Loggia Har Tzion - Monte Sion -

Rebecca M. da Roma ci scrive: ... sono di religione Ebraica... ho trovato il vostro sito gradevole e di notevole "spessore", complimenti sinceri. Ma per studiare Qabalah, credo, sia vincolante essere di confessione Ebraica, ma, ho letto che, nessuno di Voi lo è.

Carissima Rebecca, innanzi tutto ci corre l'obbligo di ringraziarti per la tua visita e per la tua testimonianza. 

É già stata data risposta ad una domanda simile alla tua, anche se con contenuti leggermente diversi che non ponevano l'accento sulla necessità della religione. La Qabalah è un "patrimonio" Universale; la Verità che indica non può, quindi, essere esclusivo dominio di una religione o di un popolo o di una Istituzione Iniziatica, è là e sempre sarà là a disposizione di chi sappia coglierla con amore. Del resto perché porre l'accento su una religione particolare? 

"Il Giudaismo non ha mai insistito sulla necessità di una conversione formale al Giudaismo ...... (esso) si rallegra ugualmente se una persona abbraccia l'elemento universale che é considerato come il centro del suo modo di concepire la vita, e che consiste sopratutto nei cosiddetti principi Noachiti. ..... obbligo di evitare l'idolatria, lo spargimento di sangue, la crudeltà verso gli animali, di riconoscere il Dio dell'Universo e di ricercare la giustizia tra uomo e uomo.

Questi principi, ha affermato il Giudaismo, possono essere espressi all'interno di qualche tradizione religiosa, e perciò non occorre che alcuno abiuri la propria religione, se riconosce questi principi."

Ben Zion Bokser "Il Giudaismo".

 

"Un vero Massone é obbligato, dal suo titolo, a conformarsi alla legge morale come un vero Noachita..."

Costituzioni di Anderson, 1738, art. I°

 

"Se l'immagine del nostro Diletto (Signore) é nel tempio degli idoli, é assolutamente un errore girare intorno alla Kaaba. Se la Kaaba é priva del suo profumo é una Sinagoga. E se sentiamo nella Sinagoga il profumo dell'unione con Lui, essa é la nostra Kaaba."

Jalål el-Din Rûmi, "Quartine".

 

"Né si potrà dire; eccolo qua o eccolo là, perché il regno di Dio è dentro di voi".

Luca XVII,21