Studio sui Numeri IL CICLO DELLA POLARIZZAZIONE (1)
Una volta conosciuta bene la natura dell'Uno irriducibile è relativamente facile proseguire con lo sviluppo dei numeri secondo il piano generale esposto nell'introduzione. L'Uno irriducibile ha una doppia natura e questa doppia natura, rispettivamente passiva ed attiva, si manifesta. Qui risiede il mistero dei numeri. Il ciclo della polarizzazione è caratterizzato dalla selezione generica. L'Uno irriducibile è allo stesso tempo femminile (passivo) e maschile (attivo) ma questa natura non è androgina; vale a dire che le due nature esistono solo potenzialmente e non ancora manifestamente. Quindi a questo stadio è impossibile una selezione generica. L'azione di polarizzazione è il risultato di una scissione, come abbiamo visto nelle pagine precedenti. Nello stato assoluto questa scissione non si è ancora prodotta, quindi è uno stato puramente causale e si trova al di fuori del ciclo della manifestazione. Nella sua natura assoluta non è comprensibile, ma nel momento in cui, abbiamo constatato la sua doppia natura noi abbiamo già provocata questa scissione, perché l'Uno (causa unica irriducibile) è riconosciuto come Due per la sua doppia natura. In questo modo all'Unità causa noi aggiungiamo una nuova unità e questa nuova Unità è due. = Unità irriducibile. Natura assoluta = Unità riducibile. Natura manifestata dall'Uno irriducibile. Nella successione otteniamo così Tre nature distinte: 1° l'Uno irriducibile, attivo e passivo in uno (Protoplasma); 2° la natura passiva (femminile); 3° la natura attiva (maschile). La manifestazione della natura attiva precede forzatamente, nell'ordine reale, quella della natura passiva, poiché (irriducibile) dovendo manifestarsi diventa (Uno riducibile) ed è innanzi tutto 3 (), e solamente in seguito i"valori" 1 e 2 senza i quali non vi sarebbe creazione. Di questo ce ne siamo resi conto nel capitolo precedente. Questo fatto è spiegato nella Bibbia con queste parole "Dio creò l'uomo e gli diede, uscita dalle sue costole, una compagna affinché non fosse solo". Infatti nel momento in cui vi è un'attività vi anche un'opposizione a questa: il cerchio infinito è rotto, la scissione ha provocato la prima polarizzazione. La prima natura attiva, uscita dall'uno irriducibile - o piuttosto da lui creata - ha potenzialmente in sé la natura passiva . Questa è una parte dell'attività che, manifestata come natura attiva o maschile, è da questo momento Androgina. Il primo numero assoluto è: Padre-Madre; il secondo numero (polarizzato) è: Androgino; il terzo numero è bisessuato. Così come si verifica nei numeri, questa funzione esiste ovunque, ed è quella che fa le "razze" dei minerali, dei vegetali, degli animali e degli uomini. Ma, a questo punto, la manifestazione è lontana dall'essere terminata. Dobbiamo passare da un primo numero polarizzato ad un essere creato, non ancora procreato. Constatiamo due nature complementari ma non ancora "solidali tra di loro". Esse dovranno subire una involuzione fino ad essere indipendenti, cioè fino al momento in cui le nature femminile e maschile saranno de gli esseri organizzati e individualizzati. Occorre che il creato abbia procreato e questo abbia a sua volta procreato. Come si distinguono le due nature ? La natura attiva è quella che, nella polarizzazione, abbiamo chiamato il momento d'arrivo della corrente. É nel cerchio la parte che possiede quindi quella che può dare. É la qualità, la forza, l'energia. La natura passiva è il momento della partenza della corrente, la parte che è abbandonata, che si vuota, quindi che può ricevere. É l'opposto dell'attività perché, con la qualità, determina una quantità. É la natura fecondata che crea con la determinazione quantitativa dell'attività vitale. La qualità è il numero, la quantità il valore, quella che misura e fissa la qualità. Quando le tre prime unità sono definite, ed hanno formato i due primi numeri, si impone una nuova polarizzazione: quella della scissione delle due nature per diventare manifestate. Considerando il primo triangolo noi vi troviamo: che è Padre-Madre, Il che è androgino. Questi due numeri formano tre unità. Nella successione viene quindi