I dettagli della Rassegna Stampa sono consultabili sul sito del Grande Oriente d'Italia: www. grandeoriente.it

Notizie, eventi, avvenimenti, comunicazioni

 

 

  • 07.06.2006 - Roma - "La Massoneria" è il titolo del nuovo volume degli Annali della Storia d’Italia, edito da Einaudi, che sarà presentato il 27 giugno nel parco di Villa 'Il Vascello' (ore 20) alla presenza del gran maestro Gustavo Raffi.
    L'opera propone uno studio organico e di alto valore scientifico sulla presenza della Libera Muratoria nella storia italiana ed europea. Alla sua realizzazione hanno collaborato numerosi specialisti della materia, nazionali ed esteri, che hanno analizzato come, a cominciare dal XVIII secolo, la Massoneria abbia svolto un ruolo determinante nella società e nella cultura. È nel Settecento illuminista, infatti, che i principi generali della nascente Massoneria speculativa, si intrecciano con i vari filoni del pensiero filosofico e politico e sulle attività artistiche e letterarie. In Italia, nell’Ottocento, l’istituzione massonica ha svolto un ruolo importante: nel Risorgimento, nel consolidamento dello Stato unitario, fino al fascismo che la mise al bando nel 1925.
    Al compimento dell'opera, curata dal filosofo Gian Mario Cazzaniga che è presente all'interno con un proprio saggio, hanno contribuito: Pierre-Yves Beurepaire, Tullia Catalan, Fulvio Conti, Ferdinando Cordova, Piero Del Negro, Barbara De Poli, Calogero Farinella, Santi Fedele, Francesca Fedi, José Antonio Ferrer Benimeli, Vincenzo Ferrone, Giuseppe Giarrizzo, Anna Maria Isastia, Fabio Martelli, Daniele Menozzi, Giovanni Miccoli, Marco Novarino, Gerardo Padulo, Antonio Panaino, Renato Pasta, Charles Porset, Helmut Reinalter, Anna Maria Rao, Francesca Sofia, Gerardo Tocchini, Francesca Vigni.
    Intervengono alla presentazione del 27 giugno: Giovanni Carli Ballola dell'Università di Lecce, Gian Mario Cazzaniga dell'Università di Pisa, Alessandro Cecchi Paone, giornalista e divulgatore scientifico, Giuseppe Talamo, presidente dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano

    Per informazioni: Servizio Biblioteca del Grande Oriente d'Italia, Via di San Pancrazio 8, 00152 Roma, Tel. 06 5899344, Fax 06 5818096, E-mail: biblioteca@grandeoriente.it

  • 08.06.2006 - Livorno - Adriano Lemmi: 1 luglio convegno a Livorno nel centenario della morte.
    Nel centenario della morte di Adriano Lemmi, il Grande Oriente d’Italia e il Consiglio dell'Oriente livornese ne ricordano la figura di ardente patriota mazziniano e di massone con un convegno di studi che si terrà al Teatro Goldoni di Livorno il prossimo 1 luglio con il patrocini del Comune e della Provincia.

    Eletto Gran Maestro nel 1885, in uno dei momenti più aspri della contrapposizione tra Chiesa cattolica e Massoneria – Lemmi, nella sua multiforme attività, si prodigò, tra l’altro, per rafforzare la presenza nella istituzione di importanti rappresentanti del mondo politico e culturale, quali Giovanni Bovio, Giosuè Carducci, Agostino Bertani, Giuseppe Zanardelli, Quirico Filopanti, Giuseppe Ceneri, Giacomo Sani. Fortemente contestato per l’appoggio concesso alla politica di Francesco Crispi, nel 1885 presentò le dimissioni irrevocabili da Gran Maestro.

