Il tuo browser non supporta il tag embed per questo motivo non senti alcuna musica

State ascoltando il "Canto Funebre"

 

 


 

Questo Canto Funebre, il cui incipit del recitativo è: lontano da noi ogni pensiero profano e volgare, con la sua partitura originale di Gaveaux proviene dal "Manuale Anacreontico" di Grenier del 1806.
Grenier ne riprenderà il testo l’anno successivo a pagg. 40 del suo "Codice Ricreativo dei dei Franco Massoni", ma senza la partizione facendo riferimento, per la mancanza, al "Manuale Anacreontico". Nella seconda strofa, un DIO giusto e terribile acquista qui la lettera maiuscola.
Il Caillot, riporta che questo “Canto Funebre” fu eseguito dal Fratello Batiste, accompagnato con arpa dal Fratello Desargus, in occasione della morte del Fratello Montaleau nel 1808.
Nelle verbale delle onoranze funebri per i fratelli Hattez, Legrand e Rohart della loro loggia Isola della Fedeltà, il 24 marzo 1813, si legge a pagina 8, che il Fratello Zelik, membro della Loggia, eseguì un Canto Funebre: Signore del cielo e della terra, composto dal Fratello Gavaux, della Loggia parigina l'Age d'Or: in verità si tratta di questo stesso Canto, considerato che Signore del cielo e della terra è il incipit del suo primo verso.

 

CANTO FUNEBRE.


Con l'accompagnamento corno e pianoforte;
Musica del caro Fratello Gaveaux.
Eseguito dal caro Fratello Nourrit..
Accompagnato dai cari Fratelli Duvernoy e Bomtempo

Testo del caro Fratello Grenier

 

Lontano da noi pensieri profani e volgari,

 

Che tutto qui respira tristezza e dolore!
È di un mondo vano, tormentato da orgoglio,
Dimenticare, in questi luoghi, le pompose chimere

Onoriamo quello dei nostri fratelli
Che precede i nostri passi nella notte della bara.


 

Prima strofa

Signore del cielo e della terra,
Conosci nostro rammarico, vedi il nostro dolore.


Quando i massoni perdono un Fratello,
Sembra che per sempre perdano la felicità.


Formatosi nelle leggi della natura,
Irrorano di lacrime ciò che hanno tanto amato tanto;

Appartiene soltanto al solo spergiuro
Fissare freddamente il sepolcro di un amico.. (bis)
 

Seconda strofa
Cosa! la nostra anima troppo sensibile
Non esali sempre dei desideri impotenti!
Si consideri che un Dio giusto e terribile
Ricompensa i buoni e punisce i reprobi;
Che, in virtù della sua clemenza,
Chi è stato colpito da un colpo inatteso,
Godendo della sua presenza,
Goda pacificamente del prezzo della sua virtù. (Bis)
 

Terza Strofa
Della ragione, potente linguaggio
Voi soffocate invano i nostri sospiri dolorosi,
Voi non siete parte della la nostra condivisione,
Le lacrime, nostro malgrado sfuggono ai nostri occhi.
Ah! lo sento.... Ombra troppo cara!
No, non puoi uscire del fondo del nostro cuore.
Quando i Massoni perdono un Fratello,
Sembra che per sempre perdano la felicità. (Bis)