| Il Manoscritto di Carmick è conservato dalla Gran Loggia di Pennsylvania ed è il più antico documento massonico illustrato da un quadro di loggia. Henry S. Borneman lo descrisse sistematicamente e ne fornì una esatta trascrizione nella sua opera "Early Freemasonry in Pennsylvania". Il Manoscritto consiste di dodici fogli, scritti da ambo i lati. Non ha un titolo generale, ma ogni pagina reca una intestazione. La prima pagina è intestata con le parole "The Constitutions From Prince Edwin" e le pagine seguenti invariabilmente con le parole "The Constitutions of St. John's Lodge". Alla pag. 20 del manoscritto è presente una iscrizione ornata: "Persr. Frazer's Book 1756". Dalle minute della Loggia N° 2 di Philadelphia, risulta che Frazer (nato il 10 agosto 1735 a Newton Tonnship, Chester County, Pennsylvania) fu ivi accolto come visitatore il 27 marzo 1770. Non si sa come questi fosse entrato in possesso del Manoscritto. Un suo discendente ed omonimo, Persifor Frazer di Pittsburg, donò il Manoscritto alla G.L. di Pennsylvania nel 1910-11. Il nome Carmick appare alle pagine 19 e 22 ed è quello di una nota famiglia della Pennsylvania, membri della quale furono scrivani di numerosi altri manoscritti settecenteschi. Il testo comincia con una invocazione tratta dall'Ecclesiastico (da non confondere con l'Ecclesiaste), libro appartenente al canone alessandrino, ma non a quello gerosolimitano. Si tratta quindi di un libro deuterocanonico, di quelli considerati apocrifi dai protestanti, e pertanto la sua citazione nel testo è un elemento di considerevole valore per la datazione dell'originale da cui trae origine il Manoscritto settecentesco: datazione che, anche tenendo conto solo di questo riferimento, va proiettata ad un tempo anteriore alla Riforma (XVI sec.). Crediti: Rivista Massonica n.3 Marzo 1974 Vol. LXV Edizioni Società Erasmo. Traduzione di Vittorio Fabbri. |