    Al Convegno “Adriano Lemmi: un livornese, un massone”, che sarà aperto alle ore 10 dal presidente del Consiglio dei Maestri Venerabili di Livorno, Marino Bonifazio, porteranno i saluti il sindaco Alessandro Cosimi, il presidente della Provincia Giorgio Kutufà, il Gran Maestro Aggiunto Giuseppe Anania. Interverranno ai lavori, moderati dal Gran Maestro Aggiunto Massimo Bianchi, gli storici: Fulvio Conti dell'Università di Firenze, Santi Fedele dell'Università di Messina e Roberto Balzani dell'Università di Bologna. Le conclusioni sono affidate al Gran Maestro Gustavo Raffi.

  • 08.06.2006 - Macerata - Celebrazioni mozartiane a Macerata. Il 4 agosto va in scena "Il Flauto Magico"
    Grandi celebrazioni a Macerata per il 250esimo anniversario della nascita di Mozart che si celebra in tutto il mondo. Il Collegio circoscrizionale delle Marche, in collaborazione con le officine maceratesi, organizza il 4 agosto, allo Sferisterio, un evento nazionale riservato alle logge del Grande Oriente d'Italia con la messa in scena dell'opera mozartiana "Il Flauto Magico". L'allestimento, rigorosamente massonico, è affidato al regista Pier Luigi Pizzi.

    Per altre informazioni sul programma della serata e l'acquisto dei biglietti è possibile consultare GoiWeb:
    www.grandeoriente.it/Appuntamenti/2006/Macerata.gif

  • 12.06.2006 - San Galgano - Tornata rituale per il Solstizio d'Estate nell'Abbazia di San Galgano (Siena); venerdì 23 Giugno 2006. Ritrovo ore 19,30 - Lavori ore 20,00.

    L'Oriente di Siena invita tutti i fratelli del Grande Oriente d'Italia a partecipare alla tornata rituale che si terrà venerdì 23 giugno, dalle ore 19.30, presso l'Abbazia di San Galgano, celebre tempio gotico nella campagna senese, noto in tutto il mondo per la particolarità del tetto mancante e della spada nella roccia presso la limitrofa cappella di Monte Siepi.

    Al termine della tornata è possibile riunirsi in agape presso il ristorante di fronte a San Galgano, prenotando direttamente (tel. 0577 7562929) entro martedì 20 giugno, lasciando il proprio nome e specificando "gruppo Valli Senesi" (menù variabile tra i 16 ed i 20 euro a seconda delle portate).
    É possibile pernottare nelle strutture di agriturismo e negli alberghi della zona rivolgendosi direttamente alla Pro-loco di Chiusdino (www.prolocochiusdino.it; tel. 0577 756738).

    Per confermare la presenza (necessaria per questioni logistiche) e avere ulteriori informazioni è possibile contattare i fratelli:
    Stefano Bisi 335 5357616
    Carlo Manenti 347 3740236
    Roberto Rossi 348 9020618
    Gianni Vagheggini 347 0046157 - 392 8458626


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    San Galgano si trova nel cuore della Toscana, in provincia di Siena, nel comune di Chiusdino, a metà strada tra Siena e Massa Marittima.
    É raggiungibile:
    - da Siena in 30 minuti, percorrendo la SS 73 in direzione Massa Marittima-Follonica, superato l'abitato di Frosini e il bivio per Chiusdino (lasciandolo sulla destra) si trova un distributore (a destra), subito dopo il quale di gira a destra lungo la SS441 verso Massa Marittima-Follonica. Dopo 2 km sulla sinistra si giunge a San Galgano.
    - da Follonica in 40 minuti si prende la SS439 per Massa Marittima-Siena, superata Massa si prosegue lungo la SS441 per Siena. Oltrepassato l'abitato di Palazzetto di 1km si imbocca il bivio a destra per San Galgano.
    - da Firenze in 90 minuti, si consiglia di percorrere la Siena-Firenze fino a Colle, uscire e immettersi nella strada che porta alla SS73 presso Colonna di Montarrenti, poi proseguire a destra verso Massa Marittima-Follonica.
    - da Livorno in 90 minuti, percorrendo l'Aurelia fino a Follonica, poi seguire le indicazioni riportate sopra per Massa Marittima etc etc.
    - da Grosseto in 60 minuti percorrendo l'Aurelia fino a Follonica poi girare a destra per Massa Marittima, ecc

