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 Mishnayot 147-151



147 Mishnah – Lezioni sulla dottrina dell’Anima –

E Rabbi Yohanan dice: C'erano due grandi luci, perché è detto: «... e la luce fu!» (Genesi 1, 3).
Ed è delle due che è detto che «essa era buona» (Genesi 1, 4).
Ed il Santo, benedetto sia, prese una di queste e la mise in riserva per i Giusto per il Tempo a venire.
È ciò che è scritto: «Come è grande la Tua bontà che Tu riservi per quelli che ti temono, che hai prodotto per quelli che si riparano in Te, ecc.» (Salmi 31, 20).
Questo insegna che la prima luce, nessuna creatura può contemplarla, così come è detto: «E Élohïm vide la luce, ed essa era buona» (Genesi 1, 4).
Ed è scritto: «E Élohïm vide tutto ciò che aveva fatto ed ecco che questo era molto buono»(Genesi 1, 31).
Il Santo, benedetto sia, vide tutto ciò che aveva fatto e vide il Bene splendente di chiarezza.
Ed Egli prese una briciola di questo Bene, vi chiuse i trentadue sentieri della Sapienza e lo diede a questo mondo.
Ed è ciò che è scritto: «Perché la parte buona Io vi ho dato: la mia Torah, non l'abbandonate» (Proverbi 4, 2).
Si dice che sia il tesoro della Torah orale.
Ma il Santo, benedetto sia, ha detto: «Se custodiscono questo midah in questo mondo, poiché questo midah è stato pensato come facente parte di questo mondo e che è la Torah orale, meriteranno la vita del mondo a venire che è il bene messo in riserva per i Giusti.
E che significa questo?
Significa la forza, del Santo, sia benedetto, così come è scritto : «Il chiarore sarà come la luce» (Abacuc 3, 4). Il destino del chiarore che è stato preso dalla prima Luce sarà di divenire come la Luce, se i figli osserveranno «La Torah ed i Precetti che ho scritto per istruirli» (Esodo 24, 12), così come è scritto: «Ascolta, figlio Mio, l'istruzione di tuo padre e non rigettare l'insegnamento di tua madre» (Proverbi 1, 8).



Mishnah 147 Commento

La parola che ritorna in questa mishnah come un leitmotiv è il "Bene". Questo bene è la luce che emana dall'infinito e che ci rischiara, che illumina la nostra anima ed il nostro spirito. Riceviamo una briciola della luce primordiale. E questa briciola di chiarezza splendida è molto buona, è la conoscenza con la trasmissione della Torah orale, nel nostro universo limitato. Ma sappiamo che questa Luce-Conoscenza è inserita o scritta in un universo infinito ed infinitamente più luminosa; questa è riservata al Giusto ed a tutti gli uomini nel mondo a venire.

Ma affinché essa continui a brillare, deve essere alimentata con "il fare" degli uomini, vale a dire l'osservanza delle mitswot (precetti), che vengono del lato della misericordia, i precetti di etica, o di quelli che provengono dal rigore, i precetti sulle proibizioni e le istruzioni.
L'albero nel Bahir è essenzialmente l'albero di Vita, ancorato tanto bene nel cielo che nella terra. Rappresenta il mondo intermedio che separa l'uomo dal divino.

Ci sono due designazioni dell'albero che si uniscono sul piano semiologico.

- " É'ts " o
xu, ossia la sorgente del Giusto.

- "Ilan" o
nlya, o ancora nu
.

L'equivalente ghematrico di ayil è "ém", la matrice, noun è la conoscenza primordiale. L'albero di Vita appare allora come la matrice a partire dalla quale la conoscenza del divino è fecondata.



148 Mishnah – Lezioni sulla dottrina dell’Anima –

Ed è scritto: «Dei raggi escono dalla Sua mano ed è là che si nasconde la Sua forza» (Abacuc 3, 4).
Che cosa significa «Si nasconde la Sua forza»?
Significa quella Luce che aveva messo in riserva e nascosta, così come è detto: «... che riservi per quelli che Ti temono» (Salmi 31, 20).
E ciò che ci resta, «Tu l'hai prodotta per quelli che si riparano in Te» (Salmi 31, 20), quelli che si riparano nella Tua ombra in questo mondo e che custodiscono la Tua Torah ed osservano le Tue prescrizioni e santificano il Tuo grande Nome e l'unificano in segreto ed in pubblico, così come è detto: «Di fronte ai figli di Adamo!» (Salmi 31, 20).


149 Mishnah – Lezioni sulla dottrina dell’Anima –

Rabbi Rehuma'y dice: Questo c'insegna che essa è luce ('orah) per l'Israele.
Ma la Torah è luce nel senso in cui è scritto: «... perché il precetto è una lampada e la Torah è una luce» (Proverbi 6, 23).
Diciamo: La lampada, è il precetto; Luce, è la Torah orale; luce, è la Torah scritta. Infatti, di ciò che esisteva già, la luce è chiamata luce.
Questo si paragona ad una modesta camera in fondo alla casa.
Sebbene faccia giorno e una grande luce sia nell'universo, non si vede niente in questa camera, a meno che non si introduca una lampada.
Così, per la Torah orale: quantunque sia lei la Luce, ha bisogno della Torah scritta per eliminare le sue antinomie e spiegare i suoi misteri.


150 Mishnah – Lezioni sulla dottrina dell’Anima –

Rabbi Rehuma'y dice: che significa ciò che è scritto: «... e le correzioni dell'istruzione sono una strada di vita» (Proverbi 6, 23)
Questo insegna che chiunque si dedica allo studio dell'opera del Principio [ossia il maase Berechith] e dell'opera del Carro [ossia del maeese Merkabah] non può più inciampare, così come è detto: «E questa rovina, prendila sotto la tua mano» (Isaia 3, 6).
Sono cose che l'uomo non può evitare senza avere inciampato su di esse. E la Torah parla delle correzioni dell'istruzione, ma, in verità, ha meritato la strada di vita.
Per questo chiunque vuole meritare nella strada di vita, deve sopportare «Le correzioni dell'istruzione».


151 Mishnah – Lezioni sulla dottrina dell’Anima –

Un'altra spiegazione: La vita, è Torah, così come è detto: «Tu sceglierai la vita» (Deuteronomio 30, 19).
Ed è scritto: «Perché là è la tua Vita e la tua longevità» (Deuteronomio 30, 20).
E chi vuole avere dei meriti rigetterà i godimenti del corpo ed accoglierà la severità dei precetti.
E se sarà assalito dalle sofferenze, le accetterà con amore.
Ed egli non dirà: Considerato che osservo la volontà del mio Creatore e che studio la Torah ogni giorno, perché mi accadono queste sofferenze?
Al contrario li accetterà [come provvedimenti] con amore.
Ed allora, meriterà la strada della Vita perfetta.
Del resto, chi può conosce la sapienza del Santo, benedetto sia ?
Si deve dire a proposito di tutto: «Tu sei giusto, YHVH, e rettitudine sono i tuoi giudizi» (Salmi 119, 137).
Ogni atto di giustizia e di conoscenza che viene del Cielo, è per il Bene.