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Notizie, eventi, avvenimenti, comunicazioni 28.05.2011 - Ventimiglia - "Risorgimento... quale?" Eredità morale, attualità politica. E questo il titolo del convegno organizzato dalla Fondazione Giuseppe Biancheri di Ventimiglia con la collaborazione dell'Associazione culturale Giorgio Asproni di Cagliari. Il convegno, sotto l'alto Patrocinio del Presidente della Repubblica e con il patrocinio del Comitato per le celebrazione del 150° dell'Unità d'Italia, Provincia di Imperia e Comune di Ventimiglia, intende analizzare il Risorgimento quale processo storico che dopo tanti anni di attesa riuscì a realizzare l'Unità d'Italia. Con l'unificazione politica della Nazione tuttavia iniziarono a manifestarsi le problematiche legate alla difficoltà di integrazione di culture e tradizioni diverse di popolazioni che fino ad allora erano state governate da Stati diversi e che persino parlavano lingue differenti. Alcune di queste problematiche sono arrivate fino ai giorni nostri come per esempio la "questione meridionale" e l'attuazione del federalismo. E' su questa attualità che verterà il convegno attraverso l'approfondimento di figure fondamentali del processo risorgimentale quali furono il massone Giorgio Asproni, Carlo Cattaneo e Giuseppe Ferrari. Non è la prima volta che la Fondazione Biancheri e l'Associazione Asproni promuovono un evento culturale congiuntamente. Il coinvolgimento non è casuale infatti Giuseppe Biancheri, figura di rilievo nello scenario politico della seconda metà dell'Ottocento, partecipò per tanti anni come Giorgio Asproni all'attività del Parlamento. Possiamo accomunare Biancheri ad Asproni in virtù del loro amore per la propria terra di origine; il Ponente ligure per Biancheri e la Sardegna per Asproni, due territori poveri e segnati da varie dominazioni. Entrambi lottarono per far uscire la propria terra da una condizione d'inferiorità. Biancheri preferì dare il suo contributo stando dentro il potere, Asproni scelse di rimanere all'opposizione, lavorando per perseguire i propri fini in modo appassionato, fiducioso nella democrazia con convinta fede repubblicana. Leggi il programma [file Size 172.0 Kb]
27.05.2011 - Rieti - Presentazione della ristampa del libro "Rieti nel Risorgimento Italiano", di Angelo Sacchetti Sassetti Venerdì 27 maggio alle ore 17,30 presso la sala conferenze dell'Archivio di Stato di Rieti, in occasione del 150° dell'Unità d'Italia, del 162° della Repubblica Romana e del 100° della prima edizione del libro, si terrà la presentazione della ristampa del libro.
26.05.2011 - Firenze - Libertà và cercando... 150 Italia: serata in omaggio al Tricolore "Va Pensiero... Ai Canti del Risorgimento e ai Fratelli d'Italia Libertà va cercando." è il titolo della serata in omaggio al nostro Tricolore che il Consiglio dei maestri venerabili di Firenze e l'Associazione della Fratellanza Fiorentina onlus hanno in programma il 26 maggio (ore 21) nel capoluogo toscano per celebrare il 150esimo dell'Unità d'Italia. L'iniziativa, patrocinata dal Collegio circoscrizionale della regione, si svolgerà al Teatro Odeon (nel centro storico) con l'esibizione del celebre artista Riccardo Morasco. L'invito per la partecipazione può essere richiesto (con un contributo minimo di spesa) al Maestro di casa di Firenze o alla segreteria del Collegio (055 2340544).
21.05.2011 - Siena - Incontro con il Gran Maestro Onorario Nedo Fiano. Sabato 21 maggio alle 18, nella sala dei concerti dell'Accademia Chigiana a Siena (Via di Città 89), il giornalista Stefano Bisi, presidente del Collegio circoscrizionale toscano, intervisterà Nedo Fiano, uno dei maggiori e attivi testimoni della Shoa. Ottantasei anni, 45 dei quali vissuti da libero muratore, Nedo Fiano ha perso l'intera famiglia nei campi di concentramento, dove anche lui fu prigioniero ad Auschwitz, deportato da Firenze nel 1944 all'età di 13 anni. La sua matricola di prigioniero era A5405. Rimasto orfano a 18 anni, e dopo la sua liberazione l'11 aprile 1945 da Buchenwald, dove era stato trasferito dai nazisti in fuga, ha dedicato l'intera vita alla lotta per la libertà, contro la follia nazifascista e ogni totalitarismo. Nel libro 'A 5405. Il coraggio di vivere', ha raccontato la sua esperienza di deportato. "Cercate di ricordare cosa è accaduto e preparatevi a difendere il vostro diritto e il diritto degli altri", ha detto Fiano ai fratelli riuniti in Gran Loggia a Rimini che quest'anno lo hanno acclamato Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d'Italia.
