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Edizione francese delle delle Costituzioni di Anderson tradotte da La Tierce (1742)
Del Fratello DE LANSA.
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il "Canto dei Maestri"
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Tutti di concerto cantiamo All'onore dei nostri MAESTRI, All'invidia celebriamo I Fatti dei loro ANTICHI Che l'eco dei loro nomi Colpisca la Terra & l'Onda, E che l'arte Dei MASSONI Si diffonda in tutto il Mondo. |
Di là tutto l'Occidente Ricevette questa Scienza; Prime fra tutti L'Inghilterra & la Francia; Dove tra gli svaghi Di una piacevole vita Si gode dei piaceri Della MASSONERIA. |
I Re più potenti, Che vide sorgere l'Asia, Conoscevano delle Costruzioni La giusta Simmetria; E dai Principi MASSONI, Segnati nella Scrittura Oggi noi possediamo La nobile Architettura.
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Noi vediamo questo tempo, Questo tempo felice, FRATELLI miei, Ed il Nettare delizioso Riempire più volte i nostri bicchieri; Benediciamo sempre Del MONDO l'ARCHITETTO Che unisce ai suoi favori Questo succo che ci umetta. |
Con la loro Posterità‚ L'arte Reale in Grecia, Apparve nella sua bellezza, Nella sua delicatezza; E, poco tempo dopo, VITRUVIO uomo sapiente L'accrebbe con successo Nella splendida Roma.
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CORO All'arte Reale piena di un nobile ardore, Così come ai suoi segreti rendiamo omaggio Ogni buon Massone li custodisce nel cuore, E dell'Antica Loggia sono il pegno.
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Questa "Canzone dei Maestri" figura anche nel Canzoniere di Naudot,
"Canzone dei Maestri", ma la partizione, che sarà riutilizzata in alcuni Canzonieri posteriori, è diversa.
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