| Il tuo browser non supporta il tag embed per questo motivo non senti alcuna musica Mishnayot 104-105 104 Mishnah – Lezioni sulle Dieci Parole -
I suoi discepoli chiesero a rabbi Eli'ezer: Nostro Maestro che significa ciò che è scritto: «Consacratemi ogni primo nato» (Esodo 13, 2) ? É forse il Santo, che sia benedetto, un Primogenito? Rispose loro: «Consacratemi ogni primo nato» raffigura in effetti il secondo in Santità ed è chiamato col nome di'Israele, come è scritto: «Mio figlio primogenito, è Israele» (Esodo 4, 22). Questo è come se Egli fosse stato con loro nel periodo di servitù. È ciò che è scritto: «Lascio partire Mio figlio affinché Mi serva» (Esodo 4, 23), e non «Il Mio primo nato». Rabbi Rehuma'y disse: che significa ciò che è scritto: «Lascia partire la madre; e prendi per te i figli» (Deuteronomio 22, 6). Perché non è detto «Lascia partire il padre»? In effetti, devi lasciare partire la madre a causa della gloria di quella che è chiamata «Madre del Mondo», così come è scritto: «Perché chiamerai l'intelligenza madre» (Proverbi 2, 3).
105 Mishnah – Lezioni sulle Dieci Parole -
E che significa: «E prendi per te i figli» (Deuteronomio 22, 7) Rabbi Rehuma'y disse: Sono i figli che ha allevato. E quali sono? I sette giorni del Principio ed i sette giorni di Sukot [festa delle Capanne]. Ma anche i sette giorni della settimana, perché sono sette. Quale è la differenza tra essi? La differenza consiste in ciò; certi sono di un grado più elevato di santità, giacché a loro proposito, è scritto: «Santa convocazione» (Levitico 23, 37). Questo Atsereth [Recinto] sarebbe quindi il giorno della «Santa convocazione»? Rispose: Sì, ma ne ha uno e ne ha due, come è scritto: «Al primo giorno, santa convocazione» (Levitico, 23 35), «E al settimo giorno, santa convocazione» (Levitico 23, 36). Gli chiese: Per quale ragione per Atsereth [Recinto] la festa di chiusura è una? Perché, in questo giorno, la Torah fu data in Israele, e quando la Torah fu creata all'origine, il Santo, che sia benedetto, regnava solo con essa nel Suo Mondo, come è scritto: «Il principio della Sapienza, è il timore di YHWH» (Salmi 111, 10): Dice: «Poiché è così, che la tua santità sia per te soltanto». E che significa Sukot [Capanne]? Rispose: Ciò corrisponde al lettera Beth (b), così come è scritto: «É con la Sapienza che la casa è edificata» (Proverbi 24, 3). E di dove apprendiamo che Sukot rivela la casa? Da ciò che è scritto: «E Giacobbe partì per Sukot, si costruì una casa e fece per il suo bestiame delle capanne. É per questo che chiamò questo luogo con il nome di Sukot» (Genesi 33, 17).
Mishnah 105 Commento
Di cosa si tratta qui? Ci sono sette questioni e sette idee differenti che si collegano in qualche maniera.
La prima domanda riguarda la protezione della madre, sorgente della vita.
Per alcuni questo precetto, è un decreto (gézérah) che non ha bisogno di essere commentato e che non ha rapporto con la misericordia. Per altri, si tratta del rispetto della maternità, come quando, nel mondo ordinario, si da la precedenza alla vita della madre a scapito del bambino, quando occorre scegliere in una gravidanza difficile; o è un mezzo per insegnare "i buoni costumi", o meglio la Misericordia. Sul piano della Qabalah, la madre è Binâ, il discernimento, madre dei sette "Sephiroth" inferiori, che uno può apprendere al livello dell'essere umano; ma occorre saper fermarsi a Binâ in ogni ascensione estatica. Si può notare anche il nome del rabbi che insegna "Reh'oumaï", in rapporto con la grazia, la misericordia, il grembo della madre, la matrice; e questo è un accenno concreto ad ogni studente che si china sul testo.
La seconda domanda riguarda la generazione di "sette".