14.05.2011 - Firenze - Conferenza internazionale "Le Costruzioni dei Sinclair e le loro connessioni Massoniche e Templari". In tempi antichi i cognomi non venivano utilizzati, ma la figura chiave della famiglia verso la fine del nono secolo, era un norvegese, Rognvald, Conte di Moeri, che, insieme con il re Harald Fairhair, conquistò le isole Orcadi e più tardi Caithness e ricevette il titolo di Conte. Uno dei suoi figli Einar successe al titolo e diede inizio alla linea dei Conti norvegesi, molti dei quali giurarono fedeltà sia ai Re scandinavi sia ai Re scozzesi fino al 1470. Un altro personaggio, Rollo, conquistò la Neustria (Normandia) in Francia e il suo discendente diretto fu il settimo duca di Normandia, Guglielmo il Conquistatore, che divenne re d'Inghilterra. Il nome Sinclair deriva probabilmente da St. Clair-sur-Epte in Normandia e si stabilì in Scozia nel 1057 quando William St. Clair, un parente stretto di Guglielmo il Conquistatore, fu nominato Barone di Rosslyn, vicino a Edimburgo, e in Inghilterra altri membri della sua famiglia, ricevettero terre e titoli dopo la battaglia di Hastings nel 1066. Il legame del Clan Sinclair con Caithness e con le Orcadi iniziò verso la metà del quattordicesimo quando Sir William St. Clair di Roslin sposò Isabella, figlia ed erede di Malise, Conte di Caithness. Dall'inizio del 14 ° secolo, molti membri del Clan Sinclair appartennero all'Ordine dei Cavalieri Templari. I Sinclair protessero e diedero asilo ai Templari quando furono perseguitati dalla Chiesa e dal Re di Francia Filippo IV. William Sinclair fondò nel 1446 la celebre Cappella di Rosslyn, la chiesa più misteriosa del nord Europa. Cinque anni prima, nel 1441, Re Giacomo IV di Scozia insignì il Clan Sinclair del titolo ereditario di Protettore dei Liberi Muratori. Sebbene Caithness e le Orcadi siano considerati il Quartier Generale del Clan, le famiglie Sinclair si trovano non solo in tutto il Regno Unito ma disseminate in tutto il mondo.
13.05.2011 - Torino - Libri: le teorie esoteriche di Parodi in un volume di Samonà. Al Salone del Libro di Torino la presentazione di 'Bent Parodi. Tradizione e Assoluto' L''esoterismo sociale' e le altre teorie di Bent Parodi, sono state ripercorse dallo scrittore palermitano Alberto Samonà, nel volume 'Bent Parodi. Tradizione e Assoluto'. Il libro verrà presentato il 13 maggio, alle 18, al Salone Internazionale del Libro di Torino. All'incontro, che sarà introdotto da Roberta Di Bella (direttore editoriale Tipheret), interverranno Claudio Bonvecchio, docente ordinario all'Università dell'Insubria, e Sandrina Piras, presidente del Salotto Letterario. Il volume traccia un percorso che ricostruisce l'azione culturale di Bent Parodi, suddivisa fra la vocazione giornalistica e gli studi esoterici. Bent Parodi, giornalista e scrittore, scomparso nel 2009, è, infatti, ritenuto fra i massimi studiosi italiani contemporanei dell'universo tradizionale e delle religioni. Parodi, inoltre, è stato per anni presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Sicilia, ma anche filosofo e autore di numerosi libri, fra cui il romanzo 'Il principe mago' incentrato sulla figura di Raniero Alliata e sul declino dell'aristocrazia siciliana nel secondo dopoguerra. Ha presieduto per 25 anni e fino alla sua morte la Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella.Samonà analizza le fonti del suo pensiero e le analogie di questa visione con i sistemi simbolico-spirituali orientali e occidentali, rivelando alcuni dati del tutto originali che emergono dagli studi parodiani. Fra questi, l'idea di un 'esoterismo sociale' e il sogno di un''aristocrazia dello spirito', quale unione mistica di coloro che sono in cerca della verità.
