27.04.2011 - Roma - "2011: un anno da non dimenticare". Domenico Fisichella e il miracolo del Risorgimento. Progetto "2011: un anno da non dimenticare" (programma completo sul sito www.ladante.it, dove è anche possibile ascoltare tutti gli incontri), in programma a Roma, presso la sede della "Dante", in Palazzo Firenze (piazza Firenze 27): mercoledì 27 aprile 2011, ore 17.30: nell'ambito dell'iniziativa "Pagine aperte", sarà presentato il libro Il miracolo del Risorgimento. La formazione dell'Italia unita (Carocci) del Senatore Domenico Fisichella. Il volume ripercorre, con linguaggio chiaro e non accademico, le vicende che condussero allo sviluppo di un profilo unitario - sul piano culturale (religione, lingua, tecnologia) e materiale (commercio, produzione, tecnica) - del popolo italiano. Il Risorgimento italiano viene visto come il risultato di un lungo processo di incubazione e di selezione: un risultato condizionato dai passaggi precedenti e a essi inevitabilmente legato, ma insieme frutto dell'iniziativa perspicace di quanti, superando robusti ostacoli, riuscirono a conseguire credibilità e vigore militare nell'arena europea. l'ultima parte del saggio esplora il contributo rispettivo di alcune personalità (Carlo Alberto, Cavour, Vittorio Emanuele II, Garibaldi, Mazzini) e degli elementi elitari, popolari, dinastici, internazionali che condussero al 1861 (nascita del Regno d'Italia), con la sua ineludibile appendice di Porta Pia (1870). Informazioni: Pierpaolo Conti, cell. 3346755306, p.conti@ladante.it
27.04.2011 - Roma (Il Riformista) Unità d'Italia: 6 e 7 maggio Convegno GOI a Torino. Dal Piemonte per l'Italia e oltre. Il ruolo della Massoneria per la costruzione della nazione e la rinascita multiculturale del Mediterraneo': è il titolo del convegno del Grande Oriente d'Italia, aperto al pubblico, che si terrà il 6 e 7 maggio presso il centro congressi 'Torino Incontra' (via Nino Costa 8). L'evento, organizzato con il contributo della Regione Piemonte e del collegio circoscrizionale dei Maestri Venerabili del Piemonte e Valle d'Aosta e i patrocini di Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comune di Torino, Università del Piemonte orientale 'A. Avogadro' e Comitato Italia 150°, si inserisce nel ciclo di iniziative del programma ufficiale di Palazzo Giustiniani dedicato alle celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia.Dopo il saluto del presidente del Collegio dei Maestri Venerabili del Piemonte e Valle d'Aosta, Marco Jacobbi, la due giorni di studio vedrà venerdì 6 maggio, con inizio alle 10,30, al tavolo dei relatori Valerio Zanone ('Il Risorgimento come storia contemporanea'), Enrico Iachello (Università di Catania), Marco Novarino (Università di Torino), Eva Cecchinato (Università di Venezia), Santi Fedele (Università di Messina). Alle 15,30 gli interventi di Bernardino Fioravanti (Bibliotecario del GOI), Edoardo Tortarolo (Università del Piemonte orientale 'A. Avogadro'), Carlo Ricotti (Università Luiss di Roma), Jacques Di Costanzo (Gran Loggia Nazionale Francese), Richard Onses (Gran Loggia di Spagna). Sabato 7 maggio alle 10,30 interventi di Sasha Britvic (Gran Loggia di Croazia), Haluk Gunugur (Gran Loggia di Turchia), Abel Bensaad (Gran Loggia del Regno del Marocco). Alle 12 le conclusioni dei lavori, affidate all'intervento di Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia. Storicamente la Massoneria piemontese ha contribuito in modo significativo alla nascita dello Stato unitario e al progetto di costruzione della nazione."Erede di questo passato -si legge in una nota- il Grande Oriente d'Italia guarda al Mediterraneo, culla della civiltà e del pensiero, per lanciare le sfide di umanità, difesa della laicità e battaglia per i nuovi diritti umani. La proiezione internazionale che caratterizzerà questo convegno vuole ricordare che se da una parte si festeggia con orgoglio l'unità dell'Italia, dall'altra il futuro che ci attende andrà oltre i confini nazionali, impegnando tutti a costruire una prospettiva di unione e pace tra tutti i popoli. Libera Muratoria e società civile, per dare un senso al Mare Nostrum, che invita al confronto".
23.04.2011 - Roma "Giustizia massonica, un confronto leale". Le ragioni di una scelta che guarda al futuro. Il 2 aprile 2011, la Gran Loggia del Grande Oriente d'Italia ha approvato per acclamazione una mozione di indirizzo, sottoscritta da 407 Maestri Venerabili sui 534 registrati, che sgombera il campo dai tentativi, in realtà ben pochi quelli emersi nel dibattito, di strumentalizzare - a prescindere dagli stessi contenuti - la riforma della giustizia massonica presentata dalla Giunta del Goi. La mozione, condivisa e fatta propria dai vertici di Palazzo Giustiniani, sottolinea anzitutto l'obiettivo di arginare e contrastare la condotta dei Fratelli che si rifiutano di accettare le decisioni degli organi del GOI - giudiziari e non - prassi quest'ultima già fortemente stigmatizzata dalla Gran Loggia del 2010. A tale specifico riguardo, i Maestri Venerabili hanno chiesto di allargare il dibattito riformatore, già iniziato dalla Giunta del Grande Oriente nei collegi circoscrizionali sul tema delle sanzioni, anche a quello ulteriore della 'tipizzazione' delle condotte, oggi assai carente nel sistema di giustizia massonica, proprio al fine di far rispettare e formalizzare quel dovere, assunto da ogni Libero Muratore con l'iniziazione, di osservare - in armonia con le leggi e la Costituzione della Repubblica - le delibere di qualsiasi organismo della Comunione. Riproduciamo nella sua datità il testo letterale della mozione, che meglio di ogni altro commento chiarisce gli intenti della Gran Loggia.
