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Da molti anni ormai il mondo accademico e della cultura in genere dibatte su un argomento che ha affascinato migliaia di appassionati e studiosi; la presenza di sequenze di lettere equidistanti nei testi della Torah ebraica (il Pentateuco, i primi cinque libri della Bibbia), sequenze che hanno un senso compiuto e formano frasi oppure trasmettono date di eventi storici accaduti dopo la redazione del testo dello Scritto Sacro.
Nel Talmud, i vecchi saggi erano chiamati Soferim, termine che può tradursi sia con "scribi" (da sépher libro) sia con "calcolatori" (da Saphar contare), perché contavano le lettera della Thorah. Ovviamente il paziente computo delle lettere da parte degli scribi non era a priori che un mezzo, noioso certamente, ma collaudato per verificare l'esattezza dei testi trascritti dai copisti ma è probabile, anche, che questa Guemara facesse parallelamente riferimento ad una segreta ricerca di un’infrastruttura matematica codificata nel testo biblico. Come per confermare questa ipotesi, la nostra epoca, così fertile di scoperte straordinarie in diversi campi, ha visto anche la nascita di un ramo completamente inedito, sebbene basato su delle antiche premesse dell’esegesi torannica: l’esplorazione di strutture aritmetiche occulte nelle parole e nelle lettere del Pentateuco. I progressi giganteschi dell’informatica hanno dato questi ultimi anni un impulso senza precedenti a questa investigazione originale, alimentando la polemica ed attirando l’attenzione di corpi scientifici e dei media su scala internazionale. Il documento, che Montesion presenta ai visitatori esoterici, per lo studio e la consultazione, è uno scritto di Hillel Roiter, ed è stato tradotto, dalla lingua francese, del carissimo Fratello Federico Pignatelli. Ogni diritto gli è riconosciuto: © Federico Pignatelli
Il visitatore interessato ad approfondire questo aspetto della Qabalah può recuperare notizie supplementari nel testo:
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