I dettagli della rassegna stampa sono consultabili sul sito del Grande Oriente d'Italia: www.grandeoriente.it

 

 

  • 01.12.2009 - Firenze. Il 12 dicembre 2009. Tradizionale appuntamento del Collegio toscano aperto ai non massoni.
    Com'è consuetudine il Collegio circoscrizionale della Toscana organizza a fine anno la Festa della Luce. L'appuntamento è il 12 dicembre all'Hotel Sheraton nei pressi dell'uscita Firenze Sud dell'Autostrada del Sole con l'inizio dei lavori rituali alle ore 17,30. In seguito sarà chiuso il libro della legge sacra per consentire l'ingresso nel Tempio di familiari e amici interessati alla cerimonia della Festa della Luce. Nel corso della serata saranno consegnati riconoscimenti ai Fratelli toscani con oltre 40 anni di appartenenza massonica. Al termine ci sarà la consueta Agape Bianca (40 euro a persona).
    Leggi il programma e le modalità di partecipazione
    Info e prenotazioni per la partecipazione alla cerimonia: Segreteria del Collegio toscano (055 2340543 dalle 8 alle 13 dal lunedì al venerdì)

 

 

  • 07.12.2009 - Parigi - (Adnkronos) - "Certo giornalismo qualunquista e nalzionalpopolano non perde occasione per passare legna ad anacronistici roghi".
    Non ci sta a ridurre la Massoneria alla P2, il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, Gustavo Raffi, che in una intervista da Parigi all'ADNKRONOS scuote le testa e con decisione spiega: "Di fronte a Dan Brown, che giustamente parlava dello spirito della Massoneria come di una forza che unisce sotto lo stesso Tempio uomini di diverse fedi e storie nel segno dell'umanità e della tolleranza, Fabio Fazio ieri sera a 'Che tempo che fa', senza alcun contraddittorio e parlando solo dalla sua parte di vetro, non trovava di meglio da fare che ricondurre la Massoneria italiana alla sola P2, evocando spettri e tristi periodi consegnati a un passato che non può ritornare e di cui siamo stati le prime vittime. Per fare un esempio, sarebbe come parlare di tutta la Chiesa facendo riferimento ai roghi degli eretici e alla caccia alle streghe, o considerare il Pd ricordando di questo partito solo le radici comuniste. Ma gli esempi sarebbero milioni".

    "L'equazione Massoneria uguale P2 e Licio Gelli - rimarca quindi il numero uno di Palazzo Giustiniani - è un'operazione che respingiamo con forza, tanto più che su quel signore di Villa Wanda ormai anche i muri sanno che fu messo alla porta dal Goi con sonore pedate al sedere e con una condanna morale senza appello. Ho ribadito sempre che Gelli sta al Grande Oriente come le Brigate Rosse stanno al Pci. Per questo non accettiamo improvvisate gogne mediatiche, da qualunque parte vengano".

    Quanto all'autore de 'Il Simbolo perduto', "l'ho invitato da tempo al Vascello - rivendica Raffi - per un confronto a tutto campo e trasparente, come è nel nostro stile, sulle radici e il messaggio della Massoneria e anche per presentare il suo libro che in molti passaggi riesce a cogliere, da profano, alcuni spunti importanti della nostra scuola di pensiero che va oltre il tempo e le storie: per noi parlano i fatti, non i luoghi comuni di chi rimesta acque di palude".

    "A questo punto - incalza Raffi - se la terza rete Rai ha un sussulto di dignità, mi aspetto di sedere una sera, per pochi minuti, sulla poltrona di Fazio per spiegare agli italiani cosa è davvero la Massoneria e da quali uomini è formata. Se questo invito non dovesse arrivare, a mal partito si troverebbe chi pensa di detenere la verità entrando con delle falsità nelle case della gente e la televisione italiana avrebbe perso un'altra occasione per fare il suo compito: informare e raccontare come stanno le cose".

    "Rispetto alla P2, lo ripetiamo fino alla noia, abbiamo i guanti bianchi e puliti e il volto fermo. Forse, però -fa notare il Gran Maestro Raffi- fa più comodo riesumare le malefatte di un 'ex materassaio', come lo definisce il presidente Cossiga, che il lavoro silenzioso e operoso di 21.000 persone e coscienze che ogni giorno portano il loro contributo onesto e costruttivo alla società italiana".

    "Ci permettiamo infine, con massonica umiltà e tolleranza, di ricordare al guru Fazio che la foresta che cresce fa meno rumore di un albero che cade, ma alla lunga quella foresta silenziosa è una boccata d'ossigeno per tutti. Nella vita, come nella tv, esiste il confronto e per farlo bisogna essere in due. E pensare che il primo dovere del giornalismo dovrebbe essere quello di verificare fatti e fonti".

