Come la storia del mondo, la storia della Massoneria riposa sopra una tradizione. Ciò che F. Anderson dà nelle prime pagine del suo libro delle Costituzioni, come facente parte della storia, non è altro che la storia della corporazione dei Massoni, tale quale essa si trova nelle antiche costituzioni, e di cui il carattere tradizionale non può essere messo in dubbio. Ciò tiene luogo probabilmente, nel Medie Evo, dell'isteria vera dell'arte di costruire, di cui esso tratta d'altronde in modo speciale. Semplice, chiara compendiosa, completamente adattata al grado di intelligenza di coloro ai quali era destinata, sotto questa forma noi la troviamo negli antichi documenti. Più tardi, la cultura intellettuale del popolo che progredisce esige ogni giorno maggior ricorso alla scienza dimostrativa e ad argomenti di convinzione. Ciò spiega perché negli annali di una data più recente, noi la ritroviamo accompagnata da maggiore svolgimento. Nel documento scoperto da Hollywell nella antica biblioteca reale del Museo britannico, e pubblicato per la prima volta nel 1840, questa tradizione non occupa che ottantasei versi. Noi ne diamo la traduzione nella forma con la quale essa comparve negli ultimi tempi. Il documento e indiscutibilmente autentico, anche l'eruditissimo Dott. Giorgio Closs lo riconosce e lo annovera fra quelli da lui pazientemente raccolti per la storia della Massoneria. Il documento fu pubblicato dal Findel nel 1840, autore fra e altre cose di un elenco di Landmarks secondo la sua visione nel 1861. I Landmarks secondo G.J. Findel Correttezza etica esige che la libera circolazione in rete sia regolata dalla citazione della fonte (completa di link attivo) e dell’autore. Entra |