I dettagli della Rassegna Stampa sono consultabili sul sito del Grande Oriente d'Italia: www. grandeoriente.it

Notizie, eventi, avvenimenti, comunicazioni

 

 

 

  • 1.10.2003 - Su http://www.goiradio.it/ è inserito il video live delle celebrazioni dell'Equinozio di Autunno svoltesi a Villa Il Vascello lo scorso 20 settembre.

  • 03.10.2003 - Da L'Unione Sarda - Una Carta senza Costituente di Carlo Lo Re * Domani a Roma, nel blindatissimo Palazzo dei Congressi dell'Eur, inizia la Conferenza intergovernativa sulla bozza di Costituzione europea, frutto di due anni di lavoro della Convenzione. Sorta nel 2001 per volere del Consiglio europeo all'epoca riunito a Laeken, la Convenzione presieduta dall'ex presidente della Repubblica francese Valéry Giscard d'Estaing è approdata al testo quasi finale dopo lunghe ed infuocate sedute, che spesso hanno visto prevalere l'interesse ideologico delle parti rispetto al bene comune dei cittadini europei.
    Al centro del dibattito l'inserimento nella Magna Charta di un esplicito riferimento alle radici giudaico-cristiane del Vecchio Continente, riferimento voluto dai componenti cristiani della Convenzione e rifiutato da quelli laici, liberali e di sinistra. Addirittura a lungo nel mondo cattolico si è vociferato di un interessamento in merito delle Massonerie europee, ma in realtà sulla vicenda l'opinione di molti massoni è assai diversa da quel che tanti osservatori erroneamente suppongono. Il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia Gustavo Raffi, ad esempio, si è pubblicamente espresso in favore della posizione della Santa Sede, appoggiando l'idea di inserire nella Costituzione il riferimento alle radici giudaico-cristiane dell'Europa.
    Ma per quanto possa essere importante la questione delle origini spirituali del continente, la nostra grande perplessità è fondamentalmente un'altra. Tanti dei componenti della Convenzione sono certo personalità di alto livello (ricordiamo, fra gli altri, l'italiano Giuliano Amato e lo stesso presidente Valéry Giscard d'Estaing), ma non si può tacere come in sé essa rappresenti un'anomalia.
    Composta, oltre che dal presidente e da due suoi vice, da quindici rappresentanti dei Capi di Stato o di Governo e da trenta parlamentari nazionali dei Paesi membri più sedici componenti del Parlamento europeo e due rappresentanti della Commissione europea, la Convenzione di fatto non ha fra le sue fila nessun membro eletto con lo specifico mandato di redigere la Costituzione europea.
    In una democrazia è però necessario che la Costituzione venga ideata da un'Assemblea Costituente eletta con il preciso scopo di redigerla, nonché - sia chiaro - eletta con un metodo assolutamente proporzionale. La Convenzione europea, di contro, è in toto formata da parlamentari nazionali ed europei eletti non certo con il compito di pensare la Magna Charta dell'Unione.
    La vicenda tocca aspetti fondamentali delle nostre democrazie. In particolar modo ci inquieta la presenza di numerosi parlamentari nazionali nella Convenzione. Eletti quali deputati locali e non quali costituenti europei, essi in buon numero sono stati scelti tramite un sistema elettorale maggioritario, inadatto in maniera radicale ad eleggere i membri di una Assemblea Costituente.
    Seppur figlia di uomini d'ingegno, la Costituzione europea rischia quindi di nascere con un vizio d'origine dal quale sarà ben difficile che l'Unione riesca ad emanciparsi.
    * Esperto di politica internazionale.

