Il tuo browser non supporta il tag embed per questo motivo non senti alcuna musica

 Italiane del XVIII e XIX Secolo

 

LA LEGGE

 

Del gran Mastro al grande esempio,

Saggi Eroi, via sù sorgete,

Con le braccia ornai stringete

Il bel nodo dell'Amor.

 

Ecco parla a noi del Tempio

Chi fu Mastro e chi fu Fabbro:

Sia nel cuore il vostro labbro,

Sia nel labbro il vostro cor.

 

Rotte già le ree catene,

Questo è il nodo antico e vero,

Ch'è soave, ch'è leggiero,

Che c'intreccia il Dio d'Amor.

Via le colpe, via le pene,

Via la lite, via la guerra,

Già si unisce in ogni Terra

Mano a mano, e core a cor.

Mentre l'ombra il Mondo aggrava

Noi veggiamo in mezzo al lume

Un uomo giusto, un vero Nume,

Re di pace, e Dio d'Amor.

Gente saggia, gente brava,

Non pensate al vecchio affanno.

Più la forza, più l'inganno

Non opprime il nostro cor.

Dalla mensa andiamo al coro.

E dal coro andiamo a mensa.

Questo brama, e questo pensa

Chi ha nell'alma il Dio d'Amor.

 

Torni a noi l'età dell'oro.

Siam fratelli, e siamo amici.

Goda solo i di felici

L'alma giusta, e il saggio cor.

 

Del silenzio, e della fede

Su serbiam l'eterna Legge,

Che ci guida, che ci regge

Nel bel Regno dell'Amor.

Chi non tace, e chi non crede,

Né, di Orfeo non è mai figlio

Non ha forza, e non consiglio

Pace mai non sente al Cor.

Deh scendete, o rei, dal soglio

Che usurpate al Dio di pace.

Vive afflitto, e afflitto giace

Chi disprezza il Dio d'Amor.

 

Voi pascete il vano orgoglio

Fra le spade, e fra i guerrieri,

Fra le cetre, e fra i bicchieri

Noi pasciamo il nostro cor.

 

Vada lungi il volgo, e l'empio,

Ne ci turbi i bei momenti,

Quando parla in questi accenti

Quel gran Dio, ch'è Dio di Amor.

 

Ecco parla a noi del Tempio

Chi fu Mastro, e chi fu' Fabbro?

Sia nel core il vostro labbro

Sia nel labbro il vostro cor.

 

Antonio Jerocades 1738 - 1805