12.05.2011 - Roma - Il Grande Oriente a Cartagena de Indias per la Conferenza Mondiale delle Grandi Logge Regolari Relazione del Gran Maestro Raffi su 'Massoneria e laicità: tra Tradizione e Progresso'. La delegazione di Palazzo Giustiniani partecipa ai lavori con il Gran Maestro Aggiunto, Massimo Bianchi, e l'ufficiale di Gran Loggia, Franco de Jorgi. "La Libera Muratoria del XXI secolo ha il compito di riproporsi come uno spazio entusiasmante, capace di accogliere il fervore che anima le generazioni più giovani, desiderose di trovare ambienti formativi e originali". Lo scrive Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, nella relazione 'Massoneria e laicità: tra tradizione e progresso' in occasione della XI Conferenza Mondiale delle Grandi Logge Regolari che si terrà a a Cartagena de Indias, in Colombia, dal 12 al 15 maggio. All'importante assise massonica internazionale, che ha per tema 'Massoneria e sviluppo umano', prenderà parte la delegazione del Grande Oriente d'Italia con il Gran Maestro Aggiunto, Massimo Bianchi, e Franco de Jorgi, ufficiale di Gran Loggia. Nell'importante contributo ai lavori, il Gran Maestro Raffi, sottolineando "l'unico nostro dovere di essere non dogmatici", rimarca che "la Libera Muratoria non può nascondere il suo valore educativo, che passa attraverso la formazione di un cittadino fedele alle istituzioni democratiche del suo Paese. La Massoneria - scandisce Raffi - è il luogo del confronto aperto con il mondo dei giovani e della ricerca, con la scuole e le università ove diamo vita, con importanti finanziamenti, a convegni e seminari, dibattiti e tavole rotonde, favorendo il radicamento dei giovani ricercatori. Molti giovani scoprono così la forza morale ed educativa della Massoneria, non un'associazione strana e quasi occulta ma una realtà viva e dinamica, un'agenzia etica che muove da valori antichi verso un futuro di tolleranza". "Sempre con una forte attenzione ai giovani - si legge ancora in un passaggio della relazione del Gran Maestro di Palazzo Giustiniani - è fondamentale far capire alla società civile dei nostri Paesi che la Massoneria non ha mai il suo interesse di parte ma che il nostro scopo si muove al di sopra, volto alla ricerca di un doveroso confronto e con lo scopo di costruire umanità e percorsi virtuosi. Per queste ragioni – ragiona Raffi – la Libera Muratoria deve accelerare la nostra azione comune volta a creare iniziative formative che non abbiamo al centro solo gli iniziati ma che coagulino energie vitali emergenti nei nostri Paesi. Perciò - conclude il Gran Mastro del GOI - sarebbe molto utile se le Gran Logge Regolari iniziassero un confronto comune al fine di favorire un lavoro di scambio intellettuale sinergico, promuovendo iniziative di altissimo livello, possibilmente aperte al mondo più attivo nel campo della ricerca".
Relazione introduttiva del Gran Maestro - [ Scarica file Size 38.0 Kb ]
11.05.2011 - Milano - Massoneria e Fascismo. La Libera Muratoria fra esilio e clandestinità. Terz'ultimo appuntamento della Rassegna al Museo del Risorgimento in collaborazione con il Grande Oriente d'Italia. Il lungo excursus culturale sulla Massoneria che il ciclo d'incontri "All'Oriente d'Italia. Unità, Massoneria e Saperi tradizionali" propone al Museo del Risorgimento dal 28 marzo è giunto al mese conclusivo, con tre prossimi appuntamenti. L'iniziativa, realizzata in collaborazione con il Grande Oriente d'Italia, sta suscitando interesse e grande partecipazione di pubblico. L'11 maggio (ore 18) si parlerà ancora di storia con "Massoneria e fascismo. La Libera Muratoria fra esilio e clandestinità" in cui gli storici Giorgio Galli e Ivano Granata, entrambi dell'Università di Milano, faranno emergere dalle cronache il travaglio dei 'fratelli' italiani e d'Europa vittime dei fascismi della prima metà del XX secolo. L'antimassonismo fascista e nazista fu infatti devastante tanto da costringere i liberi muratori alla clandestinità o all'esilio, cercando solidarietà e aiuto all'estero per mantenere vivo lo spirito del trinomio massonico Libertà-Uguaglianza- Fratellanza di cui i regimi dittatoriali dell'epoca furono l'estrema negazione. Senza dimenticare i tantissimi fratelli che seguirono la sorte tragica di milioni di deportati nei campi di concentramento e di sterminio. Mercoledì 18 maggio (ore 18) è previsto il penultimo appuntamento della rassegna, con Bernardino Fioravanti, responsabile del Servizio Biblioteca del Grande Oriente d'Italia, e Giovani Lasi, storico del cinema dell'Università di Bologna, che affronteranno il tema "Il Risorgimento in Sala. I maestri massoni e le origini del cinema italiano". La conferenza sarà accompagnata da proiezioni in sala di brani di film. Guarda il programma completo [file Size 2.9 Mb]
