Giovanni Gigliuto

 

Appunti

di

Simbolismo Massonico

 

 

Libreria Editrice Torre SAS

 

 

Quando, un lustro fa, ci accingemmo a pubblicare - per condividere - le nostre riflessioni ed esperienze su cose massoniche, ben sapevamo che saremmo incorsi sicuramente a incomprensioni (per usare un eufemismo).
Alcuni ci hanno bollato come eretici, perché non allineati con l'ortodossia (sic!) delle Grandi Obbedienze. Altri, forse mossi da ben altri motivi, ci hanno accusato di fare sfoggio di cultura, ipotesi questa suffragata -a loro dire - dalla trattazione simil accademica (?) riscontrata nei nostri lavori.
Tutto ciò non fa che rimarcare - se ce ne fosse ancora bisogno - di quanto sia elastico, oggigiorno, il concetto di Fratellanza...
Inaspettato, invece, ci è giunto l'apprezzamento di Fratelli di diverse Obbedienze, in particolar modo di Fratelli d'oltralpe. Apprezzamenti che ci hanno rincuorato facendoci capire che, nonostante l'ostracismo operato nei nostri confronti dai Caino e dagli Abele, eravamo sulla strada giusta.
Dopo non poche perplessità sull'opportunità di pubblicare o meno ancora qualcosa (perplessità dovute soprattutto alla deriva iniziatica dei nostri tempi), abbiamo deciso di licenziare quest'ultimo lavoro da tanto tempo tenuto in gestazione, sperando sia di una qualche utilità a quanti si avviano (o sono già in cammino) lungo l'erta Via che mena alla Luce.
 

Ci piace, prima di congedarci, dedicare questo passo di GURDJIEFF a quanti avranno la ventura di leggere questo volumetto.

Nella tradizione degli Amanti della Verità si racconta che, nel momento in cui le anime furono create, prima dei corpi, fu chiesto loro quale mezzo preferivano per viaggiare in questo mondo. Esse si divisero in quattro gruppi.
Le anime del primo gruppo desideravano viaggiare a piedi, considerando che era il mezzo più sicuro.
Quelle del secondo gruppo vollero cavalli, per non affaticarsi.
Le terze desideravano viaggiare sulle ali del vento, per superare le limitazioni.
Le quarte scelsero la luce, che avrebbe permesso loro non solo di muoversi, ma anche di comprendere.

Questi, quattro gruppi esistono tuttora.
Tutti quelli che aspirano alla conoscenza superiore appartengono all'una o all'altra di queste categorie.
I pedoni sono limitati dallo spazio e dalla velocità: sono gli imitatori.
I cavalieri sono coloro che dipendono dai libri, e sono condotti dal cavallo delle credenze dell'autore.
Quelli che appartengono alla terza categoria sono come foglie che volano di qua e di là a seconda del vento.
I quarti sono gli Amanti sulla Via.
Dal punto di vista dello studio, i primi si attaccano a culti seducenti e limitati; i secondi a idee propagandate da ferventi zelanti: i terzi aderiscono a sistemi di loro scelta o di loro invenzione, prendendo un elemento qui, un elemento la. I quarti sono gli Amanti sulla Via.

 

  

 

 
 
 

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Musica: "Fuga XLVIII ° di Atalanta Fugiens" di Michaël Maier 1687