattendo l'ignoranza si
potesse richiamare la pietà sui poveri popoli della Spagna e
d'Italia!.... Se, facendo appassire la menzogna, potessimo fare
appassire anche l'alto clero anglicano che divora in un lusso
insolente le spoglie dell'Irlanda affamata.... Se, legando il
dispotismo alla berlina, potessimo spargere alcune lacrime sulla
Polonia convertita dal knout (flagello russo) alla religione
dello Zar!... Ma no! il fratello Des Etangs ci dice: la nostra
Massoneria lascia in pace le opinioni e le coscienze, noi non
c'immischiamo né di dispute religiose, né di discussioni
politiche, ecc. in seguito aggiunge: la nostra Massoneria non è
una classe di politica e di teologia.
Lo dichiaro francamente, questa massoneria non è la mia; non
può nulla per la felicità degli uomini. Spiriti positivi,
desiderosi del progresso, non possiamo accontentarci di una
semplice fraseologia...
Mi fermo perché non voglio distruggere delle vecchie
illusioni; non voglio mostrare il nulla di queste forme e di
queste dottrine che ci si è divertiti a considerare come
l'ultima parola della scienza massonica».
Si nota bene da questo estratto, che il contrasto non verteva
più solamente, come lo era inizialmente, sull'opportunità o meno
del Battesimo Massonico, ma porta in filigrana tutto il
conflitto tra massonerie impegnate e non allineate.
Nel gennaio 1843, Des Etangs intese continuare questo dialogo
tra sordi inviando una nuova lettera, ancora più aggressiva, al
giornale la quale però non venne pubblicata. Des Etangs ne farà
assicurare la pubblicazione nella
Fete Baptismale a cura della Loggia Asile du Sage, prima di
riprenderla nelle sue opere complete.
La Loggia manifestando così apertamente il suo sostegno alla
visione di Des Etangs, lo conferò nella sua cerimonia del 1844.
Il Rituale è, come del resto quello del 1842, largamente
ispirato a quello di Des Etangs, ma riveduto accuratamente e
questo prova che le obiezioni di Chanay furono prese in
considerazione, come lo si può constatare confrontando i
discorsi delle due cerimonie, tesi ad evitare e prevenire tutto
ciò che potesse urtare le fedi religiose delle spose.
Qui l'obiettivo perseguito non è soltanto quello di solennizzare
l'adozione dei bambini dalla Loggia, ma, forse ancora di più,
quello di combattere le prevenzioni delle loro madri alle quali
sono rivolti dei lunghi discorsi in cui è spiegato loro che le
dottrine dei massoni altro non sono che gli insegnamenti del
Vangelo, insegnamenti che rendono il marito affettuoso, il padre
premuroso, l'uomo di bene. Il Venerabile giunge fino a rivelar
loro il segreto massonico ... «Il segreto che ricerchiamo con
tutte le forze della nostra anima, è quello di fissare il vostro
amore e di assicurare la vostra felicità. Rispetto alla fede
coscienziosa, alla vostra, Signore! È il nostro desiderio più
caro».
Sarà precisato anche che la festa ha si un carattere sacro, ma
non ha per scopo quello di scimmiottare una solennità di culto.
Durante la cerimonia di battesimo, la mano sinistra di ogni
bambino è immersa nell'acqua e ricevono un grembiule, dei
guanti, una medaglia della Loggia ed un diploma; emerge quindi
che la cerimonia è considerata come una specie di pre-iniziazione,
come lo conferma questo brano del discorso rivolto alle madri: «Fin
da questo giorno, adottiamo questi bambini; essi prendono il
titolo di Lowtons. Diventano i nostri fratelli. A diciotto anni,
saranno Massoni attivi».
L'idea del loro prossimo ingresso in massoneria è inculcata, è
un destino tracciato (nel suo rituale, Des Etangs specificava
anche che il bambino battezzato era iniziato ai primi misteri
della Massoneria e che dall'ora in poi, era da considerare un
neofita del Rispettabile Laboratorio). Inoltre, i bambini
ammessi al favore del Battesimo Massonico ricevevano dei nomi
massonici del tipo: Bienfaisant, Sincère, Prudent, Sage,
Conciliant, Candide et Tolérant.
La giornata si concluse con un Agape Bianca in cui sette
brindisi furono comandati dal Venerabile, nel seguente ordine:
Alle Signore! - Ai Lowtons! Alla Loggia! Ai Visitatori! Alla
Francia! Alla Massoneria Francese! Alla Massoneria Universale!
Durante la cerimonia, il Fratello Chaix, membro della Loggia,
cantò, accompagnato dall'armonia e collocato in una tribuna
velata, le stanze che seguono, niente è riportato per quanto
concerne la partizione:
Scendi dal cielo, benefica rugiada,
Rinfresca il cuore dell'infelice.
Di lacrime la terra è ovunque bagnata;
Vieni a prestarci il tuo soccorso prezioso.
Oh Carità, secondo Provvidenza,
Qui, il tuo culto è sempre in onore.
Ai tuoi lati, siede la Tolleranza.
Sii dei Massoni l'idolo e la felicità.
Teneri bambini dell'Asile du Sage,
Spezzate il pane della fraternità.
Madri e figli, grazioso entourage,
Abbellite questo soggiorno lietissimo.
Oh Carità, ecc.
Sesso adorato, le strade della vita
Brillano per te di un protettivo fulgore.
Sorridendo, la bellezza vivifica
Con un colpo d'occhio l'artista ed il soldato.
Oh Carità, ecc.
Venite a noi, angeli di beneficenza;
Sotto un cielo puro, stelle del mattino,
Sui vostri ginocchia placate la sofferenza.
Per voi la speranza custodisce il suo indomani.
Oh Carità, ecc.
Voi, felici figli, tesori della nostra Loggia,
Conoscete il materno amore.
Qui, già, vedete che ci si interroga
Sul destino che vi aspetta un giorno.
Oh Carità, ecc.
I vostri difensori, tutti nostri generosi fratelli,
Per onorare il vostro amore filiale,
Vi ameranno, se amerete le vostre madri.
Amate, bambini, i nemici del male.
Oh Carità, ecc.
|
|
|
|