    "Nessuno - taglia corto l'avvocato ravennate alla guida del GOI - si stracci le vesti per queste doverose precisazioni: abbiamo un dovere morale di fare chiarezza, come abbiamo sempre fatto, nei confronti di migliaia di giovani che compongono come pietre di senso e di speranza le colonne dei nostri Templi. E costruiscono insieme a tutto il Grande Oriente il tempo della proposta per l'Italia, invitando al dialogo sempre. Il resto sono giochini da imbonitori catodici o chiacchiere da supermercato delle idee. E i trovarobe delle ideologie e degli schemi precostituiti da sempre non appartengono alla nostra storia di libertà di pensiero".

 

  • 09.12.2009 - Ravenna - Lettera aperta del Gran Maestro al vescovo di Prato.

    Eccellenza,
    mi giungono echi delle sue dichiarazioni pubblicate il 6.12.2009 su "La Nazione - Cronaca di Prato" e soprattutto mi arriva sulla scrivania il soffio delle sue paure sulla Massoneria a Prato e in provincia, come se questa istituzione dedita al bene dell'umanità giungesse col freddo o con il virus della febbre suina a debilitare il tessuto civile e il vissuto della città. Ho letto con preoccupazione le sue parole a 'Jesus', riguardo a "certi poteri", a "certe logge", alla "attrazione per l'esoterico" che sta tingendo di grigio anche il suo orto di pastore. Mi perdoni se oso chiederle la carità del confronto, che mi sembra il suo Maestro, il Nazareno, abbia bene insegnato agli uomini con la sua storia crocifissa, ma vorrei al contempo poterla rassicurare spiegandole che non ha nulla da temere dai liberi muratori, che sono uomini del dubbio ma prima di tutto uomini onesti. Liberi e di buoni costumi, è la prima regola per entrare tra le colonne dell'Ordine.

    Vorrei anche con umiltà porle una domanda: la Chiesa non ha il compito di dire la verità sempre? Quella verità che andrebbe gridata dai tetti, per restare all'evangelo, mi appare nelle sue spaurite dichiarazioni come un 'mix', resto alle sue parole, di tenebre che scendono sulla città con i cappucci e i grembiuli della Massoneria. Suvvia, eccellenza, i tempi delle prediche alla Savonarola sono passati da lunga pezza. Voglio rassicurarla con un sorriso, in qualità di guida della più grande istituzione massonica italiana, il Grande Oriente d'Italia: non abbiamo scelto di colonizzare Prato e non vedrà di notte girare campanelli sotto i suoi portici né troverà mandragore negli orti della Curia.

    Piuttosto, se sarà disponibile come pastore e uomo che cerca la verità in compagnia di altri uomini che come noi lo fanno con altre esperienze, metta al bando le paure e le ansie, e si confronti con chi, come i fratelli massoni di Prato, da anni e in stile di costruttiva proposta, cerca il bene comune per la città e il suo vissuto.

    Le chiedo la carità di non spostare i problemi o di rimandarli indicando spettri di carta. La realtà è fatta di carne, come ci insegnerà fra poco quel 'logos sarx egeneto" di giovannea memoria. Confrontiamoci a tutto campo, ma non sulle paure. Confrontiamoci sull'aperto del dialogo, sulle proposte per gli immigrati e i problemi sociali che investono anche Prato come il resto della nostra nazione, al cui servizio il GOI dedica energie, impegno e grande coerenza, fin dagli statuti spiegando che nulla è fatto contro la Costituzione e la Repubblica. Se poi le 'ricette' non arrivano, se la politica o le altre forze sociali e la stessa Chiesa, non riescono a declinare soluzioni, non se la prenda con fantomatici "poteri esoterici", altrimenti creiamo ancora più 'spaesamento' per dirla con Heidegger non solo tra le sue pecore ma anche tra gli uomini e le donne che cercano di guardare al domani con il sale della speranza. La nostra speranza è tutta laica, importante lotta di conquiste sociali ma vera e senza sconti al vizio, la sua speranza porta invece il riferimento alla trascendenza che anche la Massoneria, a suo modo, conserva credendo in un Grande Architetto.