  • 09.10.2003 - Massoneria: Grande Oriente d'Italia; "L'Italia civile di Zanardelli".
    Convegno di studi, domenica 19 ottobre, a Brescia, sulla figura dello statista massone, profondamente impegnato in una opera di concreto rinnovamento del Paese.
    Massone, assolutamente contrario ad ogni forma di compromesso, impegnato per il rinnovamento, in senso democratico, dei costumi, della società, delle leggi e dell'economia; strenuo difensore delle prerogative dello Stato nel rispetto della missione spirituale della Chiesa; sempre attento, pur non essendo socialista, alle condizione delle classi più umili, disperate e desiderose di giustizia: sono questi alcuni degli aspetti, i meno conosciuti, della figura di Giuseppe Zanardelli che il convegno di studi "L'Italia civile di Zanardelli" intende esplorare attraverso interventi e relazioni di storici e di  studiosi dello statista bresciano.
    Organizzato dal Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani, la maggiore istituzione Liberomuratoria italiana, con il patrocinio della Regione Lombardia, della  Provincia, del Comune e dell'Ateneo di Brescia, il convegno di studi si pone l'obiettivo di far conoscere, nel centenario della nascita, uno Zanardelli profondamente impegnato  a promuovere un concreto rinnovamento del Paese. Per raggiungere questo obiettivo egli non solo eliminò la pena di morte dal nuovo codice penale italiano, ma riconobbe la libertà di sciopero, di  riunione e di associazione; introdusse una rigorosa normativa sul lavoro minorile e femminile; prestò attenzione alle condizioni di vita delle popolazioni meridionali decidendo di affrontare, a settantasei anni, un difficile e faticoso viaggio in Lucania e Basilicata che costituì la premessa per la promulgazione della legge speciale per quelle due regioni; tentò persino l'introduzione del divorzio, presentando un apposito provvedimento legislativo.
    Zanardelli fu sempre contrario a ogni  forma di politica antioperaria e repressiva. Questo fu il motivo per cui non volle mai collaborare con i governi della Destra storica. E tuttavia, quando anche gli stessi governi della Sinistra dimostrarono intolleranza o forme di immoralità amministrativa, prese le distanze da essi, dimettendosi. Lo fece nel 1882, protestando contro il trasformismo inaugurato da Depretis; la stessa cosa fece sotto il governo Rudini.
    I lavori del Convegno di studi "L'Italia civile di Zanardelli che si terrà il prossimo 19 ottobre presso l'Ateneo di Brescia (via Tosio 12) si apriranno alle ore 10. Interverranno, coordinati da Paolo Gastaldi, università di Pavia, Roberto Chiarini, università di Milano, "Zanardelli politico e statista"; Sandro Fontana, università di Brescia, "Zanardelli e i cattolici"; Giuseppe Frigo, università di Brescia, "L'eredità giuridica e forense di Giuseppe Zanardelli alle soglie del XXI secolo"; Morris Ghezzi, università di Milano, "Il lavoro e l'emancipazione sociale in Giuseppe Zanardelli"; Paolo Bellini, università dell'Insubria, "Educazione patriottica e simboli nei monumenti dell'età zanardelliana"; Vittorio Gnocchini, Grande Archivista del Grande Oriente d'Italia, "Zanardelli e la Massoneria".
    Le conclusioni saranno tratte dal Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani, Gustavo Raffi.

  • 09.10.2003 - ROMA - Il Gran Maestro Gustavo Raffi parteciperà alla conferenza del Bibliotecario del Grande Oriente d'Italia Dino Fioravanti organizzata per il 20 ottobre dall'Ispettorato Regionale del Lazio del Rito Scozzese Antico ed Accettato. La manifestazione si terrà a Palazzo Altemps (Sala Confcooper, via dei Gigli d'Oro, 21) con inizio alle ore 20 e 30 e si parlerà del Potere del mito e della sua presenza nella vita contemporanea. É previsto l'intervento del Sovrano Gran Commendatore del Rito, Corrado Balacco Gabrieli.
    Per informazioni: R.S.A.A., Piazza del Gesù, 47 - Roma - Tel. 06 6790458.

  • 10.10.2003 - CROTONE - Il Gran Maestro Gustavo Raffi parteciperà il prossimo 25 ottobre all'innalzamento delle colonne della Loggia crotonese "Mediterraneo" (1195). Il Costa Tiziana Hotel ospiterà la manifestazione che si concluderà con un'agape bianca.
    Per prenotazioni, da far pervenire entro il 22 ottobre, è possibile rivolgersi ai seguenti recapiti telefonici: 348 8818828 - 335 480252 - 0962 20091.

