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 Mishnayot 194-196


194 Mishnah – Lezioni sulla Dottrina dell’Anima –

Rabbi Rehuma'y dice: Ecco la tradizione che ho ricevuto:
Quando Mosé cercò di conoscere la Scienza del Suo Nome glorioso e temibile, benedetto sia, e dice: «Fammi vedere la Tua Gloria» (Esodo 33, 18), voleva sapere per quale ragione a tale giusto il bene ed a tale giusto il male, a tale malvagio bene e a tale malvagio male, ma non gli fu data questa conoscenza.
Non gli fu data questa conoscenza, come lo sai?
Per il semplice fatto che non gli si è fatto conoscere ciò che cercava.
Allora, puoi concepire che Mosé non conoscesse questo mistero?
Mosé diceva: Conosco le vie di queste forze, ma non so come il Pensiero si spande in loro.
So che nel Pensiero è la Verità, ma non conosco la sua distribuzione.
Ha cercato di conoscere, ma non gli si diede alcuna istruzione.



195 Mishnah – Lezioni sulla Dottrina dell’Anima –

Perché a tale giusto il bene ed a tale giusto il male?
Perché questo giusto era un cattivo un tempo e ora è punito.
Lo si punisce così, per ciò che ha fatto ai giorni della sua gioventù? Tuttavia, Rabbi Simon dice che non si è puniti dal Tribunale dell'alto che a partire da vent'anni di età.
Dice loro: Non ho parlato in quanto a me di questa vita. Ho parlato in quanto a me di ciò che fui un tempo.
I suoi compagni gli dissero: Fino a quando velerai le tue parole?
Dice loro: Uscite e guardate.
Parabola: Questo si paragona ad un uomo che piantò nel suo giardino, delle viti sperando che avrebbero fatto delle buone uve, ma fecero dei lambruches.
Vedendo che non erano riuscite, piantò, recintò, le rafforzò e ripulì i ceppi dai loro lambruches.
Ed egli piantò ancora un secondo volta, vide che non erano riuscite, ancora recintò, piantò, dopo aver ripulito e vive che non erano riuscite, allora sradicò e piantò nuovamente.
Per quante volte?
Dice loro: Fino a mille generazioni, perché è scritto: «La parola che ha promulgato per mille generazioni» (Salmi 105, 8).
Tale è il senso di ciò che si dice: novecentosettantaquattro generazioni sono state nell'indigenza.
Ed il Santo, benedetto sia, si alzò e le piantò in ogni generazione.



196 Mishnah – Lezioni sulla Dottrina dell’Anima –

Rabba disse: Se i giusti lo volessero, potrebbero creare il mondo.
Che cosa determina che non sia così?
Le vostre iniquità, così come è scritto: «Ma le vostre iniquità hanno messo una barriera tra voi e il vostro Dio» (Isaia 59, 2).
Se non vi fossero le vostre iniquità, non ci sarebbe nessuna barriera tra voi e Lui.
Così, Rabba creò un uomo e lo mandò da Rabbi Zera.
Accadde che quando gli parlava, non rispondeva.
Se non vi fossero le vostre iniquità, avrebbe risposto.
Ed a partire da che cosa avrebbe risposto?
A partire dalla sua anima superiore.
Ciò significa che l'uomo ha un'anima per comunicargliela?
Sì, perché è scritto «E insufflò nelle sue narici un'anima di vita» (Gen. 2, 7).
L'uomo ha un'anima superiore di vita dunque?
Se non ci fossero le vostre iniquità per cui l'anima superiore, non è pura, non ci sarebbe separazione tra voi e lui, così come è scritto : «Tu lo hai fatto di poco inferiore a Élohïm» (Salmi 8, 6).
Che cosa significa «Di poco inferiore»?
Ciò vuole dire che ha delle iniquità e che il Santo, benedetto sia, no.
Benedetto sia e benedetto grandemente il Suo Nome per l'eternità.
Non ce ne è in Lui, ma l'inclinazione proviene tuttavia da Lui.
Da Lui, lassù? Lo pensi?
Di' piuttosto: Veniva da Lui fin quando non giunse Davide che l'uccise.
Perché è scritto: «... e il mio cuore è trafitto nell'intimo» (Salmi 109, 22).
Così parlò Davide: Poiché l'ho potuto dominare, «Il male non abita in Te» (Salmi 5, 5).
Con quale mezzo ha potuto dominare su di lui?
Con lo studio, che non interruppe né di giorno né di notte, e così legò la Torah dell'alto.
Perché ogni volta che un un uomo studia la Torah per se stessa, la Torah dell'alto si attacca al Santo, benedetto sia.
È ciò che diciamo: Che l'uomo studi sempre la Torah, anche se non è per se stessa, perché con lo studio che non è fatto per se stessa, giungerà ugualmente a quello che è fatto per se stessa.
Questa Torah di cui hai parlato, che cosa significa?
È la fidanzata ornata e coronata in cui sono contenuti tutti i precetti.
È il tesoro della Torah, è la fidanzata del Santo, benedetto sia, così come è scritto: «La Torah che ci ha prescritto Mosé è l'eredità della comunità di Giacobbe»(Deuteronomio 33, 4).
Non leggere: «Eredità (morachah)», ma «Giovane sposa (méorasah)».
Come?
Quando Israele si occupa della Torah per se stessa, diventa la giovane sposa del Santo, benedetto sia, e quando è la giovane sposa del Santo, benedetto sia, è un'eredità per Israele.