21.04.2011 - Padova - Mostra: "Scolpire gli Eroi. La scultura al servizio della memoria". Padova, Palazzo della Ragione 21 aprile 2011 - 26 giugno 2011. Esposizione promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Unità Tecnica di Missione per le celebrazioni del Centocinquantenario e dal Comune di Padova. A cura di Cristina Beltrami e Giovanni C. F. Villa. Padova, Palazzo della Ragione. Mercoledì 20 aprile, ore 11 Presentazione La mostra propone una storia del Risorgimento narrata attraverso circa ottanta bozzetti originali, molti di dimensioni rilevanti, dei più importanti monumenti italiani: dal Vittorio Alfieri di Antonio Canova al Duca d'Aosta di Arturo Martini, Eugenio Baroni e Publio Morbiducci, passando per Pietro Tenerani, Ettore Ximenes, Ettore Ferrari, Ercole Rosa, Leonardo Bistolfi, Giuseppe Grandi, Mario Rutelli, Odoardo Tabacchi, Emilio Zocchi, Francesco Barzaghi, Pietro Bordini, Luigi Borro, Enrico Butti, Davide Calandra, Pietro Canonica, Guglielmo Michieli, Eugenio Pellini. Tra i cento monumenti che l'Unità Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per i 150 dell'Unità d'Italia ha deciso di restaurare in Italia, ben 4 sono concentrati a Padova, città che ospita anche la grande mostra "Scolpire gli Eroi. La scultura al servizio della memoria" che sarà inaugurata il prossimo 20 aprile in Palazzo della Ragione. Ed è proprio in concomitanza con l'inaugurazione di questa grande esposizione che saranno presentati ufficialmente i restauri dei monumenti padovani dedicati a Giuseppe Mazzini, Vittorio Emanuele II, Giuseppe Garibaldi e a Camillo Benso conte di Cavour. Gli interventi di restauro sono stati finanziati dall'Unità Tecnica di Missione per i 150 anni dell'Unità d'Italia, diretta dal dottor Giancarlo Bravi, in collaborazione con il Comune di Padova. Responsabile del Procedimento per l'UTM è l'architetto Beatrice Cuccioletta; per il Comune di Padova: il Capo Settore Edilizia Pubblica, architetto Luigino Gennaro, l'architetto Giovanni Lo Bosco, funzionario operativo e l'architetto Laura Giberti, direttore dei lavori. Il primo cantiere è stato attivato sul complesso monumentale bronzeo dedicato a Giuseppe Mazzini collocato al centro della piazza dedicata allo stesso Mazzini. Il monumento, opera dello scultore Giovanni Rizzo, venne inaugurato il 15 marzo del 1903. Il secondo cantiere è stato aperto intorno al monumento a Vittorio Emanuele, attualmente collocato di fronte al Palazzo Esedra, in Città-Giardino. L'opera, in pietra, venne seguita da Odoardo Tabacchi nel 1882 per la Loggia della Gran Guardia da dove venne più tardi rimossa. Anche il monumento lapideo di Giuseppe Garibaldi è nel tempo trasmigrato: dalla piazza lui dedicata, l'antica Piazza dei Noli, all'attuale collocazione all'ingresso dei giardini pubblici dell'Arena Romana. A realizzarlo, in marmo di Carrara e basamento in granito rosa, fu Ambrogio Borghi. Il monumento garibaldino venne inaugurato il 3 giugno 1886. Infine il monumento a Cavour nella centralissima piazza a lui dedicata. Il monumento, opera in bronzo di Enrico Chiaradia, venne inaugurato il 20 settembre del 1888. Gli interventi di restauro, pur nella specificità dei manufatti e dei materiali, hanno seguito una metodologia sostanzialmente omogenea. Alla fase di analisi, è seguito un intervento che, per le parti bronzee, è consistito nella eliminazione dei depositi e delle incrostazioni, nella stesura di patine o sostanze anticorrosione e antiossidazione seguite da applicazioni di cera microcristallina. Là dove necessario si è proceduto alla sostituzione delle staffe e delle componenti ferrose degradate. In parallelo si è effettuato un intervento sulle parti lapidee, anche in questo caso procedendo, dopo un esame dello status quo, alla eliminazione dei depositi superficiali con tecniche non invasive, quindi al lavaggio con acqua deionizzata e alla applicazione temporanea di un trattamento biocida, trattamento che dopo i tempi necessari di azione è stato eliminato. Alla nuova pulitura con bicarbonato d'ammonio in soluzione acquosa supportato da polpa di carta e sepiolite, è seguito un ulteriore lavaggio, per passare quindi ad una integrazione delle malte e alla stuccatura delle fessure, per completare il tutto con il consolidamento delle zone di distacco. Conclusa la fase di pulitura e consolidamento, là ove necessario, si è proceduto all'applicazione di un prodotto idrorepellente e di un secondo antiscritta, entrambi studiati ed applicati in modo da non alterare nel tempo le pietre sottostanti. Si è anche proceduto infine al restauro delle cancellate che circondano alcuni dei monumenti. Informazioni per il pubblico: www.padovanet.it
21.04.2011 - Roma - Gran Maestro Raffi, basta disinformatia. Il giornalismo è raccontare verità, non gettare fango urbi et orbi "La disinformatia genera mostri ed equivoci. Basta con le accuse generiche e indiscriminate che bollano come mostri i massoni, sbattuti in pagina e accostati alle peggiori nefandezze della storia repubblicana. É una pratica becera, che scatta a orologeria e che condanniamo con forza nel nome della verità dei fatti". Lo dice Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, in merito a quanto pubblicato oggi da 'la Repubblica', a pag. 19, sulla cosiddetta 'loggia massonica' 'Scontrino' citata a proposito dell'omicidio del giornalista Mauro Rostagno. "Tanto più - prosegue Raffi - che la stessa 'Repubblica', in data 6 aprile 1993, dopo aver seguito l'intero processo, dava notizia della sentenza della Corte D'Assise di Trapani che aveva condannato i promotori di un'associazione segreta, in realtà un comitato di malaffare tra politici, imprenditori, professionisti e mafiosi, che si era strutturata in loggia coperta 'Iside 2', dietro il paravento del circolo culturale 'Scontrino': aggregazione a dimensione locale non collegata o collegabile con altre organizzazioni denominate Massoneria". "Nel pieno rispetto sia delle indagini della magistratura sia del dolore della signora Chicca Roveri, compagna di Mauro Rostagno - rimarca il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani - denunciamo ancora una volta il fenomeno di un giornalismo fiction che senza verificare le notizie, anche nei propri archivi, preferisce alimentare il sensazionalismo a scapito della ricerca della verità, inseguendo continuamente colpi di teatro". "Da parte nostra - chiarisce ancora Raffi - il dovere di questa necessaria precisazione si accompagna alla certezza che i cittadini e i lettori sapranno discernere tra la verità dei fatti e i fantasmi agitati ad arte, sempre con lo stesso copione. Di questo tipo di giornalismo che riferisce notizie destituire di fondamento e getta fango 'urbi et orbi', dovrebbero preoccuparsi anche gli ordini e le categorie professionali, così giustamente pronti a scendere in piazza per difendere la libertà di parola e il diritto di opinione. Anche essere massoni, però, è libertà. Ed è un diritto non vedersi accostati a consorterie e camere di compensazione che nulla hanno a che fare con la vera Massoneria. Crediamo sempre che il dovere dell'informazione sia quello di riferire la verità".