  • 10.10.2003 - COSSIGA SI CONFESSA: IO, GELLI E LA MASSONERIA . Intervista alla Repubblica (ANSA) - ROMA, 10 OTT - "La massoneria ha ripreso respiro, in Italia. Non nei quadri altissimi, piuttosto ai livelli intermedi dello Stato. Persino Licio Gelli, mi risulta, è stato riammesso mesi fa in una delle logge". A dirlo è Francesco Cossiga in una lunga intervista a REPUBBLICA, dove spiega chi sono i nuovi massoni: "La nuova massoneria sta rifiorendo dopo l'epurazione fatta da Corna: c'è nelle forze armate, nella Marina, nei lavori pubblici". Ma Cossiga è un massone? "Au contraire, madame. Una volta me lo chiese anche un pm, voleva impugnare la mia deposizione perché riteneva che ci fosse comunanza di interessi fra me e l'imputato, massone. Io non posso essere massone perché sono cattolico e credo fermamente che le due condizioni siano incompatibili". L'ex presidente passa poi a parlare di Moro e in particolare della versione di Moro benvoluto dagli americani e di Gelli che si adopera per liberarlo: "La verità è sempre più complessa di quel che sembra e quella che lei chiama stravaganza è un aspetto della storia. Sono convinto che la P2 nel sequestro Moro non abbia avuto un ruolo. L'intelligence americana era in contrasto con noi perché non volevamo trattare. Credo che il sequestro sia stato opera delle Br. I brigatisti non volevano soldi, né scambio di prigionieri. Volevano il riconoscimento politico".  Poi Cossiga passa a parlare di Berlusconi ("Si è iscritto per convenienza, e difatti gli è convenuto. È completamente a-massone. Un uomo pratico. Si figuri cosa gliene importa del rito di Osiride") e del ministro Martino ("Massone di piazza del Gesù, loggia elegante, liberale, piemontese. Massone autentico, difatti uomo diversissimo da Berlusconi"). Infine un argomento che gli sta molto a cuore: "Il Sid scrisse un dossier sulla mia pazzia, dicevano che andavo a fare l'elettrochoc in Romania. È falso io ho sofferto solo di depressione". (ANSA). KOM 10-OTT-03 11:30 NNN

    MASSONERIA/ RAFFI A COSSIGA: RITORNO GELLI? É NOTIZIA VECCHIA
    Sua riabilitazione impossibile altrimenti sarei io a saltare Roma, 10 ott. (Apcom) - "Il presidente Cossiga è un uomo simpatico e di grande intelligenza che offre sempre spunti giornalistici...". Il rientro di Licio Gelli nella massoneria ufficiale? "É una vecchia notizia". Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, interpellato da apcom a Washington, commenta così le dichiarazioni che il presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, ha reso oggi a Repubblica sulla massoneria e su Licio Gelli.  "Dico quello che ho detto due anni fa - spiega Raffi - quando uscì la notizia che Gelli era entrato a far parte di una sedicente Gran Loggia d'Italia di rito scozzese". E cioè? "Che nessuna riabilitazione era possibile nei confronti del Gelli e che c'è inconciliabilità tra la massoneria e il piduismo". "Va chiarito che la massoneria è come una Chiesa. Esistono tante Chiese. Quella battista, l'Evangelica... la Chiesa Cattolica. Voglio dire che esistono sedicenti massonerie. Il Grande Oriente è la massoneria ufficiale con i suoi 200 anni di storia. Se Gelli rientrasse nella massoneria la mia testa salterebbe. La P2 è stato un colpo al cuore per la nostra istituzione. É stato un po' quello che le Br volevano essere per lo Stato". Secondo lei c'è oggi un ritorno di personaggi legati a quelle "sedicenti" logge di cui parla? "Non mi sembra... Bisogna chiedersi perché quando Gelli parla bene di qualcuno questo qualcuno resta fregato".  