    Ricordo soprattutto al mio cuore e poi al suo, ciò che diceva un grande teologo come Karl Rahner: "Tutto ciò è autenticamente umano, non può essere contrario alla fede". La Massoneria, da secoli scuola di pensiero e di umanità, è un Tempio aperto, luogo di confronto e di crescita. Non tema attacchi né sinistre figure che tramano come Giuda (poverino poi, l'Iscariota, che non ha incontrato come Pietro il volto di Cristo dopo il tradimento), è esattamente vero il contrario. Se è vero che "la verità vi farà liberi", ricordi anche che nei nostri lavori poniamo al centro il vangelo secondo Giovanni e tra le nostre colonne ci sono credenti che dialogano accanto a musulmani, ebrei ed appartenenti ad altre religioni. Ma la nostra prima religione è l'umanità e perciò lavoriamo per il bene dei nostri fratelli e dell'Italia. Eccellenza, ricordo anche le parole di quell'uomo di Nazareth che un giorno, salvando la 'peccatrice', si rivolse alla folla che pretendeva di decidere e di giudicare, con queste parole, nell'originale greco ancora più forti: O' anamartetos umon proton, epauten boleto liton: chi tra di voi pensa di essere senza peccato, veda se è capace di prendere una pietra e di scagliarla contro l'altro.

    Queste parole che per me sono un riferimento morale e una strada di servizio all'uomo, per lei dovrebbero essere - e sono certo che lo siano- impegno di vita. Mi piacerebbe discutere con lei di queste cose da vicino, come da anni mi confronto con il cardinale Tonini ed altre espressioni della chiesa del Vaticano II, non del Sant'Uffizio.

    Amo credere con umiltà massonica che nel presepio della sua Diocesi, accanto al volto dell'altro, dei nostri fratelli immigrati, accanto al dolore di chi cerca lavoro e casa, alla sete di giustizia che si alza da ogni angolo della società, da lontano - come Nicodemo nella notte - vi siano anche alcuni dei nostri fratelli massoni, che stimo e ammiro per la loro profonda umanità. Se alzerà lo sguardo, li vedrà in silenzio ma sempre all'opera, a portare la loro parte di pietra e di luce all'unica strada che resta, per noi come per Dio: quella dell'uomo.

    Mi creda, il suo cordiale interlocutore

    Gustavo Raffi

    Gran Maestro del (Grande Oriente d'Italia)

    Leggi l'intervista del Vescovo di Prato al Mensile Jesus

 

  • 11.12.2009 - Roma - (ANSA) A Roma arriva anagrafe eletti, Massoni dovranno svelarsi. Grande Oriente, ci schedano: Alemanno, nessuna avversione.
    Il consiglio comunale di Roma ha approvato all'unanimità la delibera di iniziativa consiliare per l'istituzione dell'anagrafe pubblica degli eletti. Il testo approvato è stato emendato dalla maggioranza di centrodestra. Significherà che consiglieri e assessori o le persone nominate nelle società comunali dovranno dichiarare l'appartenenza ad associazioni e organizzazioni, anche quelle massoniche scatenando una violenta reazione del Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia Gustavo Raffi che ha parlato di schedature.

    "Le facevano i nazisti e gli stalinisti" ha detto Raffi annunciando "le più ampie tutele in tutte le sedi". Commentando le dichiarazioni di ieri del sindaco Gianni Alemanno, secondo cui "i nominati e gli eletti non possono appartenere a società segrete, a prescindere se siano massoniche o meno" ha sottolineato: "Odorano di zolfo e riecheggiano, amiamo credere per ignoranza (nel senso latino del termine), le nefaste denunce del complotto demo, plutocratico, giudaico, massonico di triste e stucchevole memoria". Ribadendo che "la massoneria del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani non è una società segreta ma opera alla luce del sole".

    In serata da Londra, dove Alemanno è in visita ufficiale, in una nota ha detto di non avere "alcuna avversione" verso la massoneria e che inviterà presto il Gran Maestro Raffi in Campidoglio "per chiarire ogni equivoco e trovare una soluzione che garantisca la massima trasparenza sull'anagrafe degli eletti senza discriminare né offendere nessuna sensibilità e nessuna cultura".

    Nella seduta del consiglio in particolare sono stati approvati sei dei sette emendamenti presentati: con quelli della maggioranza, primi firmatari Federico Mollicone e Andrea De Priamo, si estende l'anagrafe anche ai nominati cioé i destinatari di incarichi nell'amministrazione comunale e nelle istituzioni culturali oltre che nelle aziende partecipate del Comune di Roma.
    Inoltre in base ad un altro emendamento eletti e nominati dovranno dichiarare la propria appartenenza "ad associazioni culturali e sportive, a enti morali, a Onlus, a cooperative sociali, ad associazioni massoniche, a fondazioni e ad ogni altro genere di forma associativa pubblica e privata non coperta dalla privacy".
    L'inserimento delle associazioni massoniche ha creato polemiche e per questo i primi firmatari Mollicone e De Priamo si sono detti "disponibili ad incontrare tutte le associazioni, compreso il Grand'Oriente, che ne facciano richiesta per spiegare che quest'obbligo è esclusivamente conoscitivo".
    "Siamo soddisfatti per l'approvazione della delibera - ha detto il capogruppo del Pd Umberto Marroni - perché la trasparenza è l'elemento fondante di una democrazia partecipativa ed è alla base di un processo teso ad un maggiore coinvolgimento dei cittadini alla vita politica e delle istituzioni". Il capogruppo del Pdl Dario Rossin ha spiegato che "l'estensione dell'anagrafe anche ad amministratori e nominati é una scelta che va nel segno di una totale nitidezza amministrativa verso i cittadini".


