Giorgio A. di Cremona, ci scrive: "Vorrei dar un seguito alla richiesta del signor Florindo F. di Napoli a proposito di dei Riti. Convengo che la risposta data “sembra” confacente, ma… perché c’è un ma consequenziale... come giustificare la prolificazione degli Ordini Massonici? Chi è regolare e chi è spurio? Il GOI, mi sembra di aver letto, non ha il riconoscimento degli Inglesi, quindi è da considerarsi spurio?"

 

Carissimo Giorgio, colgo assolutamente la tua garbata e sottile “provocazione”, ma come vedi non mi sottraggo ad una doverosa risposta, anche perché questa tua ci consentirà di epitomare su dei concetti di fondamento come quelli di “Legittimità” e “Autenticità”.

Per ogni "Ordine" che si dichiara tale, bisogna ricercare la Legittimità e L'autenticità.
La Legittimità, secondo la tradizione, é la "Virtus" incarnata nel "Capo" per successione testamentaria del Capo precedente e, in mancanza di testamento, per elezione da parte del massimo organo direttivo a ciò delegato. Tale "Virtus" é il valore che assicura e garantisce la continuità del potere di trasmissione e quindi dell'Ordine.
L'Autenticità, che non può prescindere dalla legittimità, é il valore della tradizionalità piramidale della struttura dell'Ordine e soprattutto della sacralità del Rito operativo.

Un "Ordine Iniziatico”, quindi, per essere tale deve essere legittimo nella persona del suo Capo ed autentico in conformità alla Tradizione, virtù ampiamente "padroneggiate" dal Grande Oriente d'Italia.

Oggigiorno purtroppo, ne conveniamo, una grande confusione regna negli "Ordini" così detti iniziatici, a causa di prevaricazioni e di usurpazioni di uomini, ché presumendo, nella loro stoltezza, di risolvere la propria crisi d'identità, affermano senza alcun fondamento tradizionale di essere "adepti" e di punto in bianco tradiscono la Fides giurata ai propri Maestri, abusando di statuti, di appellativi e di rituali di Ordini regolarmente operanti, legittimi per discendenza e autentici per tradizione.
Le prevaricazioni e le usurpazioni, frutto dell'ignoranza e dell'orgoglio, portano fatalmente alla dissociazione dei valori eterni intimamente legati alla iniziazione, quali la Lealtà, la Fides, l'Etica, la Giustizia, ecc.. valori indispensabili per la genesi di un "Iniziato".

Stabilito questo veniamo più dappresso alla tua domanda.

La Massoneria é universale nella sua essenza, ma se dovessimo usare un'ottica diversa, quella, per intenderci e che vigorosamente sottolinei, con la quale viene "riconosciuta" la regolarità di una Comunione Massonica sotto l'influenza anglo-sassone, dovremmo dire, invocando il principio della "esclusività territoriale" sancito tra i "Principi basici" dettati dalla G.L.U. d'Inghilterra il 4 settembre 1929, che la "patente" di regolarità se la riservano soltanto quelle Obbedienze che accettano la supremazia della Gran Loggia Madre di Londra, dalla quale promanano le "norme" per il riconoscimento di regolarità.
Patente che, per altro l'altro, viene sottoposta a controllo periodicamente dall'apposito “Comitee on information for recognition”, emanazione della Conferenza dei Grandi Maestri dell'America del Nord, che ebbe inizio il 7 febbraio 1780.
Quelle, e solo quelle, presumono di essere "la sola vera e legittima fonte di autorità massonica nei limiti territoriali di uno stato"

In Montesion non ci curiamo molto del “Riconoscimento Inglese” giacché riteniamo che la "regolarità iniziatica" sia in rebus e non in trattati e diplomi graziosamente concessi.
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