    MASSONERIA: RAFFI A COSSIGA, NO RIABILITAZIONE GELLI E P2 (ANSA) - Washington, 10 OTT -
    ''Riaffermo ancora una volta come vi sia una totale inconciliabilità fra Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani e piduismo: nessuna riabilitazione quindi nei confronti di Licio Gelli".
    Lo ha dichiarato l'avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani, la maggiore organizzazione massonica italiana, commentando le dichiarazioni dell'ex presidente della Repubblica italiana, Francesco Cossiga, pubblicate oggi da La Repubblica, secondo le quali ''Gelli è stato riammesso mesi fa in una delle Logge".
    Il Gran Maestro Raffi É a Washington per le celebrazioni in onore di Giuseppe Garibaldi organizzate dalla Italia Lodge
    della Gran Loggia del Distretto di Columbia. Nella sua dichiarazione, contenuta in un comunicato diffuso a Washington, l'avvocato Raffi ha anche ricordato ''di avere già smentito una simile circostanza sin dal novembre del 2001, quando Gelli fu nominato Gran Maestro onorario della autodefinitasi Gran Loggia Nazionale d'Italia di rito scozzese, con la quale né la Gran Loggia Unita d'Inghilterra né le massonerie ufficiali e regolari del mondo, tra cui il Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani, hanno mai avuto rapporti". (ANSA).  COM*GP  10-OTT-03 17:06 NNNN

  • 13.10.2003 - Il Gran Maestro Gustavo Raffi rilascia intervista al quotidiano "La Repubblica". Leggi l'intervista.

  • 21.10.2003 - TORINO - Mercoledì 29 ottobre, alle ore 21:00, si svolgerà nella casa massonica di Piazza Vittorio Veneto, la cerimonia dell'innalzamento delle Colonne di una nuova Loggia valdostana, la "Mont Blanc" (1197) all'Oriente di Saint Vincent.
    Al termine, i Fratelli fondatori offriranno un rinfresco ai presenti. É naturalmente richiesto l'abito scuro.
    Per informazioni: Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili di Piemonte e Valle d'Aosta, tel. 011 8178462/8177867.

  • 24.10.2003 - PERUGIA - Sabato 8 novembre la Loggia perugina "Quatuor Coronati" 1166 (www.quatuorcoronati.it) celebrerà il suo terzo compleanno con una manifestazione (inizio ore 17) nella casa massonica di via Piccinino. Il programma prevede una tornata rituale con l'iniziazione di un bussante e successivamente l'apertura pubblica del Tempio per le conferenze del vice sindaco di Perugia Silvano Rometti, che parlerà del restauro della Chiesa Templare di Fra' Bevignate, e del Fratello Vittorio Vanni che illustrerà i rituali del Grande Oriente d'Italia. Un'agape bianca al Ristorante "La Piazzetta" (costo 25 euro) concluderà la serata.
    Per informazioni e prenotazioni: Raffaele Stoppini, tel. 075 5723378, fax 075 5729155 oppure email: hotelpriori@perugia.com.

  • 27.10.2003 - TORINO -"La Biblioteca di Qumran ed il cristianesimo primitivo" è il titolo della conferenza che il Gran Segretario Giuseppe Abramo terrà sabato 15 novembre nella casa massonica di Piazza Vittorio Veneto. L'incontro rientra nel ricco programma di attività organizzato dal collegio circoscrizionale di Piemonte-Valle d'Aosta per questo autunno. Sarà una conferenza da non perdere per la particolarità del tema che suscita grande interesse in vari ambienti.
    L'appuntamento è fissato alle ore 18. Il presidente del collegio Silvio Pilocane presenterà ed introdurrà l'incontro.
    Per informazioni: collegio circoscrizionale Piemonte-Valle d'Aosta, Piazza Vittorio Veneto, 19 - Torino - tel. 011 8178462/8177867 - fax 011 8125722.

  • 28.10.2003 - Comunicato stampa Massoneria: Pubblica Amministrazione; Gran Maestro Raffi "Illegittima per il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Sicilia la richiesta di non appartenenza alla Massoneria".

