Origini Glorie e Fini

della

Massoneria

 

Di 

Ernesto Nys

 

 

 

Cooperativa Tipografica Italiana 1914

La storia ci mostra come certi avvenimenti abbiano esercitato una potente azione sullo sviluppo del diritto internazionale e come certe nozioni siano state il requisito essenziale della sua applicazione e del suo impero.

Il Diritto delle genti, in quanto è un sistema di regole giuridiche che governano i rapporti delle comunioni politiche, non poteva imporsi se non allorquando queste comunioni stesse avessero cominciato a organizzarsi conformemente ai principii di giustizia, di libertà e di tolleranza: per la sua natura medesima era inconciliabile col dispotismo nel campo politico e col fanatismo nel campo religioso. Infatti tirannia e fanatismo non costituivano un ostacolo a che lo Stato contraesse obbligazioni internazionali?

Un sovrano che si immaginava di derivare dalla divinità i propri titoli di sovranità avrebbe potuto trattare da eguali i popoli retti fondamentalmente da istituzioni che fossero la negazione delle sue orgogliose pretese? Un governo che si appoggiava sopra un culto determinato e pesava di possedere la verità assoluta, avrebbe potuto vivere in pace con le nazioni eretiche o, comunque, infedeli?

Per contro il diritto delle genti non si può concepire senza l'idea di cosmopolitismo e d'universalità: certamente esso non costituisce la negazione dell'idea di patria, ma esige pur tuttavia che al di là di questa idea sia figurata, come fine supremo, la formazione di una più vasta patria, destinata a includere tutte le nazioni del globo le quali non sarebbero più desolate dai crudeli mali della guerra.

Affermazione delle massime di uguaglianza davanti alla legge, di libertà di pensiero e di culto; sforzo per spezzare l'isolamento della Stato e avvicinarlo strettamente con gli altri Stati; amore della pace; volontà intensa di attenuare le miserie della guerra: tale era il programma che bisognava tradurre in atto.

Arduo era il compito: la battaglia fu aspra. Una difficoltà si presentava anzitutto : bisognava abbattere l'assolutismo, inserire nelle costituzioni e far penetrare nelle leggi quell'insieme di garanzie che si designa sotto il nome di libertà moderne: bisognava distruggere la potenza che si arrogavano le Chiese e della quale si servivano per perseguitare e far soffrire. Eloquenti scrittori narrano le vicende di questa guerra secolare il cui campo di battaglia si distese sopra continenti interi. Ma un soggetto che la maggior parte di essi tralasciò di trattare fu l'aiuto conferito all'opera della civiltà moderna dalle società segrete e specialmente dalla Massoneria.

  

 

 

 
 
 

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Musica: "Fuga XXIII° di Atalanta Fugiens" di Michaël Maier 1687