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Il mito sumerico del Diluvio
L'opera di Ea e di Ninhursag doveva davvero perire "ed essere trasformata in cenere", come voleva Enlil, o il Seme dell'umanità andava preservato? Seguendo il suo impulso, senza tuttavia dimenticare il giuramento al quale era legato, Ea vide in Ziusudra' il mezzo con il quale si poteva salvare l'umanità. Non appena Ziusudra' tornò a pregare e a implorare aiuto nel tempio, Ea (Enki) cominciò a bisbigliare da dietro un paravento e, facendo finta di parlare a se stesso, diede a Ziusudra' istruzioni urgenti:
Distruggi la tua casa e costruisci una nave! Rinuncia a tutto ciò che possiedi, pensa solo alla vita! Lascia tutti i tuoi averi e metti in salvo l'anima. A bordo della nave metti il seme di ogni essere vivente. Questa è la nave che devi costruire; Grande abbastanza da contenere ciò che ti ho detto....
… Cercherò di impedire la distruzione della mia umanità; per Nintu, cercherò di fermare il genocidio della mie creature! Voglio che la gente torni alle terre da loro abitate. Siano tutte le loro città ricostruite: che la loro ombra sia riposante, che i mattoni di tutte le città siano collocati nei luoghi sacri, che tutte le … dimorino nei luoghi sacri.
“La pura acqua che spegne il fuoco io porrò opportunamente colà. Ho perfezionato le regole divine e i sublimi me: nei luoghi che sono stati distrutti, farò in modo che vi sia la pace.”
Dopo che An, Enlil, Enki e Ninhursag ebbero creato il popolo dalla testa nera gli animali si moltiplicarono per ogni dove, animali di ogni taglia: i quadrupedi furono posti come ornamento adatto alle pianure ...
"Che io possa tenere in conto il loro diligente lavoro, il muratore del paese possa gettare solide fondamenta.”
Quando lo scettro della regalità fu condotto giù dal Cielo, dopo che l’augusta corona e il trono regale furono condotti giù dal Cielo, egli con determinismo perfezionò le regole divine e i sublimi me, pose i mattoni di quelle città in luoghi sacri. Diede loro dei nomi, stabilì le capitali.
La prima di quelle città, Eridu, assegnò al signore Nudmmud; la seconda, Bad-tibira, l’assegniò alla “tuttasanta” (Innana); la terza Larak, la diede a Pabilsag; la quarta Sippar, la diede al sublime Utu la quinta Suruppak, la diede a Sud. I nomi diede a queste città, stabilì le capitali.
Non arginò l’alluvione, ma scavò il suolo e incanalò l’acqua, dispose la pulitura dei piccoli canali e dei fossati per l’irrigazione. … Pianse allora Nintu sulle sue creature, pianse la pura Innana a causa delle genti, Enki si consigliò con il suo stesso animo. An, Enlil, Enki e Ninhursag, gli dei dell’Universo, giurarono sul nome di An e Enlil.
In quel tempo Zi-u-sud-rà era re e sacerdote di vaticini; una capanna edificò con devozione, con parole ben appropriate, con timore giorno dopo giorno, con regolarità, stava là; qualcosa che non era un sogno sopraggiunse: parole di un giuramento stipulato tra Cielo e Terra.
La loro opposizione portarono gli dei fino al Kiur, Zi-u-sud-rà udì, stando sul lato, stando sulla sinistra, del muro laterale “Muro laterale, ti devo parlare! Presta attenzione alle mie parole, presta l’orecchio al mio avvertimento: per nostra iniziativa un Diluvio sui luoghi di culto si abbatterà, la progenie dell’umanità sarà annientata.
É una sentenza definitiva, la decisione dell’assemblea (divina). Per la parola detta da An, Enlil, Enki e Ninhursag, nella regalità il periodo di governo avrà fine. Adesso”…
I venti maligni e i venti di tempesta tutti insieme si adunarono: il Diluvio sui culti imperversò. Sette giorni e sette notti il Diluvio sul paese dilagò. L’arca nel Diluvio il vento maligno sballottò. Il sole uscì, gettando luce su cielo e terra. Zi-u-sud-rà un’apertura fece nella grande arca e il sole e i suoi raggi all’interno della grande arca gettò. Zi-u-sud-rà, comportandosi da re, si prostrò davanti al dio –Sole, baciando la terra. Il re buoi sacrificò e rese numerose le pecore (da sacrificio).
… lo scongiuro del soffio vitale del cielo e del soffio vitale della terra invocate. An ed Enlil, il soffio vitale del cielo E il soffio vitale della terra vi sia d’aiuto. La distruzione si allontana dalla terra, se ne va. Zi-u-sud-rà, comportandosi da re, si prostrò davanti ad An ed Enlil, baciando la terra. An ed Enlil (a) Zi- u-sud-rà con la moglie Vita (eterna), come un dio gli diedero. A vita eterna, come un dio, lo elevarono.
Allora, Zi-u-sud-rà il re, colui che aveva salvaguardato le progenie dell’umanità nel momento della distruzione, in un altro paese, nel paese di Dilmun, dove sorge il dio-Sole, fecero vivere.