Il carissimo Luca da Roma, utilizzando il libro degli Ospiti, ci invia una lunghissima... considerazione (!): Sono un ragazzo di 22 anni appassionato e studioso della massoneria tanto che sto riflettendo su una mia possibile domanda di adesione; ma spesso (e forse anche per mia ignoranza) mi allontano da tale decisione per una mia concezione della massoneria “antiquata”, vale a dire che mi trovo contrario allo sfrenato proselitismo della massoneria italiana di oggi ma soprattutto del GOI ed in particolare di Raffi, il quale mi sembra che sia proteso solo alla crescita di numero della istituzione più che ad una crescita “interiore” e culturale di essa, a sdoganare (forse fa bene) la massoneria tanto da rinunciare all’antico e tradizionale esoterismo, infatti si parla della massoneria ma soprattutto del GOI in tv, sui giornali, e il GOI appare (a me) come una grossa associazione culturale alla “luce del sole”. Mi sembra che il GOI abbia fatto perdere un po' l’essenza della massoneria, che si sia rinunciato all’esoterismo, alla “selezione” che è sicuramente meno rigida di un tempo, infatti credo che il 90% degli iscritti GOI non sia entrato perché è attratto dalla massoneria ma solo per fini utilitaristici essendo l’istituzione più numerosa, perché crede ancora nel mito della massoneria procacciatrice di affari, e forse proprio per eliminare tale mio che Raffi sta attuando questa politica ma che secondo me non porterà buoni frutti. Oggi stiamo assistendo ad una morte della massoneria: povera di contenuti, di spessore culturale e piena invece di arrampicatori sociali, di procacciatori di affari ecc. Vi starete chiedendo come mai scrivo tali cose ebbene ve lo spiego subito: siccome vorrei entrare in massoneria ed entrare nel GOI in quanto sono un cultore e conservatore della tradizione e di fatto la tradizione massonica in Italia è del GOI vorrei capire da voi se questa apertura all’eccesso, sfrenata al mondo profano serve per la massoneria o no (certamente serve per crescere di numero,ma poi…?); perché mi capita di trovare per strada massoni che praticano il proselitismo dal barbiere, al bar, dal meccanico sugli autobus dicendo “entra in massoneria che ti potrà servire”; mi capita di comprare schede telefoniche con il compasso e la squadra che festeggiano la fondazione della massoneria piemontese GOI, mi capita di comprare il francobollo del GOI; e mi capita di vedere sempre più persone che mettono in mostra la spilletta GOI. Ora io so che la massoneria è stata molto importante per la storia d’Italia e quando la massoneria è stata così importante era una cosa degna e nobile e combinazione era una cosa (chiedo scusa per la riduzione di massoneria a “cosa”) equiparata quasi a società segreta, dove si praticava l’esoterismo più di oggi e la selezione più di oggi, non era una cosa “pubblica” come oggi. A mio avviso questa pubblicità sulla e della massoneria, questo che io chiamo becero proselitismo praticato addirittura su una scheda telefonica , questo cercare di crescere smisuratamente credo che non faccia bene, credo che non aiuti a trovare più Nathan, più Garibaldi, Mozart, Guènon, Ferrari (Ettore, ecc; statisticamente e storicamente quando la massoneria era composta da persone di questo calibro non si rivolgeva al profano come oggi, non praticava il becero proselitismo e invece proprio quando cominciò a praticarlo, quando si è cominciato ad accantonare la rigida selezione e l’esoterismo, quando si cercava solo la crescita numerica sono spuntati i vari Gelli (questa è storia e statistica) che non hanno fatto certo del bene alla massoneria; ed ora (ecco l’ennesimo errore) per riparare alla vicenda p2 il GOI e Raffi attuano proprio quella politica che portò i vari Gelli, cioè apertura al mondo profano, ma in modo becero, portare la massoneria alla “TROPPA” luce del sole, in modo che non le si può additare di tramare, di essere segreta ecc. Forse fa bene tale politica ma bisogna vedere quali frutti porterà questa politica, vorrei proprio vedere se oggi della massoneria fanno parte dei Torrigiani, Zanardelli, Crispi, Mazzini, Porta, Scott, Gozzano, Goldoni, Wilde, Salfi, Tolstoi ecc, oggi la massoneria è vuota (non numericamente); sarei curioso di sapere se nelle logge lo spessore culturale è quello di un tempo, se fuori dalle logge si parla di cultura, della situazione italiana o se si parla della carriera che si può fare all’interno, della guerra da fare ai fratelli scomodi, delle alleanze contro altri fratelli, oggi il GOI mi sembra un partito con tante correnti una contro l’altra che non pensano