La crisi delle ideologie politiche che avevano fino a qualche tempo fa preteso di indicare la via per ottenere la giustizia e la pace, il crollo degli ideali e la conseguente disperazione e angoscia che hanno coinvolto larghi strati della società contemporanea, hanno suscitato - come positiva reazione - un movimento verso i tradizionali valori dello spirito operando un ravvicinamento alla religione ed una tendenza notevole verso il misticismo e l'esoterismo. Questo fenomeno ha coinvolto anche una parte della gioventù, che ha creduto di trovare una via di uscita alle proprie angosce ed al proprio smarrimento rivolgendosi allo studio ed alla pratica di teorie mistiche e ascetiche dell'India o del Sud-est asiatico compiendo così un artificiale inserimento in una cultura a lei completamente estranea e del tutto diversa da quella originaria a cui, volente o nolente apparteneva. É questo un effetto certamente negativo, dovuto al processo di assimilazione, che ha portato molti a cercare altrove quello che la Tradizione Occidentale offre, in modo evidentemente più confacente alla mentalità ed alla cultura, nel campo della spiritualità, del misticismo e dell'esoterismo. La grande difficoltà per molti, ad avvicinarsi a questo insegnamento, consiste nel fatto che i testi sono scritti con uno stile e con un linguaggio assai difficili e quindi abbordabili solo da pochi conoscitori esperti. Ma il misticismo e l'esoterismo non sono mai stati argomenti per le masse; in ogni secolo sono stati retaggio di pochi eletti che li hanno coltivati e approfonditi per loro e con i loro discepoli, particolarmente eruditi e moralmente e spiritualmente idonei a quel genere di studi. Pochissime sono le opere tradotte in italiano e pochi i saggi sui testi del misticismo ebraico, avversati nel secolo scorso anche da Rabbini in Italia, che in essi vedevano una letteratura estranea alla scienza del giudaismo. In questa seconda metà del ventesimo secolo invece vi è stata una inversione di tendenza, sono state tradotte in italiano e pubblicate varie opere di G. Scholem sulla mistica ebraica ed oggi finalmente vede la luce, in italiano, l'opera fondamentale di Alexandre Safran sulla Kabbalà. É questa un'opera fondamentale ed indispensabile per capire l'unità e la continuità della tradizione ebraica, della quale è parte integrante la Kabbalà, che per la sua aspirazione all'assoluto e la sua ricerca del contatto divino, merita, senza dubbio, di essere chiamata una mistica. Ma è prima di tutto, una manifestazione creatrice dello spirito "ebraico", per dirla con le parole stesse dell'Autore. Safran, In questa sua opera principale ci appare originalissimo pensatore di sconfinata erudizione e profondità. Apprezzato in tutto il mondo per la serietà ed il rigore dei suoi scritti, egli ha colmato con questo libro il vuoto e la disinformazione esistenti oggi sulla Kabbalà. Per suo merito, chi voglia riscoprire gli antichi, eterni ideali del popolo ebraico, i problemi dello spirito che emergono dai millenni della sua storia e della sua civiltà, può trovare una guida sicura e una spinta a studiare e ad approfondire quelle tematiche in questa sua opera così importante. In essa Alexandre Safran ha realizzato una importantissima sintesi fra Materia e Spirito, fra Natura e Storia, aspirando a svelare l'anima della Kabbalà e, lo possiamo ben dire, riuscendovi in pieno grazie alla sua formidabile intuizione e al più rigoroso metodo scientifico. Elio Toaff |