20.04.2011- Bologna - "Massoneria e Risorgimento: da Bologna per l'Italia". On line l'intero Convegno. Nuovo appuntamento con il multimediale di Goi Tv, per documentare a tutti i "naviganti" del sito www.grandeoriente.it, il Convegno dello scorso 16 aprile. Una riflessione sul ruolo della Massoneria nell'Italia unita. A Bologna, sabato 16 Aprile, presso l'Hotel Carlton (via Montebello, 8), per il ciclo di iniziative inserite nel programma ufficiale delle celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia promosse dal Grande Oriente d'Italia - Palazzo Giustiniani, si è tenuto il Convegno 'Massoneria e Risorgimento: da Bologna per l'Italia'. L'evento, aperto al pubblico, è stato patrocinato dalla Provincia di Bologna, dall'Università di Bologna e dal Collegio dei Maestri Venerabili dell'Emilia Romagna. I lavori sono iniziati alle 10.30, con il saluto delle Autorità di Giangiacomo Pezzano, presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili dell'Emilia Romagna. A seguire, le relazioni di Angelo Varni (Università di Bologna), che ha trattato 'Il quadro d'insieme', di Giovanni Greco (Università di Bologna), 'I massoni emiliano-romagnoli e la tradizione democratica', di Antonio Panaino (Università di Bologna), 'Sapere elitario e sapere condiviso. Percorsi della modernità nell'Italia unita contro decadenza e pensiero unico' e di Fabio Roversi Monaco, Università di Bologna, che ha trattato il tema 'Laicità e sapere. Il contributo dell'Alma Mater Studiorum alla formazione culturale, ideale e identitaria della Nazione'. Alla 16 si è svolto l'inizio della seconda parte del Convegno, con le relazioni di Fiorenza Tarozzi (Università di Bologna), che ha trattato il tema 'L'associazionismo laico nell'Italia liberale', di Marco Veglia, (Università di Bologna), 'Carducci e la cultura della patria', di Fabio Martelli (Università di Bologna), 'Alma Mater, tempio delle lettere, del diritto e della medicina. La cultura nel processo di formazione di una coscienza nazionale'. Alle 17, si sono svolti i Canti risorgimentali con il Coro del Collegium Musicum Almae Matris, Università di Bologna. A tracciare le conclusioni è intervenuto, il Gran Maestro del GOI, Gustavo Raffi. Per vedere il Convegno cliccare qui 20.04.2011 - Milano - Museo del Risorgimento: La Vera Luce della Massoneria. Nuovo appuntamento del ciclo d'incontri 'All'Oriente d'Italia. Unità, Massoneria e saperi tradizionali'. La manifestazione si svolge in collaborazione con il Grande Oriente d'Italia. La Vera Luce. I principi filosofici della Massoneria speculativa è il tema del nuovo incontro della rassegna 'All'Oriente d'Italia. Unità, Massoneria e saperi tradizionali' in programma al Museo del Risorgimento di Milano dal 28 marzo al 25 maggio con la collaborazione del Grande Oriente d'Italia. Nel nuovo appuntamento, previsto domani, mercoledì 20 aprile (ore 18), la discussione raggiungerà il piano delle idee per dare una lettura filosofica del 'sapere' liberomuratorio, o meglio, dei principi su cui si basa il metodo di lavoro che il massone applica lungo la sua esperienza. Due accademici dell'Università di Milano, il filosofo Davide Bigalli e il sociologo Morris Ghezzi, Gran Maestro Onorario e Grande Oratore del Grande Oriente d'Italia, affronteranno il tema spiegando i contenuti della Libera Muratoria speculativa, evoluzione moderna della Massoneria operativa, che esprime la volontà dell'uomo di ricercare il significato della propria esistenza oltre pregiudizi e dogmatismi di ogni genere, cercando, nel suo percorso - come spiegherà Ghezzi - la Luce della conoscenza attraverso il suo senso critico e la sua capacità di dubitare sempre e di tutto. Secondo i massoni moderni, mettere liberamente in discussione ogni credenza e affermazione, consente di uscire dalle tenebre dell'ignoranza e di cercare sempre nuove e più ampie verità. Questa ricerca è indice di civiltà e, di fatto, ha dato i propri frutti. Ne sono esempio le conquiste della scienza, l'acquisizione delle libertà democratiche, la nascita di forme istituzionali avanzate in termine di diritto e tutto ciò abbia concorso alla costruzione del mondo moderno e contemporaneo. Ma i suoi risultati sono in divenire, emergono dalla continua lotta culturale tra Luce e Tenebre, e oggi ci troviamo a discuterne la qualità, a volte non più valida, di fronte all'insorgere di vecchi e nuovi idoli che rigettano l'uomo nel buio della ragione e nella precarietà dello spirito. Secondo Ghezzi, solo vivendo nel segno delle libertà umane si potrà raggiungere la Vera Luce, quella della Libera Muratoria che da secoli si muove per conquistare la conoscenza e per raccogliere la scintilla di fuoco che Prometeo ha regalato alla stirpe umana. Il prossimo incontro della rassegna 'All'Oriente d'Italia. Unità, Massoneria e saperi tradizionali' è previsto l'11 maggio con il politologo Giorgio Galli e lo storico Ivano Granata, entrambi dell'Università di Milano, che affronteranno il tema Massoneria e fascismo. La Libera Muratoria fra esilio e clandestinità.