  • "Sussiste un palese contrasto tra la recente sentenza del Consiglio di Stato (la n. 5881 del 6.10.2003) secondo la quale ai fini della attribuzione di incarichi pubblici, sono legittime le norme che impongono di dichiarare l'appartenenza o meno ad una Loggia massonica, e la decisione assunta nell'agosto del 2002 ­ sullo stesso argomento - dal Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Sicilia, l'equivalente al Consiglio di Stato, trattandosi di una Regione a statuto speciale. É anche importante ricordare che queste sentenze sono relative esclusivamente alle normative regionali cui si riferiscono e non rivestono alcuna portata nazionale." Lo ha detto il Gran Maestro Gustavo Raffi, al vertice del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani, la maggiore istituzione liberomutatoria italiana, intervenendo sul tema della compatibilità tra Massoneria e Pubblica Amministrazione.
    "Se per il Consiglio di Stato ­ sottolinea il Gran Maestro - il principio del buon andamento della Pubblica Amministrazione prevale sul diritto alla riservatezza, fino a prevedere la sanzione della decadenza dall'incarico per la mancata o infedele dichiarazione e non già per l'appartenenza ad una Loggia massonica, il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Sicilia considera illegittimo - ai sensi degli arti. 2, 3 e 18 della Cost. e dell'art. 8 dello Statuto dei Lavoratori - un provvedimento con il quale, ai fini dell'attribuzione di un incarico pubblico si chiede agli aspiranti di allegare una dichiarazione attestante, tra l'altro, di non appartenere alla Massoneria".
    Il Gran Maestro Raffi ricorda, poi, che secondo i Giudici amministrativi siciliani "tale dichiarazione costituisce una illegittima interferenza nella sfera riservata dei soggetti interessati creando i presupposti per indebite discriminazioni e per la divulgazione di notizie del tutto personali ed alle quali la Pubblica Amministrazione non ha un interesse qualificato e meritevole di tutela. Costituisce, infatti, un principio generale quello secondo il quale, ai fini dell'assunzione e della copertura di incarichi pubblici, non può essere richiesto altro che notizie e requisiti specificamente attinenti, anche sotto il profilo della qualificazione professionale, al ruolo o incarico da ricoprire".
    "Il contrasto ­ aggiunge il Gran Maestro - è reso ancor più evidente dalla sentenza del 2 agosto del 2001 della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo che, come noto, ha condannato il Governo Italiano, in ragione dell'art. 5 della Legge Regionale delle Marche n. 34/96, che prevede l'obbligo per i candidati a taluni incarichi regionali di dichiarare la propria appartenenza massonica. In particolare, la Corte di Strasburgo ha ritenuto che tale legge regionale violi l'art. 11 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, nella parte in cui garantisce la libertà di associazione, considerando il predetto obbligo di dichiarare la propria adesione alla massoneria un'ingerenza illegittima nell'esercizio di tale libertà sia per i singoli membri che per l'associazione nel suo complesso".

  • 29.10.2003 - BOLOGNA - Il Gran Maestro Gustavo Raffi parteciperà il prossimo 17 novembre alla tornata a Logge riunite dell'Oriente bolognese officiata dalla Loggia locale "Risorgimento-VIII Agosto" (102). L'occasione sarà la commemorazione del Gran Maestro Ugo Lenzi, indimenticato Maestro Venerabile dell'Officina, per il cinquantesimo anniversario della sua morte.
    Nato nel 1875, il Fratello Lenzi fu illustre avvocato del foro di Bologna e nella sua vita tenne alte le tradizioni patriottiche familiari svolgendo studi storici, particolarmente sulla Rivoluzione Francese, sul periodo napoleonico e sul Risorgimento italiano, scrivendo importanti biografie. Si impegnò attivamente anche in politica per il Partito Socialista e fu più volte consigliere comunale di Bologna e consigliere provinciale. Candidato al Parlamento, abbandonò la politica attiva in seguito alla deliberazione del Congresso socialista di Ancona del 1914 che sancì l'incompatibilità tra Partito Socialista e Massoneria. Ugo Lenzi si dedicò sempre con passione all'attività massonica, anche durante le persecuzioni fasciste, diventando Gran Maestro nel 1949, incarico che ricoprì fino al 1953.
    La sua figura di politico e massone sarà tratteggiata, nel corso della tornata, dal Fratello Lamberto Venturoli.