11.05.2011 - Roma - Convegno: "Dal Piemonte per l'Italia e oltre". On line l'intero Convegno. É On Line un nuovo appuntamento con il multimediale di GoiTv. Sul sito del Grande Oriente d'Italia - in differita di poche ore - è a disposizione di tutti gli internauti, la registrazione integrale del Convegno di Torino. 'Dal Piemonte per l'Italia e oltre. Il ruolo della Massoneria per la costruzione della nazione e la rinascita multiculturale del Mediterraneo': è il titolo del convegno del Grande Oriente d'Italia, aperto al pubblico, che si è tenuto il 6 e il 7 maggio presso il centro congressi 'Torino Incontra' (via Nino Costa 8). Organizzato con il contributo della Regione Piemonte e del collegio circoscrizionale dei Maestri Venerabili del Piemonte e Valle d'Aosta e i patrocini di Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comune di Torino, Università del Piemonte orientale 'A. Avogadro' e Comitato Italia 150°, l'evento si è inserito nel ciclo di iniziative del programma ufficiale di Palazzo Giustiniani dedicato alle celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia. Dopo il saluto di Marco Jacobbi - presidente del Collegio dei Maestri Venerabili del Piemonte/Valle d'Aosta - e delle Autorità presenti, la due giorni di studio ha visto venerdì 6 maggio, con inizio alle 10,30, al tavolo dei relatori Valerio Zanone, Enrico Iachello (Università di Catania), Marco Novarino (Università di Torino), Eva Cecchinato (Università di Venezia). Alle 15,30 gli interventi di Bernardino Fioravanti (Bibliotecario del GOI), Santi Fedele (Università di Messina), Edoardo Tortarolo (Università del Piemonte orientale 'A. Avogadro'), Carlo Ricotti (Università Luiss di Roma), Jacques Di Costanzo (Gran Loggia Nazionale Francese). Richard Onses (Gran Loggia di Spagna). Sabato 7 maggio alle 10,30 interventi di Richard Onses (Gran Loggia di Spagna), Sasha Britvic (Gran Loggia di Croazia), Haluk Gunugur (Gran Loggia di Turchia), Abel Bensaad (Gran Loggia del Regno del Marocco). Le conclusioni dei lavori affidate all'intervento di Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia. "Storicamente - ha spiegato una nota di Palazzo Giustiniani - la Massoneria piemontese ha contribuito in modo significativo alla nascita dello Stato unitario e al progetto di costruzione della nazione. Erede di questo passato, il Grande Oriente d'Italia guarda al Mediterraneo, culla della civiltà e del pensiero, per lanciare le sfide di umanità, difesa della laicità e battaglia per i nuovi diritti umani". La proiezione internazionale che ha caratterizzato questo convegno, conclude la nota del Grande Oriente, "vuole ricordare che se da una parte si festeggia con orgoglio l'unità dell'Italia, dall'altra il futuro che ci attende andrà oltre i confini nazionali, impegnando tutti a costruire una prospettiva di unione e pace tra tutti i popoli. Libera Muratoria e società civile, per dare un senso al Mare Nostrum, che invita al confronto". Per vedere il Convegno cliccare qui
6 e 7. 05.2011 - Torino - Convegno "Dal Piemonte per l'Italia e oltre". Il 6 e 7 maggio 2011 presso il centro congressi "Torino Incontra" di Via Nino Costa, 8, si svolgerà il Convegno , aperto al pubblico, "Dal Piemonte per l'Italia e oltre. Il ruolo della massoneria per la costruzione della nazione e la rinascita multiculturale del Mediterraneo". Per vedere il Programma cliccare qui [file Size 860.0 Kb]