  • 13.06.2006 - Roma - É in rete l'ultimo numero di "Erasmo Notizie" (9-10/2006, 15-31 maggio)

  • 15.06.2006 - Roma - Staminali: UE, sì a ricerca; Massoneria, Gran Maestro Raffi (Goi): “Sconfitto l’oscurantismo”
    "Con il voto di oggi del Parlamento Europeo e con il pronunciamento positivo relativamente alla ricerca sulle staminali è stato sconfitto finalmente l’oscurantismo e affermato il principio che la ricerca scientifica non deve mai essere subordinata a postulati religiosi e metafisici".

    Lo ha dichiarato il gran maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo Raffi commentando la presa di posizione dell’Europarlamento.

    "Questo importante voto alimenta, innanzitutto, la speranza perchè possa essere raggiunta una migliore qualità della vita per uomini e donne che oggi soffrono, e dimostra che temi così delicati e che hanno implicazioni etiche possono, e debbono, essere affrontati solo attraverso confronti civili e adogmatici".

    "Oggi come nel passato – ha concluso il Gran Maestro - la Libera Muratoria è chiamata a difendere la scienza da integralismi sempre rinascenti e sempre in agguato nel porre limiti al progresso della ricerca".

  • 20.06.2006 - Roma - Massoneria: Gran Maestro Raffi a Monsignor Bregantini “No ad accuse indiscriminate contro la Massoneria” - “Subito un pubblico confronto per difendere l’onore dei Liberi Muratori”
    “Con profondo stupore e disappunto, ho appreso che in occasione dei corsi della Scuola di formazione all’impegno sociale e politico “Don Giorgio Pratesi”, organizzati dalla Sua Diocesi, sono state profferite, quantomeno da uno dei relatori, dichiarazioni gratuite e tendenziose su inesistenti legami e commistioni tra la grande criminalità organizzata e la Massoneria. Stigmatizzo, sopratutto, il fatto che tali dichiarazioni siano volutamente generiche, in quanto omettono scientemente nomi, circostanze e ogni riferimento a determinate istituzioni massoniche, facendo di tutta l’erba un fascio, senza neppure utilizzare l’éscamotage della distinzione tra la Massoneria ufficiale e regolare ed eventuali fenomeni deviati e devianti. E ciò al chiaro fine di aggirare responsabilità civili e penali. Al riguardo mi riservo di verificare l’opportunità di adire le vie legali, in quanto tali dichiarazioni si palesano estremamente lesive della onorabilità della Istituzione Massonica regolare del Grande Oriente d’Italia”.
    É questo uno dei passi della lettera inviata dall’avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani a Monsignor Giancarlo Bregantini dopo il Seminario su “Intrecci tra ndrangheta e massonerie coperte” organizzato dalla Diocesi di Locri-Gerace.
    “Mi dolgo, altresì, - continua la lettera - per le affermazioni da Lei rese su fantomatiche aspirazioni a ruoli egemonici e devianti, che la Massoneria non persegue e che sono estranei ai suoi fini. Desidero rammentarLe, in ogni caso, che, in occasione dell’incontro di marzo, accettai di tenere riservati i nostri colloqui e di non insistere nella richiesta, peraltro, da Lei accettata, di misurarci in un pubblico confronto, contando sulla rispettiva stima e considerazione e sull’impegno, allora preso, a combattere, ognuno per la sua parte, i fenomeni della criminalità organizzata”.
    Nella sua lettera il Gran Maestro Raffi ricorda, poi, l’impegno preso reciprocamente a non proseguire nelle passate polemiche, nella certezza che ogni fraintendimento fosse stato definitivamente chiarito e, quello specifico di Monsignor Bregantini “a non tenere lezioni dei corsi della Scuola di formazione su presunti ed infamanti collegamenti tra la Libera Muratoria e la ‘ndrangheta e la mafia”.
    Dopo aver anche ricordato la solidarietà subito espressa dal Grande Oriente d’Italia a nome di tutti i Liberi Muratori in occasione dei gravi atti vandalici perpetrati nei confronti di cooperative promosse dal vescovo, la lettera si conclude con la richiesta a Monsignor Bregantini, tenuto conto di quanto accaduto, di “un immediato e pubblico confronto per difendere l’onore dei Liberi Muratori del Grande Oriente d’Italia”.

