LE TRENTADUE VIE DELLA SAPIENZA

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1) La prima via è chiamata Ragione ammirevole o la Corona (Kether) suprema. É la Luce che si propaga dal Principio indefinito. La Prima Gloria alla quale nessuna creatura può accostarsi.

2) La ragione che illumina. É la corona della creazione, lo splendore dell'Unità suprema alla quale più si avvicina - la Seconda Gloria.

3) La Ragione santificante che posta alla base della sapienza primordiale è chiamata “la Creatrice della Fede".

4) La Ragione della decisione o accettazione - Emanazione della Corona suprema che può essere accettata mediante la fede o la sapienza.

5) La Ragione radicale che, più di ogni altra, emana dalla profondità dell'Unità della Sapienza primordiale.

6) La Ragione dell'influsso mediano equilibrante che agisce sugli uomini santificati.

7) La Ragione occulta che irradia su tutte le virtù intellettuali e può essere percepita dallo spirito o nell'estasi della fede.

8) La Ragione perfetta o assoluta dalla quale emanano i principi delle cose.

9) La Ragione purificata così chiamata poiché purifica le “Numerazioni” vale a dire preserva e arresta la decomposizione, evita la distruzione delle loro frammentarie immagini.

10) La Ragione brillante poiché più di ogni altra è esaltata, la sua sede e in Binâ, per essa risplendono le stelle e da essa emana il principio della forma delle cose.

11) La Ragione del Fuoco. Principio fecondante, della distribuzione dei semi secondo il loro ordine di sviluppo. Chi può giungere a questa via contempla le cause prime della vita manifestata.

12) La Ragione della Luce, immagine della magnificenza. Secondo i cabalisti da essa provengono le apparizioni luminose dei fantasmi.

13) La Ragione induttiva dell'Unità è la sostanza della Gloria, da essa si perviene alla conoscenza della Verità.

14) La Ragione che illumina, posta alle fondamenta della Santità, rischiara chi possiede le chiavi dei Misteri ed è considerata come il Gran Maestro degli Arcani.

15) La Ragione costitutiva o equilibrante poiché mediante il calore determina la vita in opposizione del freddo-morte.

16) La Ragione della beatitudine nella eterna contemplazione della Gloria. Il Paradiso secondo l'insegnamento di tutte le religioni.

17) La Ragione della vocazione che dispone il pio verso la fede e lo rende quindi degno di essere compenetrato dallo Spirito Santo.

18) La Ragione o Dimora dell'Abbondanza dalla quale provengono gli Arcani e il significato delle cose.

19) La Ragione dei segreti o di ogni attività spirituale, mediante la quale si apprendono i segreti della Natura.

20) La Ragione della Volontà o del libero arbitrio che insegna e dimostra a chi vi perviene l'esistenza della Sapienza suprema.

21) La Ragione che si addice al ricercatore, influenzata divinamente, impartisce la sua benedizione a chi dedicandosi a tale ricerca ne è degno.

22) La ragione della Fedeltà riunisce tutte le virtù spirituali che aumentano via via quando sono docilmente accettate dall'uomo.

23) La Ragione stabile è la causa della consistenza di ogni genere di numerazione (Sephiroth).

24) La Ragione dell'immaginazione, così chiamata poiché dona la somiglianza a tutte le somiglianze degli esseri e delle cose che, secondo i suoi innumerevoli aspetti, sono state create.

25) La Ragione della Tentazione o della prova, poiché è la prima tentazione mediante la quale l'uomo viene messo alla prova.

26) La Ragione del Rinnovamento così chiamata poiché mediante essa Dio rinnova tutto ciò che può essere rinnovato nella Creazione.

27) La Ragione eccitante che determina il principio dei diversi movimenti ai quali sono soggetti tutti gli esseri e le cose (ritmo, vibrazione ecc.).

28) La Ragione naturale mediante la quale viene portata a compimento e resa perfetta la natura di tutto ciò che esiste nell'orbita del sistema solare.

29) La Ragione corporale, essa compone tutti i corpi nelle diverse orbite e regola la loro crescita.

30) La ragione collettiva, su di essa gli astrologi hanno basato la loro scienza calcolando il movimento degli astri, la posizione dei segni celesti ed i rispettivi influssi.

31) La Ragione ininterrotta o perpetua che regola il movimento del Sole e della Luna dalla loro costituzione e li fa gravitare l'uno e l'altro nelle rispettive orbite.

32) La Ragione ausiliaria, che stabilisce il movimento dei sette Pianeti e le loro qualità rispettive.

Ciò che precede è un breve riassunto delle due parti essenziali della Qabalah pratica; per operare con queste e ottenere risultati di altissimo valore spirituale occorre una conoscenza particolareggiata delle “Porte” e delle “Vie", solo possibile con un lungo studio e la meditazione dei testi di Qabalah che ci sono pervenuti.

