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"Spiegazione preliminare di introduzione ai capitoli seguenti che contengono la descrizione dei fatti spirituali concernenti la creazione dell'universo fisico, temporale, e delle sue parti principali, della creazione dell'uomo e della donna, della loro prevaricazione e castigo e dei fatti principali sopravvenuti nella loro posterità fino all'epoca del diluvio universale.,,

Il quaderno D 9, benché enunci nel suo titolo di contenere spiegazioni preliminari, è l'ultimo della serie. Se sia stato seguito da altri, Willermoz non li ha inviati a Turckheim. Il mio esposto della teologia, così poco pietista del massone occultista di Lione, terminerà con alcuni estratti da questo nono quaderno che comincia con una spiegazione di alcuni termini precedentemente utilizzati:

"Così noi cominceremo con lo spiegare cosa bisogna intendere con immensità divina, o il mondo divino increato, creazione dell'universo fisico temporale e dello spazio universale, .... la formazione e l'esplosione del Caos, creazione della materia detta novenaria, dei suoi principi costitutivi, dei tre elementi, e perché non quattro, la vita universale passiva che anima tutto lo spazio, tutti i corpi e corpuscoli e tutti gli individui ad un tempo, la benedizione della Grande Opera dei sei giorni per mezzo dell'atto sabbatico divino del settimo giorno ....

L'immensità divina, che noi chiamiamo anche mondo divino e increato, .... domina e separa lo spazio universale ed i mondi creati, essa è una immensità senza confini e senza limite che si accresce senza sosta e si accrescerà per sempre per contenere la moltitudine immensa degli esseri spirituali ed intelligenti emanati dal seno del Creatore. Dio ne è il centro ed il centro riempie tutto, .... (la Trinità divina), questo triangolo divino è circondato dalla moltitudine immensa degli esseri spirituali ed intelligenti che ne sono emanati e formano insieme quattro classi distinte."

Segue, ancora una volta la enumerazione delle quattro classi di angeli: gli spiriti superiori denari, gli spiriti maggiori ottonari, gli spiriti inferiori settenari, gli spiriti minori ternari. Willermoz fa’ ancora notare che la somma di 10, 8, 7 e 3 dà 28 = 10.

"Ciò dimostra ancora che ogni azione spirituale proviene dall'unità; se il numero 10 viene tracciato così (con l'uno al centro di uno zero), raffigura l'Omega, il principio ed il tutto: uno come centro, l'altro come circonferenza che lo circonda."

evidente che ciò che Willermoz definisce una spiegazione di cose inspiegabili, come l'immensità divina o mondo increato, non ci illumina. D'altra parte, tracciare la topografia del cielo prima della creazione dell'universo fisico sembra un'impresa ardua.

Se ci si volesse perdere in fantasie, si potrebbe rilevare come curiosità che Willermoz, dichiarando che l'immensità divina si accresce senza tregua, sembra anticipare la teoria della moderna astrofisica che ammette che l'intero universo sia in espansione continua.

Quanto all'universo fisico, luogo di esilio prevaricazioni:

"Questo spazio è limitato e circondato da ogni parte da una immensa circonferenza ignea ed impenetrabile, filosoficamente chiamata asse fuoco centrale, formata dalla moltitudine degli spiriti inferiori rimasti fedeli, che ricevettero ordine dal Creatore di difender(lo) contro qualsiasi azione demoniaca per la durata dei tempi fissati dalla giustizia.

In questo spazio meraviglioso, al momento dell'esplosione del Caos, furono messi in azione e movimento tutte le parti dell'universo creato, i cieli, gli astri, le stelle, i pianeti, i corpi celesti e terrestri, e genericamente tutti gli esseri attivi e passivi della natura in cui tutte le sue parti e ciascuna in particolare, agiscono giornalmente con una precisione ammirabile, in conformità alle leggi d'ordine che esse ricevono dal Creatore divino. Lo spazio si compone di due parti principali: al centro della parte inferiore, chiamata Mondo terrestre, è posto il corpo generale terrestre della terra propriamente detta, sormontata dai tre pianeti inferiori Giove, Venere e Luna, che spandono la loro influenza ed operano con immediatezza in corrispondenza con i quattro pianeti superiori.

La parte superiore dello spazio universale, chiamato mondo celeste, contiene i quattro pianeti superiori chiamati Saturno, Sole, Mercurio e Marte, che formano insieme le quattro regioni celesti e, dominando l'universale, sono in corrispondenza con i quattro cerchi spirituali del mondo sovraceleste che li sovrasta e di cui parleremo altrove. Mosé, al centro delle quattro regioni celesti di questo quaternario temporale, ha posto l'albero della vita del paradiso terrestre che i geometri materiali cercano sulla terra. In questo stesso centro egli ha posto l'uomo emancipato, puro e santo, ad immagine e somiglianza di Dio, e che egli stabilì quale sede della sua dominazione universale sugli esseri e sulle cose create.