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    Gazzetta del Sud, 18 giugno 2006

    Locri: Alla Scuola di formazione della diocesi sul tavolo i rapporti tra logge e criminalità Massoneria e ‘ndrangheta «Un cattolico non può assolutamente farne parte»
    Si avviano alla conclusione i corsi della Scuola di formazione all'impegno sociale e politico "don Giorgio Pratesi" della Diocesi di Locri-Gerace. Sugli “Intrecci tra ‘ndrangheta e massonerie coperte" hanno relazionato Gianni Cipriani (condirettore del "Giornale di Sardegna" e direttore del Centro studi di strategie internazionali) e don Vincenzo Ruggiero (procancelliere della Curia vescovile); ha moderato i lavori l'avv. Domenico Vestito.

  • «Il connubio tra mafia, massoneria e le lobby politiche ed economiche, rappresenta non solo un ostacolo allo sviluppo sociale ed economico della Calabria ma anche, e soprattutto, un'autentica ferita alla vita democratica della nostra terra»così proprio Vestito, coordinatore della Scuola, ha introdotto la serata durante la quale don Ruggiero ha evidenziato come chi si professa massone sia in stato di peccato grave e non possa avvicinarsi all'eucaristia. «Naturalmente -ha aggiunto - non occorre banalizzare né generalizzare e, soprattutto, fare confusione tra errore ed errante, ma allo stesso tempo bisogna essere fermi e chiari nei valori e nella condanna. La massoneria professa un ideale lontano dalla rivelazione cristiana e, quindi, incompatibile con la fede nel Risorto. Un cristiano cattolico non può appartenere assolutamente alla massoneria».

  • Gianni Cipriani ha messo in luce i profondi legami tra mafie e massonerie. «Con l'arresto di Totò Riina - ha evidenziato- si chiude per la criminalità organizzata un ciclo. Si passa da un'idea stragista, da potenza militare, ad una strategia entrista, che si inserisce nei gangli della società e delle istituzioni. La criminalità, allora, assume un atteggiamento più defilato, ma più subdolo e pericoloso. Ciò porta a credere che il problema mafioso non esista più. In questo contesto si inserisce il rapporto con la massoneria, che affonda le radici già nel momento iniziatico. Gli aspetti esoterici e deisti della massoneria e della mafia sono molto simili, basti pensare ai riti di iniziazione che hanno delle profonde analogie; già questo aspetto aiuta a creare dei legami. L'aspetto più importante, è il forte senso di solidarietà che c'è tra i fratelli massoni: le logge sono finalizzate esclusivamente al bene e agli interessi dei fratelli. Ogni fratello, quindi, deve sforzarsi di fare di tutto a beneficio degli altri massoni, in buona sostanza il fine giustifica i mezzi. Il rapporto solidaristico e di collaborazione con le mafie facilita questo processo di ricerca di benefici e di elevazione sociale dei fratelli». È seguito un ampio dibattito concluso dal vescovo di Locri-Gerace, mons. Giacarlo Bregantini, per il quale «la massoneria, nel tessuto sociale calabrese è un vaso di ferro in mezzo a tanti vasi di coccio; la voglia egemonica e deviante è sempre dietro l'angolo».