  • 30.10.2003 - Grande Oriente d'Italia
    Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Toscana
    X Convegno della Massoneria Toscana

    La Carta costituzionale dell'Europa e la formazione del cittadino europeo
    Ideali e valori - Realtà e problemi
    29 novembre 2003 - ore 14:30
    Grand Hotel Adriatico (Via Maso Finiguerra, 9 - Firenze)

    La Costituzione dell'Unione Europea, oggetto del "Trattato" che sarà firmato nella primavera 2004, in particolare il suo Preambolo generale e il Preambolo della "Carta dei diritti fondamentali dell'Unione" che ne rappresentano la sintesi ideologica e politica, è un documento di alto valore civile e morale che impegna tutti coloro che hanno a cuore i destini dell'Europa e del mondo ad una riflessione profonda e responsabile.
    La Massoneria è consapevole, per certezza storica, che la sua opera, le sue lotte e la sua stessa esistenza sono parte essenziale del "patrimonio spirituale e morale" fondato sui "valori indivisibili e universali della dignità umana, della libertà, dell'uguaglianza e della solidarietà" e del "retaggio culturale, religioso e umanistico dell'Europa" cui fanno riferimento i citati Preamboli della Costituzione.
    I Massoni sono particolarmente orgogliosi, leggendo il testo della Costituzione, di trovare riconfermati i principi che hanno, fin dalle origini, caratterizzato l'Istituzione rendendola vittima, nel corso dei secoli, delle persecuzioni da parte dei poteri liberticidi e che sono stati ispiratori degli Atti fondamentali che hanno scandito la storia del progresso democratico e civile: dalla "Dichiarazione d'Indipendenza" alla "Carta delle Nazioni Unite" alla "Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo". Questa posizione di "primato ideologico" non soltanto rende la Massoneria legittimamente orgogliosa ma la impegna, da un lato, a vigilare attentamente sul rispetto puntuale e sulla concreta attuazione dei principi affermati e, da un altro lato, a rivendicare, in nome della uguaglianza, della democrazia e della laicità, un riconoscimento autenticamente paritario nel confronto con  altre Istituzioni culturali, civili e religiose.
    In questo spirito e nel solco della tradizione dei Convegni della Massoneria della Toscana - che hanno sempre affrontato nella prospettiva di un'attualità storica, culturale, sociale e politica gli argomenti in cui s'identificano i nostri principi fondamentali - anche questo X Convegno si propone di richiamare l'attenzione del mondo culturale, istituzionale e della pubblica opinione sulla connessione fra i principi affermati dalla Costituzione ed i valori propugnati dalla Massoneria. In particolare i Titoli II, III e IV della "Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione" dedicati alla "Libertà", alla "Uguaglianza" ed alla "Solidarietà" attraggono la nostra attenzione perché contengono ben visibili le tracce della nostra storia e rappresentano altrettanti punti di perfetta corrispondenza fra la futura realtà dell'Europa e l'identità della Massoneria.

    modera
    Blasco Mucci, direttore responsabile della rivista massonica toscana "Il Laboratorio"

    introduce
    Gianni Tibaldi 
    psicologo, presidente e co-fondatore "Centro Italiano per le Associazioni Internazionali"

    intervengono
    Paolo Gastaldi
    storico, Università di Pavia
    Marco Novarino storico, Fondazione "Ariodante Fabretti"
    Anna Maria Isastia storica, Università "La Sapienza" di Roma
    Angelo Schiavone costituzionalista, Università di Bologna

    conclude
    Gustavo Raffi Gran Maestro Grande Oriente d'Italia

    Organizzazione "Il Laboratorio"
    Per informazioni: Collegio Circoscrizionale dei MMVV della Toscana, Borgo Albizi 18, 50122 Firenze - tel. 055 2340543/4 - fax 055 2341233