alla crescita dell’istituzione (se non quella numerica), ma solo ai propri fini utilitaristici e se non nel mondo profano almeno all’interno della stessa istituzione. La massoneria di oggi in generale ma specie il GOI ha perso a mio avviso il suo sostato esoterico, da massoneria “operativa” è diventata massoneria “speculativa” e io mi auguro che la massoneria torni ad essere quella che ha fatto la storia d’Italia, i più grandi avvenimenti storici in Italia sono avvenuti grazie alla massoneria, unità d’Italia, guerra contro lo strapotere della chiesa, avvento del fascismo (non si sapeva all’inizio cosa avrebbe portato)ecc. Queste sono le mie domande, a cui vi chiedo di rispondere gentilmente, a che cosa serve la scheda telefonica del GOI, a che cosa serve la corsa alla crescita numerica, a che serve questa troppa apertura al profano (potrebbe servire forse a sensibilizzare i profani che la massoneria non è quella che si è evinta dalla vicenda p2, che la massoneria non è come si crede una società segreta, che la massoneria non è una associazione a delinquere dove si scambiano favori, si questo va bene e forse fa bene, una volta si doveva nascondere di essere massoni e oggi no, ma perché vi è stata la vicenda p2? Proprio per la troppa apertura al profano, la poca selezione, la corsa alla crescita numerica ecc), a che serve il becero proselitismo che praticate, perché i massoni oggi sembra che vogliano farsi riconoscere di essere tali e cercano di convincere a diventarlo anche a persone che non meritano di esserlo; ma soprattutto io non sono portato per la massoneria o per questa massoneria o ancora per il GOI? |
Carissimo Luca, hai perfettamente ragione e credo che la quasi totalità dei Massoni italiani sottoscriva pienamente le tue argomentazioni. Ma ti invito a fare una riflessione ed un distinguo. Quello che tu vedi è l'attuale politica del Grande Oriente. Condivisibile o meno, senza dimenticare che la maggioranza dei Fratelli, il 59,48%, alle ultime elezioni si è espressa a favore. Ma la Massoneria la si vive in Loggia, non nelle conferenze, nei convegni o nei dibattiti. Il simbolismo e la ritualità, che immagino tu conosca, sono ben altra cosa dai francobolli (a proposito, non li ho mai visti) o dalle spillette. La politica del Grande Oriente ha la sua utilità e la sua efficacia, perché è sempre bene dire a chiare lettere alla società civile, o almeno a quella parte della società civile che è disposta ad ascoltare, che il "segreto iniziatico" non ha nulla a che spartire né con la clandestinità né con l'eversione. Ed è anche bene confrontare la storia della nostra Istituzione a livello accademico, è utile nobilitare l'esoterismo valutando il livello becero a cui tanti esoterismi lo hanno portato, ed è utile farlo con interlocutori credibili nel panorama culturale, con l'Accademia dei Lincei, con docenti universitari, con Premi Nobel. La specificità iniziatica ed il vissuto iniziatico è chiaro che tu non lo troverai nelle iniziative pubbliche del Grande Oriente, ma solo nei lavori delle Officine o nelle camere dei Riti. La Massoneria non può oggi perdere la sua valenza "culturale" perché non ne ha mai avuta una. In Massoneria, come hai voluto ricordare, non si fa cultura (non è il suo ruolo, per quello ci si può iscrivere a Filosofia), in Massoneria si fa, scusami se mi ripeto, un percorso iniziatico, scortati da un patrimonio simbolico la cui ricchezza - è una mia opinione personale - non ha eguali in tutto l'Occidente. E questa ricchezza "tradizionale" non si può perdere. Ultima nota per quanto riguarda il proselitismo. Le operazioni del Grande Oriente sono tese alla trasparenza, alla conoscenza della nostra storia e della nostra tradizione. Non mi risulta che siano mai state fatte campagne di iscrizione. È sempre una Loggia a gestire ogni nuova richiesta. È ancora una Loggia a valutare il candidato con tre tegolature. Ed è ancora la Loggia a doversi pronunciare, con votazione, sulla "libertà" e sui "buoni costumi" del candidato. Quindi su questo posso tranquillizzarti: in Massoneria, ancora, non ci si iscrive. La cooptazione dipende anche dal tatto e dalla sensibilità dei Fratelli Maestri. Del comportamento degli altri non ne rispondo né io né l'Istituzione. Io posso solo garantirti di non aver fatto proposte né al mio portiere né al mio barbiere. Per far sì che l'eterodossia alla fine non prevalga, entra a darci una mano. Se qualche fratello volesse entrare nel merito delle osservazioni del nostro Ospite, può farlo utilizzando il Forum. La discussione continua sul Forum: "Critiche al G.O.I" |