Ti saluto, albero illustre
Per la fermezza
massonica,
Sulla tua scorza
simbolica
Leggo questo precetto
sacro;
Fratello, all'ordine tu devi tessere,
Muori se necessario nei tormenti,
Ma custodisci sempre i tuoi giuramenti,
E sappi imitare tuo Gran
Maestro.
Quanto amo vedere
rinverdire
Dei tuoi rami l'augusta
cima!
Se la tua ombra nascose
il crimine, Il tuo ramo lo fece scoprire. Salomone non ha cessato di
essere; Vive nelle nostre leggi, nei nostri costumi
Ed in noi vede i vendicatori
Della morte del nostro
Gran Maestro.
Ai più belli fiori dei
giardini
Il Massone preferisce le
tue foglie
Sotto la tua ombra si raccoglie,
Vi medita, vi legge i
suoi destini.
Vedendoti mi impregno
Dei miei doveri, dei miei dolori
E vado a bagnare di
lacrime,
Le ceneri del nostro Gran Maestro.
Se per un rovescio
inatteso
La vostra anima è messa alla prova,
Non temete nulla, figli
della vedova, Dite: conosco l'acacia:
A queste parole vedrete
apparire
La beneficenza e la
grandezza. Fratelli, alleggeriamo la disgrazia,
É la volontà del Gran
Maestro.
Su un doloroso ricordo
Non portiamo più il
nostro pensiero:
Per la virtù
ricompensata
Vedo un brillante
avvenire.
Albero caro, devi
rinascere
Più elevato, più
fiorente,
Sostenuto dal braccio
potente
Di un sovrano, nostro Gran Maestro. (1)
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