  • 20.06.2006 - Udine - Una nuova significativa iniziativa culturale è stata organizzata dal Collegio circoscrizionale dei maestri venerabili del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con il Grande Oriente nazionale: si tratta del 1° Seminario di Studi Massonici che si terrà a Udine. La manifestazione, dal titolo “La Massoneria in Friuli (1806-2006)”, si terrà il prossimo 28 giugno a Palazzo Kechler (Piazza XX Settembre, 4) con l'intento di analizzare, a due secoli dalla fondazione della prima loggia nella regione, il radicamento della Massoneria in Friuli Venezia Giulia fino alla formazione di una struttura permanente nel territorio.
    Il Seminario sarà aperto, alle ore 17, dal presidente circoscrizionale Pasquale Tigani Sava, al quale farà seguito il presidente delle logge udinesi, Sergio Parmegiani, che introdurrà e coordinerà i lavori. Sono previsti gli interventi degli storici: Fulvio Salimbeni, dell'Università di Udine, che illustrerà i rapporti tra Massoneria e irredentismo a partire dal Risorgimento nazionale; Santi Fedele, dell'Università di Messina, che affronterà il tema della diffusione della Libera Muratoria nel nord Italia dalla Costituzione del Grande Oriente d'Italia alla Prima Guerra mondiale”; Liliana Cargnelutti, consigliere comunale di Udine, che terrà una relazione dal titolo “Momenti della società e della cultura in Friuli agli inizi del XX secolo". Spiegherà al pubblico il clima antimassonico di fine Ottocento l'avvocato Antonio Ricotti, già presidente del Collegio circoscrizionale del Friuli Venezia Giulia, che parlerà della mistificazione di Leo Taxil e della rivista “Civiltà Cattolica”. Concluderà i lavori il gran maestro Gustavo Raffi.

  • 23.06.2006 - Roma - É on line il nuovo numero di "Hiram" (n. 2, aprile-giugno 2006), la rivista del Grande Oriente d'Italia.

  • 24.06.2006 - Roma - Gran Maestro Raffi, il GOI entra negli annali della Storia d'Italia. Il XXI Volume edito da Enaudi, sarà presentato a Roma il 27 Giugno."Il Grande Oriente d'Italia entra ufficialmente nella storia d’Italia, attraverso la porta principale: il ventunesimo volume degli Annali della storia d'Italia, edito da Einaudi, sarà infatti dedicato interamente alla Massoneria". Lo annuncia Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani, segnalando che la presentazione ufficiale del volume avrà luogo il prossimo 27 giugno (oggi) a villa il Vascello a Roma.
    Per Raffi si tratta di “un riconoscimento importante che proviene dal mondo della cultura e testimonia il consolidamento e l'apprezzamento per la scelta avviata da tempo dal Grande Oriente d'Italia, la più importante e numerosa Obbedienza regolare liberomuratoria italiana, presente nel nostro Paese da oltre 200 anni, per far conoscere i valori di cui è portatore e le proprie finalità e, in particolare, quella dl educare e formare le coscienze agli ideali di pace, tolleranza e libertà”.
    "La presentazione pubblica di questo volume nella sede del Goi - prosegue Raffi - si inserisce, a pieno titolo, nell'ambito delle numerose manifestazioni culturali che abitualmente promuove. Il curatore del volume, Gian Mario Cazzaniga, e tutti coloro che hanno fattivamente contribuito alla sua realizzazione, nel ripercorrere le tappe storiche della Massoneria, ne hanno tracciato un quadro chiaro ed esaustivo, prendendo le mosse da quella grande lezione di modernità che i liberi muratori impartirono nel ‘700".
    "Essi infatti - precisa Raffi - affermarono che l'autonomia di pensiero e di giudizio deve essere praticata e vissuta da tutti gli uomini in quanto eguali nonostante le differenze di censo e di religione. Su tale principio - sottolinea - è fondata e scolpita in modo indelebile la nostra concezione della laicità vissuta non come antagonismo alle fedi, ma come terreno comune di dialogo tra soggetti diversi e non per questo antagonisti. Il volume offre anche una chiave di lettura alla comprensione storica del mutamenti dell'Italia fra Ottocento e Novecento".
    "Soprattutto - aggiunge - tratteggia in modo chiaro il profilo della Massoneria, essendo comprovato che non ha mai svolto né inteso svolgere un indebito ruolo politico che, peraltro, non gli compete, perché riconosce ed è rispettosa del potere decisionale delle Istituzioni democratiche".
    “II Grande Oriente, infatti - spiega - mira ad essere identificato per quello che è, vale a dire un ordine massonico che esprime e promuove grandi valori culturali e umanitari, agita problemi, stimola ed educa le coscienze e soprattutto - conclude - opera per assicurare la pace civile e religiosa nel nostro Paese, nel pieno rispetto della separazione tra i poteri civili e religiosi". (Sti/Ct/Adnkronos)