Sette sono una certa pienezza sufficiente a se stessa; "shéwaa'" significa, infatti, essere sazio. YHWH è sazio dopo aver creato il suo Mondo e si riposa il settimo giorno. Allo stesso modo è per l'uomo che lavora e che si riposa lo Šabbat. La festa di Soukhot è "piena" anche alla fine dei sette giorni di festeggiamento ed il soggiorno nelle capanne, per una settimana è sufficiente.
La terza domanda riguarda la differenziazione tra questi "sette" (di Soukhot) e due giorni chiamati "convocazione santa".
La risposta è data nel testo, poiché si tratta di un livello superiore di santità (yoter kédoushah) che è ottenuto da "téshouvah", il ritorno, il pentimento nei giorni che precedono (ossia quelli tra rosh hashanah e kipour); ugualmente l'espiazione (con i diversi mezzi descritti) e la riflessione durante il soggiorno nelle capanne conduce ad un'esplosione di gioia, perché si sarà riusciti a "rinascere". Così come il primo e l'ottavo giorno sono delle convocazioni sante particolari.
La quarta domanda riguarda "A'tseret", la chiusura [il termine della festa] che è comparata al primo giorno, (letteralmente con A'tseret, si intende la cessazione dopo avere premuto l'olio, ossia la sospensione del lavoro e della raccolta per festeggiare la fine dei lavori).
Sette giorni costituiscono un insieme, il settimo è santo per assimilazione allo Šabbat. L'ottavo giorno, che si aggiunge al settimo, è un'apertura verso l'esterno, una possibilità di rinnovamento; ed egli è santo come il primo giorno perché si riunisce il popolo per la festa e la gioia.
La quinta domanda riguarda l'unità di questo "assembramento di chiusura chiamato" "A'tseret ".
Il giorno successivo si inizia la lettura dell'inizio della Torah. Si è appena concluso un giro completo: unità di YHWH, unità della Torah, unità della chiusura e dell'assembramento. YHWH ha creato il Mondo con la Torah e viene, quindi, commemorata questa creazione con la lettura del Torah spalmata su di un anno. Di dove la santità di questa chiusura, a immagine di quella della Torah. Sul piano della Qabalah questo Timore (yir-ah) di YHWH è assimilato alla "Sephirâ" superiore Kether o la Corona, principio della successiva Hoc'mâ, la Saggezza.
La sesta domanda riguarda il parola Soukhot, le capanne, parola che è paragonata alla seconda lettera dell'alfabeto con la quale il testo della Torah inizia.
Béreshit può volere dire: dentro il pensiero di YHWH c'era la creazione. Questa creazione inizia dalla Sephirâ " Hoc'mâ ", la Saggezza e si consolida con la Sephirâ "Binâ", il discernimento o la ragione.
La settima ed ultima domanda è relativa al paragone tra soukhot e Beth (b), la casa.
Beth (b) è in effetti, anche una casa, una interiorità, l'una e l'altra è costruita con Saggezza L'etimologia del parola "Soukhot" suggerisce un luogo di residenza, capanna, capanno o tenda, sotto una "copertura", ma una copertura che consente di "vedere" (hks Samekh, Kaph, Hé). É il luogo in cui si produce la trasformazione dell'essere, in comunicazione col suo Creatore.
Quale rapporto esiste tra queste differenti nozioni passate in rassegna in questa mishnah, di impatto un poco difficile. Si può dire che senza la misericordia di YHWH, l'universo non sarebbe stato creato. Così la grazia, la misericordia presiede ad ogni creazione. Dopo YHWH, l'uomo, ogni settimana, ogni anno ricrea il mondo ricreandosi. Alla festa di Soukhot, a "Shemini A'tséret" siamo alla fine di un ciclo ed alla vigilia di un altro, la lettura della Torah. È il momento dell'esplosione della gioia, perché i lavori sono finiti e si affronta un ciclo nuovo, in condizioni di "nuovo". Difatti il periodo tra rosh hashanah (nuovo anno ebraico) e kipour (giorno di espiazione e di perdono), ed il periodo di riflessione nella capanna "soukah" è propizio ad un ritorno su di se ed ad un riposizionamento nella vita rispetto ad altri ed al proprio Creatore. |