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19.04.2011 - Roma - É on-line l'ultimo numero di "Erasmo Notizie". Il bollettino d'informazione del Grande Oriente d'Italia. Erasmo - N. 5-2011 - 31 marzo - 15 aprile 2011
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19.04.2011 - Tunisi - "L'aratro e il solco. Le logge massoniche e il seme dell'identità nazionale in un più fertile Mediterraneo". Sarà Giuseppe Continiello (Università di Cagliari) in rappresentanza dell'Associazione Asproni, a parlare della Massoneria nel convegno dal titolo "L'unità d'Italia vista dal sud del Mediterraneo" in programma a Tunisi il prossimo 19 aprile.. Il convegno organizzato dall'Istituto Italiano di Cultura di Tunisi (Ministero degli Affari Esteri) vedrà la partecipazione di studiosi appartenenti alle diverse Università del Mediterraneo, dell'On. Franco Frattini Ministro degli Affari Esteri e del Prof Giuliano Amato Presidente del Comitato per le celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Giuseppe Continiello nella sua relazione affronterà il tema della proliferazione delle Logge in Tunisia, la cui stragrande maggioranza era all'obbedienza del Grande Oriente d'Italia, e il rapporto tra l'Istituzione massonica e il contesto storico, culturale e nazionale in cui essa operò. I documenti a disposizione consentono di inserire la Massoneria italiana in Tunisia nell'ambito della storia delle forme associative più importanti del Paese nord africano e nei processi di formazione e di ridefinizione delle sue élites. Queste, favorite dalle possibilità offerte dalla Massoneria di avviare importanti processi di socializzazione, poterono diffondere progetti politici diversi e strategie culturali di consenso o di opposizione al potere. Si può, pertanto, affermare che la sua storia si confuse con le vicende politiche e culturali del particolare contesto in cui essa operò come forma di socialità e importante agente del processo di politicizzazione. In un Paese nel quale la presenza straniera fu da sempre ingente e integrata nei luoghi chiave del processo decisionale, la Massoneria permise alle élites locali e agli esponenti della collettività italiana di avvicinare i propri confini per rafforzare il potere dello Stato e favorire il commercio e lo scambio. Oltre a soddisfare le istanze proprie dell'Ordine, una Loggia all'estero assolveva, poi, altri due compiti addizionali e non meno importanti: manteneva un cordone ombelicale con la Madre Patria e costituiva un punto di incontro fra esuli. L'associazione Giorgio Asproni di Cagliari (presidente Idimo Corte), da tempo segue la tematiche legate allo scambio culturale tra i Paesi del Mediterraneo. Nel 2009 era stata Silvia Finzi docente dell'Università di Tunisi a parlare della Massoneria in un convegno dal titolo "Il Mediterraneo che unisce" organizzato a Cagliari in collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura di Tunisi
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16.04.2011 - Bologna - Convegno "Massoneria e Risorgimento: da Bologna per l'Italia". A Bologna, 16 Aprile 2011 presso l'Hotel Carlton, via Montebello, 8, per il ciclo di iniziative inserite nel programma ufficiale delle celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia promosse del GOI, si terrà il Convegno "Massoneria e Risorgimento: da Bologna per l'Italia". L'evento, aperto al pubblico, è stato patrocinato dalla Provincia di Bologna, dall'Università di Bologna e dal Collegio dei Maestri Venerabili dell'Emilia Romagna. Al termine delle relazioni il Coro del Collegium Musicum Almae Matris dell'Università di Bologna presenterà un repertorio di Canti risorgimentali. Conclusioni saranno del Gran Maestro Gustavo Raffi.
13.04.2011 - Milano - Risorgimento e Massoneria. Dalla Repubblica Romana alla "Decima Crociata" Quarto incontro al museo del Risorgimento della rassegna 'All'Oriente d'Italia. Unità, Massoneria e saperi tradizionali'. La manifestazione si svolge in collaborazione con il Grande Oriente d'Italia. Quanto la Libera Muratoria italiana abbia influito nel processo unitario del nostro Paese è grande oggetto di discussione e gli storici Marco Cuzzi, dell'Università di Milano, e Anna Maria Isastia, dell'Università La Sapienza di Roma, ne discuteranno il 13 aprile (ore 18) nell'ambito del quarto incontro della rassegna "All'Oriente d'Italia, Unità, Massoneria e Saperi tradizionali", in programma dal 28 marzo al 25 maggio al Museo del Risorgimento di Milano. Il ciclo d'incontri si svolge in collaborazione con il Grande Oriente d'Italia e il patrocinio dell'ateneo milanese, dipartimento di filosofia, presentando gli ambiti di sviluppo della materia liberomuratoria: filosofia, storia, architettura, simbologia e addirittura cinema costituiscono la trama in cui s'intrecciano fatti, uomini e idee dell'Italia moderna, rigorosamente targati "Massoneria". Risorgimento e Massoneria. Dalla Repubblica Romana alla "Decima Crociata" è il tema del quarto appuntamento che esaminerà l'apporto latomistico nell'Italia a cavallo dell'unità. La pubblicistica reazionaria e tradizionalista alimentò, all'indomani dell'unificazione, la leggenda del grande complotto, con il Risorgimento nazionale opera esclusiva della Massoneria. Anna Maria Isastia, studiosa di storia massonica, spiegherà l'arbitrarietà di queste posizioni, ancora in auge nella storiografia revisionista di matrice clericale e neoborbonica, per fare chiarezza sul ruolo concreto avuto dal Grande Oriente d'Italia, da singole logge e autonomi esponenti nella costruzione dell'Italia moderna. Fu un ruolo importante, in fieri a ridosso dell'unificazione, che si tradusse nella seconda metà dell'Ottocento in un vero e proprio 'progetto massonico', così lo definisce la storica, in cui risulta evidente l'elaborazione di un'identità condivisa per avvicinare gli italiani alla nazionalizzazione, al sentimento di appartenenza a un unico Stato, e alla conquista delle libertà democratiche. Ecco perciò la nascita di programmi pedagogici a sostegno della scuola, della formazione dei giovani, dell'istruzione per gli adulti; della creazione e diffusione dell'associazionismo laico, fino ad allora sconosciuto, con forme inedite di aggregazione a scopo ricreativo e culturale estese a tutta la popolazione. Si assiste alla mobilitazione di medici igienisti a favore della secolarizzazione dei cimiteri e della diffusione della cremazione in Italia; all'intervento per l'introduzione del divorzio. Infine, con la 'monumentalizzazione' del paese, parte l'impulso alla elaborazione della memoria del Risorgimento, altro dato distintivo - poco considerato - dell'impegno della Massoneria nell'Italia liberale, che ha determinato, in risposta a un'esigenza pedagogica, più che artistica, a 'costruire' gli italiani. Il 20 aprile - sempre alle ore 18 - è previsto un altro incontro al Museo del Risorgimento con due accademici dell'Università di Milano, il filosofo Davide Bigalli e il sociologo Morris Ghezzi, quest'ultimo Gran Maestro Onorario e Grande Oratore del Grande Oriente d'Italia, che affronteranno il tema "La Vera Luce. I principi filosofici della Massoneria speculativa".
