Ernesto Nathan

 

Il Politico

 

 
 

Fatto nuovo negli annali del Pontificato, al discorso di Ernesto Nathan del 20 Settembre, rispose il Pontefice Pio X colla seguente lettera indirizzata al Cardinal Vicario:


 

«Al diletto figlio Pietro cardinal Respighi Nostro Vicario Generale.

Signor Cardinale,
Una circostanza di eccezionale gravità Ci muove a rivolgerle la Nostra parola per manifestarle il dolore profondo dell'animo Nostro. Da due giorni un pubblico funzionario nell'esercizio del suo mandato, non pago di ricordare solennemente la ricorrenza anniversaria del giorno in cui furono calpestati i sacri diritti della Sovranità Pontificia, ha alzato la voce per lanciare contro le dottrine della Fede Cattolica, contro il Vicario di Cristo in terra e contro la Chiesa stessa lo scherno e l'oltraggio. Parlandosi in nome di questa Roma, che pur doveva essere, secondo autorevoli dichiarazioni, la dimora onorata e pacifica del Sommo Pontefice, si è presa direttamente di mira la Nostra stessa giurisdizione spirituale, arrivando impunemente a denunziare al pubblico disprezzo perfino gli atti del Nostro Apostolico Ministero. A questa audace contestazione della missione affidata da Cristo Signor Nostro a Pietro ed ai suoi successori, accoppiandosi pensieri e parole blasfeme, si è osato d'insorgere altresì pubblicamente contro la divina essenza della Chiesa, contro la veracità dei suoi dommi e contro l'autorità dei suoi Concili.
E poiché all'odio della Chiesa va naturalmente congiunto l'odio più dichiarato ad ogni manifestazione di pietà cristiana, non si è indietreggiato neppure dinanzi al proposito malvagio e anti-sociale di offendere il sentimento religioso del popolo credente.
Per questo cumulo di empie affermazioni, quanto gratuite altrettanto blasfeme, non possiamo non levare alta la voce di giusta indignazione e di protesa, e richiamare in pari tempo, per mezzo di Lei, Signor Cardinale, la considerazione dei Nostri figli di Roma sulle offese continue ed ognor maggiori alla Religione Cattolica, anche per parte di pubbliche autorità, nella sede stessa del Romano Pontefice.
Questa nuova e ben dolorosa constatazione non isfuggirà certamente ai fedeli tutti del mondo cattolico, offesi anche essi, i quali si uniranno con i Nostri cari figli di Roma per innalzare con fervore le loro preghiere all'Altissimo, affinché sorga a difesa della sua Sposa divina, la Chiesa fatta così indegnamente bersaglio a calunnie sempre più velenose e ad attacchi sempre più violenti dalla impune baldanza dei suoi nemici.
Facciamo voti che, per l'onore stesso della città Eterna, non abbiano a rinnovarsi questi intollerabili attacchi; ed intanto come pegno della Nostra speciale benevolenza Le impartiamo di cuore, Signor Cardinale, l'Apostolica Benedizione».

 

  

  

Indice: Ernesto Nathan


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