Tali sono le cinquanta Porte dalle quali il cammino è predisposto dalla ragione verso le trentadue Vie della Sapienza allo scrutatore diligente e ossequiente alla Legge.
Le trentadue Vie della Sapienza sono i tracciati luminosi mediante i quali gli uomini santi possono, con un lungo uso, una lunga esperienza delle cose Divine e una lunga meditazione su di essere pervenire ai centri nascosti(33) e da questi al Centro di ogni centro.

Ma ritorniamo al lavoro dei Magi come ci è stato magistralmente riassunto dallo Iniziato che si celava sotto lo pseudonimo di Enel.
Una conferma di ciò che è stato precedentemente esposto è data dalle corrispondenze aritmologiche esistente nei valori numerici espressi dalle lettere che compongono il “Nome Sacro” che, rammentiamolo ha conservato la forma esteriore della Parola Perduta.
Le 50 Porte si aprono con la chiave Rota (34) della Sapienza.
Le 32 Vie si illuminano mediante la comprensione della lettera Beth, quindi del binario e potenzialmente dal quaternario e dal ternario: 32 = 4 x 8 = 2 x 2 x 2 x 2 x 2. Constatiamo che alla base di questo numero trovasi il 2. Il quaternario della realizzazione è rappresentato dalla cifra 4 (2x2) e 8 rappresenta gli otto sdoppiamenti consecutivi di Atum, ovvero gli 8/8 dell'Unità (35) e con essa formano la cifra culminante 9, simbolicamente espressa nella Grande Enneade di On. Su un sarcofago della XXII Dinastia un sacerdote di Amon esprime questa idea nel modo seguente: “Io sono uno che diviene due, io sono due che diviene quattro, io sono quattro che diviene otto, ma io sono Uno che li protegge”. Le Leggi della natura derivano dallo stessa numero per addizione o per moltiplicazione: 3 + 4 = 7 Legge della gamma universale. 3 x 4 = 12 Legge delle dodici frontiere zodiacali. Studiando secondo la Qabalah i due numeri 32 e 50 vediamo che 50 = 5 + 0 = 5 valore corrispondente alla lettera Hé; 32 = 3 + 2 = 5 ancora il valore della stessa lettera. Il Sapiente che apre le 50 Porte e percorre le 32 Vie stabilisce il perfetto equilibrio tra religione e scienza. In aritmologia la somma di questi numeri (50 + 32) 82 = 8 + 2 = 10 valore numerico della lettera Yud; mentre la loro separazione 8 - 2 = 6 valore numerico della lettera Vav. Gli elementi che compongono i numeri 32 e 50 valgono, come si è detto, 5 ciascuno: Hé, Hé. Dalle lettere che corrispondono a questi valori è formato il Nome Ineffabile, il Tetragrammaton: Yud-Hé-Vav-Hé (foneticamente Jhòah). Ad un esame superficiale può sembrare strano opporre il 50 al 32 per ottenere l'equilibrio, ma non dobbiamo dimenticare che questi due numeri esprimono due vie diverse: una, il 32, è quella della Legge rivelata; e l'altra, 50, è quella della ricerca da parte dell'uomo di questa Legge nei riflessi che essa presenta nella Natura.
Esaminiamo ora la composizione di questi due numeri: 32 = 22 + 10 la rivelazione della Legge; 50 = 22 + 28 (2 + 8 = 10) lo sforzo che l'uomo compie nel ricercare questa Legge. Dal punto di vista della Qabalah, il risultato è identico, così questi due numeri posti in equilibrio corrispondono esattamente alle dieci dita delle mani delle quali parla il Sépher Yetzirah: (Capitolo I 3) “Dieci numeri (Sephiroth) immateriali (astratti) del numero delle dieci dita, cinque contro cinque, ma tra esse sussiste l'alleanza dell'Unità”.

Equilibrandoli come si deve, il Cabalista perviene a collocare “il Creatore al suo posto” come precisa in seguito il Libro della Creazione: (Capitolo I, s 4) “Dieci numeri immateriali: dieci e non nove, dieci e non undici, comprendi con la tua ragione, mettili alla prova, scrutali, ponili ciascuno come si deve e colloca il Creatore al Suo posto...”.
Da quanto precede risulta chiaramente che la Qabalah è un sistema che comprende tutte le scienze delle quali essa è la base e ne formula le leggi. La tradizione esoterica d'Israele insegna inoltre che l'essenza di tutta la Creazione riposa su due forze opposte, forze che nella scrittura Sacra venivano rappresentate, la prima con un serpente ritto sulla coda oppure attraversante diametralmente un cerchio e la seconda da un serpente che divora la propria coda. Forze opposte - commenta Fabre d'Olivet - ammesse dagli antichi come dai moderni che Parmenide chiamava fuoco etereo e notte; Eraclito: via dall'alto e via dal basso; Timeo da Locri: Intelligenza e necessità; Empedocle: amore e odio; Platone: Lui medesimo e ciò che non è lui; Cartesio: movimento e resistenza e Newton, probabilmente: forza centrifuga e forza centripeta ecc. (36). Dall'azione equilibrante di queste forze proviene il principio della Vita. Questo principio attivo appare e si dimostra nell'individualizzazione dell'essere quando è costituito in atto. L'atto dell'essere individuale è diverso di quello delle forze (centrifughe) che lo hanno separato dall'Unità Divina. Questa forza che partecipa alla creazione dell'essere è solamente un'energia primordiale della Natura, una sorta d'istinto cieco. La separazione dell'essere (dall'Unità Divina) si produce indefinitamente e ininterrottamente. Forza che si accresce, come forza centrifuga, fino a giungere al suo punto culminante; dopo di che l'individualizzazione è compiuta. A partire da quell'istante, come se la forza centripeta prendesse il sopravvento, l'essere lanciato nel cosmo si sforza di riunirsi mediante i propri mezzi al Principio dal quale ebbe origine ( “vieni a Me” della teogonia Egizia). É la reintegrazione, poiché l'ideale e il fine della vita consiste nell'unione di quest'ultima con Dio. Ma per raggiungere questo scopo supremo è necessario che l'uomo rinunci, in qualche modo e pienamente cosciente, alla sua esistenza individuale. La beatitudine per un essere giunto al termine della propria evoluzione consiste quindi nell'identificare la propria volontà con quella del Padre, la propria parola con la Parola Sacra che era stata in precedenza perduta.