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6.04.2011 - Milano - Occulta Philosophia. La Massoneria e i Saperi tradizionali. Per il ciclo di incontri "All'Oriente d'Italia. Unità, Massoneria e Saperi Tradizionali", mercoledì 6 aprile, presso il Museo del Risorgimento di Milano, alle ore 18, Marco Pasi (Università di Amsterdam) e Massimo Rizzardini (Università degli Studi di Milano) parleranno della tradizione filosofica che dall'età rinascimentale sino alla contemporaneità lega la cosiddetta sapienza italica all'esercizio dei saperi esperiti entro la Libera Muratoria speculativa. In questa prospettiva,gli interventi seguiranno un percorso cronologico e tematico che partirà dal nucleo ermetico del Rinascimento (Rizzardini), in particolare dal pensiero di Giordano Bruno - che di quell'antica sapienza rappresenta una delle forme più alte e una delle lezioni oggi più conosciute - sino al neopitagorismo dei primi anni del '900 (Pasi) con l'influenza esercitata da esso sul neopaganesimo e sulla cospicua confluenza dei percorsi esoterici fin de siècle. Il richiamo al discorso bruniano apre dunque lo scenario dell'egizianesimo e della sua eredità sapienziale, che specialmente nella fervida rete massonica dell'illuminismo europeo troverà con esiti paradossali un ambiguo e controverso interprete in Giuseppe Balsamo, il Conte di Cagliostro, figura ai limiti della leggenda, singolare coacervo di ciarlataneria, magia, antirazionalismo e vivace intraprendenza italica. Cagliostro ebbe modo di incontrarsi ad Aix-en-Provence con un altro personaggio "archetipico" (e massone), Giacomo Casanova, ma nonostante il suo passaggio napoletano non ci sono invece notizie di un suo contatto con Raimondo de Sangro, principe di San Severo, sperimentatore di scienze pratiche e nobile esponente di un certo illuminismo borbonico. La sua cappella, oggi adibita a Museo, mostra i resti dell'originale percorso labirintico e le tappe di una "via crucis" iniziatica che fa di questo monumentale edificio uno dei primi templi massonici della storia italiana. Se nell'intervento di Rizzardini gli elementi per una ricostruzione dell'antico patrimonio di saperi e di una sua riformulazione nella tradizione della Libera Muratoria finiscono con il sovrapporre lo sfondo mitico alla ricerca storica, con Pasi, accanto alla lezione bruniana, il tema rinascimentale delle Accademie di segreti, dell'alchimia e del magismo si coniuga con la ripresa che di queste dottrine avviene, nel trionfo del sincretismo europeo tardo ottocentesco, con il diffondersi della Teosofia e degli esoterismi europei (e non soltanto), ovvero di imponenti forme di resistenza anti-positivista e di produzioni intellettuali agenti, in misura differente, nella cultura e nell'arte del periodo. Nel rituale massonico la rielaborazione del mito e delle sue declinazioni conoscerà una stagione originale e intensa, che precederà l'avvento del fascismo e della sua attività persecutoria, fino alla ripresa post-bellica. L'Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Massimiliano Finazzer Flory, porterà i suoi saluti a questo terzo appuntamento e introdurrà lo svolgimento dei lavori. Guarda il programma completo [file Size 2.9 Mb]
3.04.2011 - Rimini - Unità d'Italia: Raffi (GOI), è tempo di costruire un nuovo patto di fratellanza per il nostro Paese. Vogliamo contribuire a un nuovo Risorgimento dello spirito, la rivoluzione della speranza parte dai giovani e dalla cultura. "All'Italia serve una robusta cura di responsabilità per combattere l'evidenza scandalosa della precarietà e del soffrire quotidiano. Il messaggio che viene dalla Gran Loggia è quello di pensare più in profondo, di volare alto rispetto alle polemiche da cortile e ai progetti di corto respiro: è tempo di costruire un nuovo patto di fratellanza per il nostro Paese". Così Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, al termine della Gran Loggia che si è tenuta dal 1 al 3 aprile a Rimini, sotto il titolo 'Dopo 150 anni, per restare insieme', e dedicata alle celebrazioni per l'Unità d'Italia. "Gli uomini del dubbio - rimarca l'avvocato ravennate alla guida della Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani - rinnovano la scelta di dedizione all'Italia e al libero pensiero. Gli italiani devono riscoprire la nostalgia delle grandi sfide e lottare con coraggio contro una crisi economica ma anche etica, senza cedere terreno alla delega e al pessimismo. Per noi il confine non è limite ma è luogo di confronto: vogliamo vivere l'Italia vera, guardare al futuro ed essere protagonisti di un pensiero nuovo, che sia in grado di farsi parola nella società portando contributi e proposte". "In questi tre giorni - aggiunge il Gran Maestro del GOI - abbiamo mostrato il volto vero della Massoneria: quello della gente per bene che fa una scelta di vita vivendo il messaggio di una scuola di pensiero che forma ribelli di libertà. Persone libere, che non si nascondono e a schiena dritta portano avanti, con passione e ragione, la sfida del cambiamento. Anche oggi, come ai tempi di quel Risorgimento che ci è orizzonte morale, la rivoluzione della speranza parte dai giovani e dalla cultura". "Per una nuova estetica della Nazione - sottolinea Raffi - occorre formare coscienze libere. Perciò vogliamo contribuire аd un nuovo Risorgimento dello spirito e alla promozione di un senso di fiducia nelle prospettive future. É necessaria maggiore sensibilità ai temi civili e ai problemi della bioetica, così come servono risposte vere per combattere disoccupazione e ingiustizie sociali, per rilanciare scuola e ricerca". "Continuiamo a lavorare senza sosta - assicura Raffi - alla costruzione di quella Religione Civile che può garantire la libertà di coscienza di ciascuno e fondare nuove basi per un mondo sempre più travagliato, in modo da sanare gli errori del passato e permettere veramente, dopo 150 anni di storia, a noi e ai nostri figli, di dirci senza indugi 'Fratelli e Sorelle d'Italia' e costruttori d'Europa. Lo faremo insieme. Da Liberi Muratori, nel cantiere del Futuro". 