5.05.2011 - Quarto - Unità d'Italia: il 5 maggio i Labari del Grande Oriente sullo scoglio di Quarto. Il 5 maggio 1860 un corpo di volontari di 1162 uomini al comando di Giuseppe Garibaldi partì dalla spiaggia di Quarto, in Liguria, alla volta della Sicilia dando vita alla storica Spedizione dei Mille che, con lo sbarco a Marsala, segnò una tappa fondamentale del nostro processo unitario. Il prossimo 5 maggio, a 151 anni da quella data, una solenne cerimonia ricorderà quell'impresa con un significativo evento promosso e organizzato dal Comune di Genova, dall'Istituto Mazziniano-Museo del Risorgimento, dall'ateneo cittadino e in sinergia con altri enti locali. L'iniziativa rientra nel programma delle celebrazioni indette dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per il 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia e vedrà la partecipazione del Consigliere Paolo Peluffo, già consigliere del presidente Carlo Azeglio Ciampi e 'anima' del Comitato interministeriale per le celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Per l'occasione, le Logge del Grande Oriente d'Italia parteciperanno in grande stile con i loro labari e onoreranno l'anniversario della partenza da Quarto con la deposizione di una corona alla Stele dei Mille. "É un evento simbolo che ci riporta a una storia profonda - spiega Gustavo Raffi, Gran maestro del Grande Oriente d'Italia - una tappa nel nostro cammino verso un'Italia più giusta e vera, consapevole delle proprie radici e capace di pensare il proprio futuro. La presenza dei Labari è un segno di verità e un invito a costruire insieme percorsi di cittadinanza responsabile. Dopo 150 anni, per restare insieme e vivere un nuovo patto di fratellanza".
4.05.2011 - Roma - Storia di una famiglia del Risorgimento. Sarina, Giuseppe, Ernesto Nathan. Il Servizio Biblioteca del Grande Oriente d'Italia presenta il volume Storia di una famiglia del Risorgimento. Sarina, Giuseppe, Ernesto Nathan di Anna Maria Isastia mercoledì 4 maggio 2011 alle ore 18:00 presso la Libreria Arion Esposizioni - Palazzo delle Esposizioni (Via Milano, 15/17 angolo Via Nazionale - Roma)
3.05.2011 - Roma - Legalità: Raffi (GOI), basta con le 'sparate elettorali'. Il senatore Lumia esca dall'equivoco e chiarisca a chi si riferisce "Basta con le 'sparate elettorali'. Per fare verità non servono luoghi comuni e accuse generiche, ma fatti e circostanze precise: il senatore Lumia esca dall'equivoco portando le eventuali prove ai magistrati e chiarendo una volta per tutte se si riferisce alle Gran Logge regolari e ufficiali, e segnatamente al Grande Oriente d'Italia, oppure a pseudomassonerie che nulla hanno a che fare con le vere Obbedienze, assumendosene le responsabilità. Troverà sempre in noi i più convinti sostenitori della legalità". Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, replica così al senatore del Pd, Giuseppe Lumia, componente della commissione parlamentare Antimafia, che partecipando a Reggio Calabria al corteo della Gerbera gialla 2011, ha sostenuto che "il rapporto mafia-politica, mafia-imprese, mafia-massoneria sono i tre pilastri su cui poggia oggi la 'ndrangheta". "Visto che da decenni si ha la decenza di bollare certi fenomeni quantomeno come 'massoneria deviata' - rimarca Raffi - è necessario fare assoluta chiarezza. Lumia, che è anche membro della commissione Antimafia, dovrebbe supportare queste sue affermazioni con prove concrete o tacere". "Il Grande Oriente d'Italia - spiega il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani - è erede della Massoneria di Garibaldi e di Meuccio Ruini, padre della Costituzione repubblicana. Nella trasparenza che contraddistingue l'Istituzione, denunciamo ancora una volta l'abuso del termine 'massoneria', accostato puntualmente e in maniera superficiale se non strumentalmente comoda ai peggiori misfatti mafiosi, tanto dai media quanto da esponenti politici". "Ma le chiacchiere stanno a zero - taglia corto Raffi - basta con accostamenti a 'cappucci' che tramano nell'ombra e massoni che fanno da quinta a romanzi criminali. Dire le cose come stanno, e circostanziarle, è il primo dovere nei confronti delle vittime delle violenze. Non lanciare accuse facili - conclude Raffi - è anche una questione di estetica e di educazione per i giovani, che devono avere il diritto alla libertà e alla verità".
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