Al di sopra del mondo celeste e delle quattro regioni planetarie superiori che lo compongono, esiste un altro spazio immenso chiamato immensità e mondo sovra celeste, creato contemporaneamente ai mondi inferiori. Tale immensità circonda, protegge e difende potentemente, contro ogni azione contraria demoniaca, la circonferenza ignea dell'asse fuoco centrale che delimita e limita per sempre lo spazio universale; essa separa l'immensità divina increata dai tre mondi inferiori creati; essa è abitata e riempita dalla moltitudine degli esseri spirituali che il Creatore ha sottoposto alla legge del tempo ed essi vi formano, in analogia con l'immensità divina, quattro classi distinte per numero di azioni, per virtù, per facoltà e per grado di potenza temporale di cui sono dotate. Il quarto cerchio, che i saggi hanno chiamato cerchio degli spiriti minori quaternari, è in relazione con il centro divino al quale è unito per mezzo della sua linea perpendicolare. In questo cerchio il Creatore ha stabilito di emanare dal suo seno e di fissare la classe generale delle intelligenze umane chiamate uomini, per mezzo dell'atto assoluto del Suo sesto pensiero di creazione, per servire per loro come origine di emanazione, sesto pensiero di cui è stato fatto un sesto giorno, come se in Dio potesse esservi giorno, tempo o intervallo. Da questo stesso cerchio Egli ha in seguito emancipato e fatto uscire il primo uomo che noi chiamiamo Adamo benché non sia questo il suo vero nome, e di inviarlo puro e santo, ad occupare il centro delle quattro regioni superiori del mondo celeste per stabilirvi la sede e la dominazione universale su tutte le cose create con cui Egli lo rivestì.

Nello stesso centro dovevano essere emancipati ed inviati, a loro volta, tutti gli altri uomini-minori della stessa classe di cui egli (Adamo) avrebbe chiesto al Creatore l'emancipazione per essere aiutato nelle sue solenni funzioni, per fare opposizione con essi alla moltitudine degli spiriti ribelli e contrastare insieme la loro azione perversa."

Quanto precede può egregiamente servire, se non come commento, certamente come estratto volgarizzato degli insegnamenti di Martinez de Pasqually di cui al suo Trattato della Reintegrazione.

Ho pubblicato nel 1938, una antica tavola della situazione dei diversi mondi, cieli, immensità celesti e sovra celesti ed, infine, di tutto l'Universo di Martinez. La precedente descrizione di Willermoz è una eccellente spiegazione che di molto facilita la lettura della tavola.

Dalla topografia metafisica, Willermoz passa alla condizione di Adamo.

"Dio - emancipando Adamo ed inviandolo a compiere la sua missione al centro delle quattro regioni celesti, in cui tutto è assoggettato a forme corporali, necessarie per rendere reciprocamente sensibile l'azione degli esseri che ne sono rivestiti a quelli che li circondano - l'aveva rivestito di una forma corporea, gloriosa, imperturbabile incorruttibile, che poteva reintegrare in lui e riprodurre fuori di sé secondo la propria volontà, la stessa che il nostro divino redentore Gesù Cristo ha presentato agli uomini come modello dopo la sua resurrezione."

Ecco enunciato, in poche parole, chiare e succinte, ciò che è rimasto fino ai giorni nostri per molti gruppi occultisti uno degli scopi segreti dell'umanità: poter vincere la morte per mezzo della resurrezione in un nuovo corpo materiale o semi-materiale come il Cristo, così come viene raccontato nel Vangelo di San Luca (XXIV, 13-53).

Willermoz prosegue la sua spiegazione della interpretazione del Genesi data da Martinez. Non lo seguirò. Mi contenterò di rilevare ancora una curiosa espressione:

"Esiste nella natura, principalmente per il minore-uomo, per l'Adamo degradato e punito, due vie distinte che non possono essere confuse senza incorrere nel più grande pericolo. L'una è la via spirituale attiva o dello spirito; l'altra è la via universale passiva che è quella della materia.

La via dello spirito non è creata bensì emanata, insieme all'essere che ne gioisce, dal seno di Dio da dove l'ha attinta. Essa è immortale, indistruttibile, intelligente e attiva. Essa pensa, vuole, agisce e discerne e ciò la rende ad immagine e somiglianza del suo principio generatore. Essa si fortifica con l'esercizio del bene e non può che indebolirsi ed oscurarsi con l'esercizio del male.,,

Ecco il sano e puro dualismo che distingue, separa, discerne nettamente la vita spirituale originale dello Spirito puro, dalla vita – vale a dire dall'insieme delle energie - che provengono dalla materia. Dualismo filosofico ed esoterico che, ad ogni uomo appassionato di mistero, ma dotato nel contempo di ragionevole senso critico, sembra il più adatto a rappresentare l'opposizione intuitiva che la ragione vede, sente, comprende esistere tra le cose dello Spirito e quelle della materia.

 


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