Il documento che segue è una traduzione del Carissimo Fratello Federico Pignatelli.

Lo scopo ultimo della Meditazione? Sciogliere i nodi che legano l'anima, facendola tornare alla sua prima origine che è unitaria, priva di duplicità e che comprende in se la molteplicità.

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Kether Eliyon è il segreto del vero candore, e non è paragonabile a nessuno altro colore; esso è totalmente bianco, puro. Il bianco, non essendo mescolato con altro colore, è definito regale. In questo luogo l’influenza di Din non esiste. In questo mondo, infatti, non esiste flagello e neanche distruzione, perché in Kether esistono soltanto elementi senza energia di incremento, senza distruzione, senza arbitrato, senza flagello, senza malattia. È il vero immutabile candore. È questa la ragione per cui Salomone ha detto: "In ogni tempo le tue vesti siano bianche e il profumo non manchi sulla tua testa" (Qoelet IX,8), è la corretta unzione della testa. 

Quando l’uomo esegue le prescrizioni della Torah e ne compie i comandamenti, si unisce con il Candore celeste, segreto di Kether, l’essenza esoterica dell’esistenza, della vita e del fondamento. Quando invece l’uomo pecca, determina la propria morte e la propria rovina, si riallaccia alla propria degenerazione e si allontana dalla verità di Kether. 

È scritto: "Davanti a me resterebbe la macchia della tua iniquità" (Geremia II,22), giacché "In ogni tempo le tue vesti siano bianche", così esisterai e vivrai veramente. Ma se, Dio ce ne scampi, pecchi allora non ti sottrarrai al pericolo di essere annientato.

Il Tempio fu chiamato "Lebanon", perché origina dal Libano il quale fornisce il candore delle corone di Israele, le rigenera e anche le sostiene con Kether Eliyon. Ecco il motivo per cui l’ufficio di Yom Kippour si esegue con delle vesti bianche, in modo tale che: "Anche se i vostri peccati fossero come lo scarlatto, diventeranno bianchi come neve" (Isaia I,18). 

Sappi che quanto c’è di bianco nella parte inferiore di Kether non è il Candore Vero, trasparente e scintillante. Perché il candore in  H’cmâ contiene del bianco davanti e tenebra dietro. Contiene anche la distruzione, che scende verso la sua parte inferiore secondo il segreto di Onég (piacere) e Négâ (peste) (vedere  Sepher Yetzirah 2:4). Ecco perché è detto che in alto, in Kether, esiste un solo occhio: "Occhio nell’occhio, apparirai o Yhwh" (Numeri XIV,14).

È scritto: "Perché hanno visto l’occhio nell’occhio, Yhwh che ritorna a Tzion" (Isaia LII,8), ed ancora: "Ecco, l’occhio di Yahvé è su quelli che lo temono, su chi spera nella sua grazia" (Salmi XXXIII,18). Un occhio, un colore, una visione. 

H’cmâ, tuttavia, mistero della parte anteriore e di quella posteriore, ha due occhi, a proposito dei quali è detto: "I suoi occhi sono come colombe, su ruscelli di acqua" (Cantico V,12), come delle colombe: "Nessuno di voi danneggi il fratello" (Levitico XXV,17).

In certe circostanze sono fecondi e propizi, con il mistero della parte anteriore e di Onég, altre volte frantumano ed annientano con il mistero della parte posteriore e di Négâ. Tuttavia, quando l’occhio unico si manifesta sugli occhi chiamati colombe, tutto diviene allora Misericordia ed esistenza. Le creature si trovano, in virtù della grazia dell’occhio unico, in un’epoca di armonia. Le due colombe diventano sorelle nell’occhio unico, fondamento del candore celeste.

È detto: "I suoi occhi sono come colombe, su ruscelli d’acqua; i suoi denti bagnati nel latte posti in un castone" (Cantico V,12). Testualmente bagnati nel latte. Queste parole: "… bagnati nel latte", sottintendono "nel candore". È questo il motivo per cui nel Candore unico, c’è soltanto bianchezza ed è ancora per questo che Salomone ha detto: "L’occhio (scritto senza Vav) sarà benedetto, perché dona del suo pane al povero" (Proverbi XXII,9). 

È scritto: "Ecco, l’occhio di Yahvé è su quelli che lo temono, su chi spera nella sua grazia" (Salmi XXXIII,18). L’occhio unico non cambia mai ed è immutabile eternamente, tutto esiste realmente grazie ad esso, vita ed esistenza. È scritto: "Vedi, non dorme né sonnecchia, il custode di Israele", perché l’occhio resta unico, come il colore del candore. Ma dove ci sono due occhi, lì c’è il sonno: "Svegliati, perché dormi, Adonaï?" (Salmi XLIV,24). Questo equivale a dire che nel luogo in cui c’è un davanti e un dietro, lì sono la veglia ed il sonno.