3.04.2011 - Rimini - La Gran Loggia elegge Giuseppe Abramo Gran Maestro Onorario del GOI La Gran Loggia del Grande Oriente d'Italia, riunita a Rimini, con l'orgoglio e la commozione di più di mille Fratelli riuniti solennemente nel Tempio, ha eletto per acclamazione Giuseppe Abramo 'Gran Maestro Onorario' del GOI. Laureato in Giurisprudenza presso l'università degli Studi 'La Sapienza' di Roma, Abramo è dirigente bancario in pensione. Gran Segretario della Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani, nel suo lungo e fedele servizio all'Ordine il Fratello Pino Abramo, punto di riferimento per tutta l'Obbedienza e maestro di umiltà operosa, ha ricoperto numerosi incarichi ed è stato eletto per due volte Maestro Venerabile della Loggia romana 'Monte Sion' di cui è uno dei fondatori. Studioso di Sacra Scrittura, Cabala e pensiero ebraico, ha pubblicato numerosi contributi scientifici, tra i quali il libro Il Cantico dei Cantici e la Tradizione Cabalistica. Trascendenza e immanenza nell'unione fra maschile e femminile (Bastogi Editrice). É relatore in importanti convegni internazionali.
2.04.2011 - Rimini - Massoneria: Nedo Fiano, sopravvissuto all'inferno di Auschwitz, eletto Gran Maestro Onorario del GOI Ottantasei anni, 45 di Massoneria. Una vita di lotte per la libertà contro la follia nazifascista e ogni totalitarismo. Nel secondo giorno dei suoi lavori, la Gran Loggia del Grande Oriente d'Italia, riunita a Rimini, con l'orgoglio e la commozione di più di mille Fratelli riuniti solennemente nel Tempio, ha eletto per acclamazione Nedo Fiano 'Gran Maestro Onorario' del GOI. Con lui sono stati eletti Gran Maestri Onorari anche Giuseppe Abramo, Gran Segretario della Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani ed esperto di studi ebraici, e Santi Fedele, docente di Storia Contemporanea presso l'Università di Messina. "É stato un momento di grande commozione", spiega Fiano, che nel ringraziare tutti i Fratelli Liberi Muratori lancia un messaggio forte ai giovani e agli studenti: "Cercate di ricordare cosa è accaduto e preparatevi a difendere il vostro diritto e il diritto degli altri". Nedo Fiano, dirigente d'azienda, scrittore e ricercatore economico, è uno dei sopravvissuti all'inferno di Auschwitz e uno dei più attivi testimoni contemporanei dell'Olocausto nazista. Dopo la promulgazione delle leggi razziali fasciste nel 1938, Fiano dovette abbandonare la scuola a 13 anni perché di religione ebraica. Proseguì gli studi presso una piccola scuola organizzata autonomamente all'interno della comunità ebraica fiorentina. Il 6 febbraio 1944 venne arrestato dalla polizia fascista e rinchiuso nel carcere di Firenze; successivamente fu trasferito al campo di transito di Fossoli insieme con altri undici membri della sua famiglia. L'11 maggio 1944 venne deportato, insieme a tutti i suoi familiari arrestati, presso il campo di concentramento di Auschwitz, dove arrivò il 23 maggio. La sua matricola di prigioniero era A5405. L'11 aprile 1945 venne liberato dalle forze americane nel campo di concentramento di Buchenwald, dove era stato trasferito dai nazisti in fuga. Fu l'unico superstite della sua famiglia alla tragedia della Shoah. Nel libro 'A 5405. Il coraggio di vivere', ha raccontato la sua esperienza di deportato. Sul suo braccio è stato impresso a fuoco il marchio con il numero assegnatogli nel campo di stermonio, ma il suo cuore e la sua libertà sono stati più forti della follia del filo spinato e della negazione dell'umanità. 2.04.2011 - Rimini - Unità d'Italia: Raffi (GOI), scommettiamo su giovani e cultura. C'è un Paese di cui essere fieri "Costruiamo su giovani e cultura: noi guardiamo al futuro". Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, nella seconda giornata della Gran Loggia di Palazzo Giustiniani, in corso a Rimini, riassume così l'impegno della maggiore Obbedienza massonica, che conta più di 21.000 fratelli in tutta Italia. "La scommessa - spiega - è puntare sul risveglio delle coscienze, in ultima istanza sulla possibilità di decidere una storia diversa. Siamo in un cantiere aperto - rimarca l'avvocato ravennate alla guida del GOI - ma il nuovo patto di crescita degli italiani passa anche per la valorizzazione della cultura. Perciò bisogna lottare la fuga dei cervelli e offrire opportunità vere alla ricerca". Per il Gran Maestro, "il vero segreto dei massoni è la fratellanza: è questo sentimento che vogliamo portare nel vissuto del paese. Testimoni di unità e di speranza contro le catene delle divisioni. I 150 anni della storia unitaria - fa notare Raffi - sono anche un'occasione per riappropriarsi della consapevolezza che c'è stata e c'è un'Italia di cui essere fieri. Un'Italia fatta di uomini e donne che hanno lottato per i diritti di tutti: è questa l'Italia che ha vinto e vince ancora oggi contro i furbetti e i prepotenti, facendo strada alla rivoluzione dell'impegno, all'identità, a una virtù civile che è religione dell'umano e necessario legame tra diritti e doveri. É da queste tracce che occorre ripartire, vincendo le resistenze al dialogo". "Richiamiamo dall'esilio i valori del vivere insieme - è il messaggio del Grande Oriente d'Italia - e costruiamo quell'utopia razionale che si chiama Patria: una realtà che non è conclusione ma inizio di una nuova unità, quella che potrà essere realizzata per riappropriarci delle ragioni che hanno cementato, pietra su pietra, la costruzione dello Stato per rilanciare la scuola pubblica, la giustizia sociale, per dare a ognuno la possibilità di scegliere come vivere e morire. Questa è la nostra storia - conclude Raffi - e vogliamo viverla con passione e ragione. Dopo 150 anni, per restare insieme e costruire il futuro". 