Concludiamo questa breve disamina dì un argomento che per essere sufficientemente svolto richiederebbe ponderosi volumi, riportando quanto Rene Guénon scrisse a proposito della Parola perduta nel suo libro: “II Re del mondo”: “Si deve dunque parlare di qualcosa che è nascosto piuttosto che veramente perduto per tutti e taluni lo posseggono ancora integralmente; e, se così è, altri hanno sempre la possibilità di ritrovarlo, purché lo cerchino come si conviene, vale a dire purché la loro intenzione sia diretta in tale guisa che, mediante le vibrazioni armoniche che essa risveglia secondo la legge delle «azioni e reazioni concordanti» (37) essa possa metterli in effettiva comunicazione spirituale con il Centro supremo”.

 

 

33 - Atanasio Kircher - op. cit.

34 - Rota delle diverse conbinazioni degli Ophanim o «Ruote Celesti» raffigurate simbolicamente nei 22 Arcani maggiori dei Tarocchi.

35 - Il nome della città di Thoth: Ermopolis era Khmunu che significa la città degli otto (K m n = otto) simbolo delle otto divisioni, gli 8/8 del dio della parola, mediante le quali si manifesta. Le due forme nelle quali è rappresentata la sintesi: quella dell'enneade e quella dell'ogdoade (Khmunu) non sono che modi diversi di presentare la stessa idea. Nel primo, il punto essenziale risiede nella penetrazione dell'unità - principio che si sdoppia successivamente - mentre nel secondo viene considerato soltanto questo sdoppiamento, ma l'unità che lo determina rimane sottintesa. In altre parole: l'enneade sintetizza la causa della Vita emanata dall'Unità che si manifesta mediante i suoi sdoppiamenti; l'ogdoade invece studia l'urto delle forze opposte (forze manifestate dai successivi sdoppiamenti dell'Unità) che determinano i fenomeni. Questi due aspetti sono analoghi, il primo: quello della Fede, alle 32 Vie della Sapienza e il secondo, quello della Conoscenza, alle 50 Porte della Ragione.

36 - op. e Aut. cit. Volume II, pag. 251.

37 - op. e Aut. cit. pag. 60.


 

Raimond Abellio - La Bible document chiffré.

Robert Ambelain - La Kabbale pratique.

Cyrano de Bergerac - L'autre Monde - Histo ire comique des Etats et Empires du Soleil.

Jeannes Bxtorf - Manuale hehraicum et chaldaicum.

Enel - La Langue Sacrée.

Enel - A massage from the Sphinx.

Adolf Frank - La Kabbale.

Rene Guenon - II Re del mondo.

Albert Jounet - La chiave dello Zohar.

Pierre Lenain - Science cabalistique.

Eliphas Levi - Opere.

Donato Piantanida - Architettura delle lettere, ebraiche.

Donato Piantanida - I Nomi di Adamo.

Francis Warrain -  I nomi Divini.

Pierr Piobb - Formulario di Alta Magia.

Pierr Piobb - Clef universelle des sciences secrètes. 3. vol.

Papus - La Cabbale.

Fabre d'Olivet - La Langue Hebraique restituée. 2. vol.

Saint Yves d'Alveydre - Mission des Juifs.

Saint Yves d'Alveydre - Archeometrie.

Eric Temple Bell - The magie of number.

Ermete Trismegisto - II Pimandro (Pomandres)

Sepher Yetzirah – Edizioni e traduzioni varie.

Liber Jesirah qui Abrahamo'patriarcae adscribitur, una cum commentario Rabbi Abraham.

Sepher ha Zohar - traduzione di Jean de Pauly

 

Indice

La Parola Perduta Le Cinquanta Porte della Ragione

Le Trentadue vie della Sapienza