    Il comunicato stampa del Gran Maestro Raffi


    Roma 11 dicembre 2009
    Raffi: "Le schedature le facevano i nazisti e gli stalinisti".

    "Il Grande Oriente non è una società segreta, nessuna discriminazione venga dal Campidoglio".

    "La massima trasparenza dell'aula Giulio Cesare è una bella iniziativa: per iniziare basterebbe non fare discriminazioni. Anche perché le 'schedature' le facevano i nazisti e gli stalinisti, non vanno bene al Campidoglio. Le parole del sindaco di Roma Gianni Alemanno, così come riportate oggi da "La Repubblica - Cronaca di Roma" dal titolo "In Campidoglio nessun iscritto a società segrete o alla Massoneria", odorano di zolfo e riecheggiano, amiamo credere per ignoranza (nel senso latino del termine), le nefaste denunce del complotto demo-plutocratico-giudaico-massonico di triste e stucchevole memoria".

    Lo dichiara l'avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, replicando all'amministrazione capitolina, e in riferimento al dibattito su uno degli emendamenti presentati dalla maggioranza di centrodestra alla proposta di delibera sull'anagrafe pubblica degli eletti di Roma, all'esame del consiglio comunale.

    "Dobbiamo dolerci - afferma ancora Raffi - che nel terzo millennio ci sia ancora chi vuole schedare i cittadini sulla base del loro credo filosofico, sociale e di appartenenza a libere associazioni. Chiariamo ancora una volta e senza possibilità di equivoci che la Massoneria del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani non è una società segreta, ma una benemerita formazione sociale che opera alla luce del sole, come le altre associazioni in un Paese democratico: i nominativi dei dirigenti sono pubblici, sono pubblici i confronti con esponenti della società civile, pubbliche le sue riviste, pubblico il sito internet e, addirittura, gli incontri della massima assise: la Gran Loggia. Quali complotti i suoi iscritti, liberi e di buoni costumi, dovrebbero ordire? La trasparenza è una cosa, la demagogia un'altra".

    "Ricordiamo a chi non ha memoria - prosegue Raffi - che la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, accogliendo il ricorso del Grande Oriente d'Italia ha condannato più volte la Repubblica Italiana, a motivo di leggi emanate dalle Regioni Marche e Friuli, che operavano discriminazioni nei confronti dei Liberi Muratori, per violazione del fondamentale diritto di associazione. Poiché le dichiarazioni del primo cittadino della capitale danno un'immagine negativa di un'associazione legittima, soggetta alla disciplina del codice civile e conforme all'Ordinamento Giuridico Italiano e che, pertanto, beneficia delle garanzie previste dagli artt. 2 e 18 della Costituzione, il Grande Oriente d'Italia si riserva le più ampie tutele in tutte le sedi".

    "Spiace da ultimo - conclude Reffi - dover rimarcare che il Sindaco di Roma e tanti consiglieri dell'Urbe, non nutrano gli stessi pregiudizi nei confronti di chi 'in alto loco' e 'dalla loro parte' è tacciato, a torto o a ragione, di aver militato nella P2: fenomeno di cui il Grande Oriente è stato la prima vittima e nei cui confronti ha emanato una condanna inappellabile".

     

  • La risposta del Sindaco Alemanno


Roma 11 dicembre 2009
Inviterò gran Maestro Raffi in Campidoglio. Dopo equivoco anagrafe eletti, "nessuna avversione per la Massoneria".

Il Gran Maestro Raffi sarà presto invitato in Campidoglio per chiarire ogni equivoco sull'anagrafe degli eletti, lo assicura il sindaco di Roma Gianni Alemanno, che sottolinea: "Nessuna avversione verso massoneria".

"Non nutro nessuna avversione nei confronti della Massoneria", spiega, infatti, il sindaco in una nota, annunciando: "Inviterò presto il Gran Maestro Raffi in Campidoglio per chiarire ogni equivoco e trovare una soluzione che garantisca la massima trasparenza sull'anagrafe degli eletti senza discriminare né offendere nessuna sensibilità e nessuna cultura". (APC) Red/Gtu

 

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