Comprendi bene questo. 

Devi sapere che il colore spirituale, nell’Unico, è il Candore radioso e puro, è : "I capelli della sua testa erano candidi come lana" (Daniele VII,9).

Il rosso di  H’cmâ non è essenziale; indispensabile è il candore, mistero della sua esistenza e della sua verità; per  H’cmâ il rosso è elemento complementare, per il fatto che appartiene al lato posteriore. L’essenza di  H’cmâ è il bianco, che è Misericordia del lato del Candore e componente di Din, mentre è distruzione dal lato rosso di Binâ. 

A proposito di questa ultima Sephirâ, mistero della parte posteriore, la sua essenza è, invece, rossa, ed il bianco è colore complementare. Ecco il motivo per cui, a partire da  H’cmâ, l’attributo Rah’amim (Misericordia) si riversa dal lato destro, che è Abramo.

Il segreto di Malcouth è intessuto, nella sua manifestazione più sottile, di Blu azzurro, e di Tenebra nelle sue parti posteriori.

Quando è mischiato, dal lato di  H’cmâ, con un poco di rosso e molto blu azzurro (tékeléth), allora il verde (yaroq) è prodotto dal lato di Abramo. È la creazione di ogni cosa dal lato di H’eséd: "Perché hai detto, la mia grazia rimane per sempre" (Salmi LXXXIX,3). Ecco che puoi constatare come tutto ciò che ricopre la terra e gli alberi sia rivestito interamente di verde. Quando hwhy, baruk ha-shem, vuole generare nel mondo, distende il verde ed i frutti appaiono. È il segreto della generazione delle creature: "Mandi il tuo soffio, sono creati, rinnovi la faccia della terra". (Salmi CIV,30).  Ma quando l’attributo H’eséd si occulta e si innalza, allora tutte le creature che ne dipendono si smarriscono e deperiscono. Puoi, in questo modo, constatare come gli alberi e la vegetazione muoiono, durante il mese di Tishri, a causa della interruzione dei canali. In conseguenza di ciò le foglie appassiscono e le piante seccano. Tuttavia, in alto, l’abbondanza non è realmente interrotta perché la rugiada non si dilegua mai e si diffonde continuamente a partire dal Candore celeste. 

Sappi che esistono dei canali che non si interrompono mai, permettendo, in questo modo, che esistano degli alberi: "le cui foglie non cadranno mai" (Salmi I,3), dal momento che sono "piantati lungo i corsi d’acqua" (Salmi I,3). Gli altri annaffiamenti, al contrario, si interrompono e a causa della loro interruzione, la vigoria che ne è generata si esaurisce. Le diverse specie di vegetali, di foglie e di frutti sugli alberi, appassiscono e seccano. È il mistero di: "Se nascondi il tuo volto, si spaventano, togli loro il respiro, spirano, e alla polvere ritornano" (Salmi CIV,29). Tuttavia, ci sono di frutti che, in ogni epoca, restano sugli alberi: "I frutti dell’albero maestoso" (Levitico XXIII,40).  É in questa maniera che le specie verdi rivelano il segreto dell’attributo H’eséd, del lato di  H’cmâ ed anche della parte anteriore. Tuttavia, esse contengono un poco del contrario, perché non sono bianche. 

Quando l’uomo pecca, è giudicato dal lato di Guebourâ, mistero delle vere parti posteriori del lato sinistro. Guebourâ risale verso Din (Giudizio), dal lato di Binâ, a causa dell’associazione del potere rosso di Binâ, colore puro, e del Grande braciere chiamato Tenebre, del lato di Guebourâ.

In questo modo il rosso assoluto, molto scuro, si determina a causa del lato sinistro. È questo il motivo per cui Esaù è rosso e si accompagna ad Isacco, e che l’annientamento e la distruzione dimorano in Din, del lato sinistro, il quale è rosso. È detto:

"Anche se i vostri peccati fossero come lo scarlatto, diventeranno bianchi come neve. Se sarete docili e ascolterete mangerete i frutti della terra. Ma se vi ostinate e vi ribellate, sarete divorati dalla spada!" (Isaia I,18-20). È il segreto di: "Nasconderò loro il mio volto e  saranno divorati" (Deuteronomio XXXI,17). 

Adesso che sai questo, sappi che queste cose hanno attinenza con le parole: "Come un bue divora l’erba dei campi" (Numeri XXII,4), è detto anche: "È meglio un piatto di verdure con amore che un bue grasso con l’odio".  (Proverbi XV,17). Pertanto tutto esiste realmente a causa del verde. 