2.04.2011 - Rimini - Gran Loggia 2011. "Libertà e Passione Civile, una Nuova Cultura per l'Italia Unita". Allocuzione del Gran Maestro Gustavo Raffi. Anche quest'anno i Liberi Muratori italiani, riuniti a Rimini per la Gran Loggia di primavera, accolgono nel loro Tempio la società civile e le Istituzioni per il consueto messaggio che il Gran Maestro rivolge al Paese. Tale tradizione, ormai pienamente consolidata, risponde alla necessità dell'istituzione massonica di rendere sempre più chiari ed intellegibili gli scopi e le finalità che persegue, in un quadro di trasparenza e dialogo continuo con la realtà pubblica e sociale. Il Grande Oriente è sì una realtà esoterica e spirituale, ma non per questo può esimersi dallo svolgere un compito inevitabilmente interdipendente dalla società, quello di agenzia etica e civile, che contribuisca a formare cittadini migliori e che stimoli conseguentemente il dialogo e la tolleranza, sempre al servizio del Paese in cui operiamo da più di due secoli. Il titolo distintivo di questa Gran Loggia è: "Dopo 150 anni per restare insieme", e vuole essere un contributo di pensiero e azione alle celebrazioni dell'Unità d'Italia. Leggi l'Allocuzione 2.04.2011 - Rimini - 'L'Italia che non c'è' e 'La pagliuzza dell'altro', on line i due talk Show della Gran Loggia. Confronto e pensiero per nuova idea dell'Italia. In presa diretta a raccontare la Gran Loggia. Per la più importante assise annuale della Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani, Goi tv mette in campo il multimediale e presenta agli internauti del sito www.grandeoriente.it, i due Talk Show di approfondimento, che hanno assicurato significativi contributi di pensiero alla riflessione del GOI su una nuova idea di Paese. Il primo appuntamento, L'Italia che non c'è, tra silenzi e ombre. L'idea di patria come senso dello stare insieme, è stato condotto da Alessandro Cecchi Paone, divulgatore scientifico, e ha visto gli interventi di Aldo Masullo, Università di Napoli, Fulvio Conti, Università di Firenze e Paolo Peluffo, consigliere della presidenza del Consiglio dei ministri. "C'è una grande voglia di celebrare e festeggiare i 150 anni dell'Unità d'Italia: senza fasti, ma con il senso di ritrovarsi come comunità", ha spiegato Paolo Peluffo, consigliere della presidenza del Consiglio. "La Massoneria - ha rimarcato nel suo contributo ai lavori - ha dato un contributo fondamentale all'Unità d'Italia e sta facendo un lavoro scientifico e prezioso, che ha il patronato del Comitato, e ci sta seguendo in alcuni dei luoghi della memoria, aiutando a riscoprire tanti patrioti che sono stati massoni. I monumenti vengono restaurati e cerchiamo di raccontarli ai giovani, insieme al Grande Oriente d'Italia. Le celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia - ha sottolineato ancora Peluffo - sono un'occasione per dare una testimonianza e aumentare la coesione nazionale, allontanando i rischi di divisione". Particolarmente apprezzato l'intervento del filosofo Aldo Masullo, che nell'assise di Rimini ha conquistato con le sue riflessioni il folto pubblico che assiepava la Sala Polivalente del Palacongressi, prima di lanciare una proposta per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia: realizzare un monumento alla donna ignota, contro ogni sottomissione e silenzio. Per l'autore de Il Tempo e la grazia, infatti, "mentre si trovano centinaia di uomini illustri cui dedicare monumenti, stranamente se si pensa alle donne è difficile trovare un nome. Non perché le donne non abbiano dato un grande contributo allo sviluppo e al progresso civile, ma perché - ha spiegato Masullo - le donne non hanno mai avuto nome. Il loro nome è stato sempre cancellato dalla sopraffazione dell'uomo che non soltanto si è fatto largo nella vita civile, ma si è anche appropriato dei tesori nascosti che il sacrificio e l'intelligenza femminile hanno saputo portare al nostro vissuto". Nel percorso che resta da compiere per superare l'incompiuto del Paese, il filosofo ha evidenziato così il bisogno di "un confronto aperto e di qualità, senza maschere. Bisogna mettere sul tavolo tutte le proprie possibilità e sofferenze, insieme alle speranze e alle lotte . All'Italia - ha messo in chiaro il docente di Filosofia morale - manca la capacità di unirsi dei vari cittadini. E manca anche la capacità di vergognarsi. Perché non solo bisognerebbe agire bene, ma perlomeno vergognarsi quando si agisce male". "Non appartengo alla Massoneria - ha concluso Masullo - ma sono venuto con piacere a questo confronto nella Gran Loggia perché ritengo che in una situazione di estremo smarrimento e dispersione, occorre che tutte le forze vive si uniscano e stabiliscano un dialogo continuo per individuare quali siano le linee di una ripresa della nostra vita civile". Il secondo Talk Show, La pagliuzza dell'altro. Crisi della ragione e intolleranza dinanzi alla sfida del separatismo e del multiculturalismo, è stato condotto da Valerio Zanone, presidente del Comitato scientifico del Grande Oriente per le celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia, e con analogo successo di pubblico e di critica, ha visto al tavolo dei relatori Sergio Moravia, docente all'Università di Firenze, Maurizio Viroli, dell'Università di Princeton e Gian Mario Cazzaniga, dell'Ateneo di Pisa. Anche da questi lavori, è venuto un monito a riscoprire e vivere i valori del vivere insieme, costruendo un nuovo patto di fratellanza per il Paese. Dopo 150 anni, per costruire il futuro. Per vedere due talk Show della Gran Loggia cliccare qui