  • 28.06.2006 - Livorno - Massoneria: Adriano Lemmi: il primo di Luglio, convegno a Livorno nel centenario della morte
    Gran Maestro Aggiunto Bianchi: “una figura carismatica nella storia della Libera Muratoria”
    Eletto Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia nel 1885, in uno dei momenti più aspri della contrapposizione tra Stato unitario e Chiesa cattolica e tra Chiesa cattolica e Massoneria – Adriano Lemmi, di cui quest’anno ricorre il centenario della morte, nella sua multiforme attività, si prodigò per rafforzare la presenza nella istituzione massonica di importanti rappresentanti del mondo politico e culturale. Grazie alle sue doti politiche e organizzative la Libera Muratoria divenne, allora, elemento di coesione tra le forze progressiste del Paese dando un forte impulso alla stagione delle riforme di fine secolo.                                                                                                                                                                 In occasione di questa ricorrenza, il Grande Oriente d’Italia ed il Consiglio dei maestri venerabili di Livorno ne ricordano la figura di ardente patriota mazziniano e di illustre massone, con il convegno di studi “Adriano Lemmi: un livornese, un massone” che si terrà al teatro Goldoni di Livorno, il prossimo 1 luglio, con i patrocini di Comune e Provincia.
    Fortemente convinto che per l’Italia fosse vitale incamminarsi in un processo di modernizzazione laica, Lemmi fu anche artefice di alcune clamorose “sfide” alla Curia romana: nel 1889, nel corso dell’inaugurazione del monumento all’eretico Giordano Bruno, il Grande Oriente fece convergere a Roma circa tremila massoni che sfilarono nella capitale, l’anno successivo, antesignano su questo tema, si fece, addirittura, promotore di un comitato a favore del divorzio. Fortemente contestato per l’appoggio concesso alla politica di Francesco Crispi, nel 1895 presentò le proprie irrevocabili dimissioni da Gran Maestro.
    “Adriano Lemmi – ha detto Massimo Bianchi, Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani – presentando l’iniziativa – fu indubbiamente una figura carismatica nell’ambito della Massoneria. Interlocutore dei vertici dello Stato sui grandi temi politici ed economici, seppe, allo stesso tempo, comprendere appieno le esigenze delle classi più umili, offrendo appoggio alle loro richieste per ottenere salari adeguati, per l’introduzione di norme per la sicurezza sul lavoro e per un sistema di previdenza sociale, per il superamento della mezzadria. É indubbio poi che, nel decennio della sua Gran Maestranza, il Grande Oriente d’Italia visse un importante momento di espansione e di consolidamento sul territorio nazionale anche in aree geografiche fino ad allora prive di presenza massonica”.
    Al convegno di studi che sarà aperto alle ore 10 dal presidente del Consiglio dei maestri venerabili di Livorno, Marino Bonifazio, porteranno i saluti il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi, il presidente della Provincia Giorgio Kutufà, il gran maestro aggiunto Giuseppe Anania, il presidente del Collegio circoscrizionale della Toscana Arturo Pacinotti. Interverranno ai lavori, moderati dal gran maestro aggiunto Massimo Bianchi, gli storici Fulvio Conti (Università di Firenze), Santi Fedele (Università di Messina), Roberto Balzani (Università di Bologna).
    Le conclusioni sono affidate al gran maestro Gustavo Raffi.

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