Sappi che il Nome centrale, chiamato Tiphereth è il segreto di tutti i colori secondo le loro tonalità, nel mistero del vermiglio (argaman), visto che il vermiglio contiene il segreto di tutti i colori: bianco, nero, blu azzurro, verde, verdastro e rosso. Questi colori sono mischiati tramite Netzâ, Hod e Yesod.  L’attributo Yesod riunisce tutti i colori: "… il cui aspetto era simile a quello dell’arcobaleno nelle nubi in un giorno di pioggia. Tale mi apparve la gloria di Yhwh" (Ezechiele I,28). 

Sappi ancora che il colore del segreto del blu azzurro è il mistero della comunità di Israele, vale a dire il segreto di Malcouth.

"I suoi piedi scendono verso la morte, i suoi passi conducono allo shéol" (Proverbi V,5), il nero, non contenendo nessuna luce, è il segreto di tutte le parti posteriori le più esterne. Questo luogo è chiamato Oscurità tenebrosa, per il fatto che c’è un altra tenebra che è una grande luce che nessuno ha la capacità di sondare, secondo il segreto di: "Poi toglierò la mano e vedrai la mia schiena; ma il mio volto non lo si può vedere" (Esodo XXXIII,23). Questa luce, essendo radiosa e pura, i tuoi occhi non potranno contemplarla perché saranno accecati. 

Che significa la parola dei saggi: "Non potrai vedere il mio volto" ? è il segreto di: "Fece della tenebra il suo velo" (Salmi XVIII,12). Infatti è scritto: "Élohïm separò la luce dalle tenebre" (Genesi I,4).

Vi sono a volte delle grandi distinzioni nelle separazioni sante, embricate une nelle altre, alcune di queste sono considerate come profane di fronte ad altre più interiori. Che cosa separa due luoghi di santità? è scritto: "Metterai il velo sotto le fibbie, e là, nell’interno oltre il velo, introdurrai l’arcata della Testimonianza, e il velo segnerà per voi la separazione tra il Santo ed il Santo dei Santi" (Esodo XXVI,33). Esiste, quindi, un spazio intermedio chiamato Grande luce e che gli occhi non hanno la capacità di vedere. È quanto menziona il versetto: "Fece delle tenebre il suo velo" (Salmi XVIII,12). È anche scritto: "Vi parlò dal fuoco, dalla nube e dall’oscurità, con voce poderosa" (Deuteronomio V,22). È scritto: "Cielo oscurato da nuvole tenebrose" (Deuteronomio IV,11). 

Conosci il grande segreto. Le distinzioni tra i diversi tipi di luminari sono chiamate "Tenebre", perché rappresentano i limiti di tutte le parti posteriori. In effetti, sono delle luci che nessuno può contemplare, segreto dei versetti: "Fece delle tenebre il suo velo" (Salmi XVIII,12), "vi parlò dal fuoco, dalla nube e dall’oscurità, con voce poderosa" (Deuteronomio V,22), "cielo oscurato di nuvole tenebrose" (Deuteronomio IV,11), "fece delle tenebre il suo velo" (Salmi XVIII,12). È il motivo per cui è detto [degli empi] "Senza sapere, senza comprendere avanzano nelle tenebre" (Salmi LXXXII,5), vale a dire, indeboliscono la luce dei loro occhi, rendendosi incapaci di comprendere la luce radiosa: "Gli empi svaniscono nelle tenebre" (I Samuele II,9).

Sappi che quando l’uomo ha raggiunto il luogo delle Tenebre, queste gli causano sia la malattia sia la debilitazione. È il segreto dell’apertura degli occhi:  "Yhwh aprì gli occhi del servitore" ed il segreto di "il Mio cuore ha curato molto Daath e  H’cm (Qoelet I,16). 

Adesso che ti abbiamo spiegato queste nozioni sui colori, ogni volta che troverai nella Torah queste differenti categorie relative alla tonalità e di colori, dovrai considerare a quale Sephirâ fanno riferimento. Quando due colori saranno presentati combinati, considererai quale Sephirâ è messa insieme a Malcouth. 

Comprendi che esiste un bianco chiamato "Bianco aramaico" (Laban haArami), che bisogna distinguere del Candore celeste, chiamato "Luce radiosa", pura e semplice, senza nessuna mescolanza, mistero della vita, della continuità e della restaurazione. Sappi che quando le differenti categorie si permutano, secondo il metodo della ruota che arretra, si svestono e ritornano al nulla.  Questo annichilamento si chiama "Bianco aramaico". 

Indice

Il Segreto dei Colori  Le Tre Teste dell'Idra Zouta  David e Betsabea