1.04.2011 - Rimini - Il Programma della Gran Loggia 2011 - Guarda il Manifesto [ Scarica file Size 4.27 Mb ] - Prendi visione del Manifesto con il programma [ Scarica file Size 2.52 Mb ] - Leggi il programma [ Scarica file Size 2.52 Mb ] - Agapi in occasione della Gran Loggia 2011 [ Scarica file Size 64.0 Kb ] - Prenotazioni Alberghiere [ Scarica file Size 64.0 Kb ] Relazione dell'attività della Biblioteca 2011 - Attività del Servizio Biblioteca [ Scarica file Size 652.0 Kb ] Gli appuntamenti Demolay in occasione della Gran Loggia 2011 In occasione della Gran Loggia di Rimini l'Ordine De Molay Italia sarà presente, come di consueto, con una riunione rituale nel corso della quale interverranno numerosi invitati illustri, tra cui anche alcuni massimi esponenti e rappresentati del GOI nonchè una nutrita rappresentanza di giovani DeMolay e delegati da tutta Italia ed Europa. Il Programma dei lavori prevede il Training dei futuri Advisor per l'Ordine DeMolay Italiano che avrà luogo il 1 Aprile 2011, alle ore 15:00, presso la sala del Tempio DeMolay. Il 2 Aprile 2011, alle ore 10:00, si svolgerà una mini-conferenza dei ragazzi DeMolay dal titolo "Giovani: riflessioni e propositi nel 150° dell'Unità d'Italia" e sempre nello stesso giorno, alle ore 15:00, si terrà una riunione rituale con l'iniziazione di alcuni ragazzi provenienti da tutte le Regioni italiane. - Talk show. L'Italia che non c'è, tra silenzi e ombre - L'idea di patria come senso dello stare insieme - Talk show. La pagliuzza dell'altro - Crisi della ragione e intolleranza dinanzi alla sfida - Tariffe taxi convenzionate e riservate
In occasione della Gran loggia 2011 tutti i partecipanti all'evento potranno godere di tariffe taxi convenzionate e riservate. Ricevimento Delegazioni Grandi Logge Estere Anche in occasione dell'edizione 2011 della Gran Loggia annuale del Grande Oriente d'Italia, saranno presenti numerose Rappresentanze delle Gran Logge estere. Il ricevimento delle Delegazioni delle Gran Logge Estere, avrà luogo nel Tempio alle 9.30 del 3 Aprile e vedrà la partecipazione dell'Ill.mo Fr. Thomas W. Jackson Segretario Esecutivo della Conferenza Mondiale delle Grandi Logge e Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d'Italia oltre che di numerosi ed illustri fr. provenienti dalle seguenti Gran Logge: Grandi Logge Unite di Germania, Gran Loggia Nazionale di Polonia, Gran Loggia d'Austria, Gran Loggia di New York accompagnati da una numerosa delegazione della R.L. "Garibaldi" all'Oriente di New York, Gran Loggia del Lussemburgo, Gran Loggia del Distretto di Columbia accompagnati dai Fratelli della "Italia Lodge" all'Or. di Washington, Gran Loggia del Venezuela, Gran Loggia dell'Illinois, Gran Loggia Svizzera Alpina, Gran Loggia dell'Uruguay, Gran Loggia di Cuba, Gran Loggia del Paraguay, Gran Loggia Nazionale di Romania, Gran Loggia di Cipro, Gran Loggia Nazionale Francese e Gran Loggia Provinciale Alpes Méditerranée, Gran Loggia Regolare di Serbia, Gran Loggia Rio Grande do Sul - Brasile, Gran Loggia della Repubblica Ceca, Gran Loggia del Giappone, Gran Loggia di Spagna, Gran Loggia di Russia, Gran Loggia della Croazia, Gran Loggia del Burkina Faso, Gran Loggia della Slovenia, Gran Loggia del Congo, Gran Loggia Unita di Bulgaria, Ser.ma Gran Loggia della Repubblica di San Marino, Gran Loggia dell'Ucraina, Gran Loggia di Bosnia & Herzegovina, Gran Loggia di Cipro, Gran Loggia del Montenegro, Gran Loggia dell'Azerbaijan, Gran Loggia Nazionale Regolare del Principato di Monaco, R.L. "Arberia" di Tirana all'obbedienza del Grande Oriente d'Italia. - Vedi la lista completa [ Scarica file Size 103.0 Kb ]
01.04.2011 - Perugia - Atti del 2° Seminario Europeo di studi massonici. Cari Amici del Circolo, LE TAVOLE DEL 2010 - AQC 11 sono pronte e le consegneremo a chi le desidera a Rimini dove saremo come di consueto al nostro posto tra gli editori, da Venerdì 1° Aprile a Domenica 3 Aprile. Il libro contiene solo gli atti del 2° SEMINARIO EUROPEO DI STUDI MASSONICI del 9 Maggio 2010, è molto bello e corposo e vi prego di consigliare ai vostri MMVV che saranno presenti a Rimini alla Gran Loggia di venirci a trovare e prendere una copia per la loro Loggia. É un documento molto importante perchè erano presenti alla Sala dei Notari a Perugia anche i Fratelli della Quatuor Coronati 2076 di Londra. Comunico quanto sopra in inglese anche ai Fratelli Europei che sono stati graditi ospiti l'anno scorso a Perugia. Un affettuoso saluto. Fr. Raffaele Stoppini Presidente CCQC
Dear Brethren of all the European Research Lodges, referring to the SECOND EUROPEAN MEETING OF MASONIC STUDIES organized by our Lodge in Perugia in May 2010, I'm glad to let you know that we have printed a special english edition of THE PAPERS OF 2010 containing all the acts of the wonderful Meeting and we will bring these books in Rimini (we will be there from Friday April 1st to Sunday April 3rd) at the meeting of our Grand Lodge and our Grand Master Bro. Raffi will offer these books to all the foreign delegations of Masonic Families in friendship relations with our GOI. I hope to see you all. Your fraternally. Bro. Raffaele Stoppini CCQC President
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