il numero tre . Il nuovo triangolo allora sarà nel quale i primi due numeri sono creatori come tali una unità creatrice nella manifestazione, e quindi diversa, dell'Unità creatrice assoluta. Il primo triangolo è composto da due numeri successivi, che danno tre unità simultanee. Queste tre unità esistono quindi, allo stato potenziale, nel primo triangolo, e diventano tre unità manifestate dall'addizione. Da questo momento il primo triangolo è, relativamente al terzo numero, una unità creatrice, come l'uomo - relativamente al suo bambino-diventa il padre: qualità questa che non gli può più essere tolta. La creazione si distingue dalla procreazione dal fatto che produce – attraverso uno squilibrio interno e quindi puramente qualitativo - una quantità che è ricettacolo formatore dell'attività; mentre la procreazione necessita di una attività agente su una resistenza indipendente che è allo stesso tempo evoluzione. Se noi consideriamo il primo triangolo vediamo che si compone di cinque nature: 1°- che è le due nature in Uno; 2°- che è due volte , ma dove in ciascun le due nature sono potenzialmente differenziate. Quindi questo triangolo ha due nature passive o femminili, due nature attive o maschili, più una natura definibile solo col termine, molto importante, di Padre-Madre. Così il numero cinque è creatore come il numero tre. Ma il numero cinque, a questo momento, costituisce solo le diverse nature non manifestate del tre. La creazione sarà terminata solo quando tutte queste nature in stato potenziale si saranno manifestate una ad una, cioè quando avranno preso forma, dunque quantità. All'inizio è estremamente difficile liberare queste diverse funzioni, perché fino a quando noi siamo in uno stato, questo è per noi reale ma non lo sarà più (apparentemente) quando passiamo allo stato da lui stesso creato, e che quindi gli succede; perché noi discendiamo da questo fatto con la sua creazione, vale a dire che la nostra coscienza si modifica. In questo modo l'astratto è un mondo reale fino a quando non vi sarà nulla di concreto, ma appena vi è un mondo concreto la nostra coscienza, a lui adattata, non concepisce più l'astratto se non per adattamento o figurazione concreta. Vediamo così che l'1 è la forma concreta di ma che questi tre danno a loro volta una unità astratta, relativamente alla propria creazione che è . Quindi non possiamo separare dall'unità la triplicità, poiché dà immediatamente sebbene in questo triangolo vi siano effettivamente cinque nature e che vi sia tre volte due, quindi sei nel numero . Ciò nondimeno nel numero ogni unità è una triplicità, il che potenzialmente dà nove “principi". Nel secondo triangolo nelle sei unita vediamo manifestate le sei nature del . Queste danno, con le cinque nature potenziali del primo triangolo, un complesso di undici "nuove nature principio" e creatrici. Così si legano 1, 3, 5 e 11 quali numeri creatori, numeri che ritroviamo costantemente nella natura. Essi fissano la quantità degli organi a mezzo dei quali, in collaborazione con due nature complementari di uno o l'altro dei quattro regni, è regolata la procreazione. Il numero è una armonia in sé stesso. Ha tre nature maschili e tre femminili. Per sé stesso non può creare. Può procreare con l'azione del primo triangolo che agisce su di lui come fecondatore. Il triangolo è allora Uno, non differenziato; ma in questo Uno vi sono tre nature: le tre possibilità creatrici. Dove nell'Uno irriducibile noi notiamo l'attività, la passività, ed il prodotto in Uno, qui noi vediamo tre principi e troviamo questi tre principi diventati tre nature che danno una unità reale, suscettibile d'essere divisa per un numero pari che è 2 , ed un numero dispari che è 3 così come per il numero assoluto che è 1. Per questa ragione è l'unità perfettamente manifestata. Abbiamo visto la creazione del due con l'Uno; la prima procreazione del Tre col Due e adesso vediamo la procreazione da un procreato: del quattro dal Tre . Il ha in sé quattro volte due, quindi otto nature più una volta la tripla natura del da dove la manifestazione"potenziale" delle 11 nature del . Questo triangolo quaternario è l'ultimo. Con lui tutte le nature sono manifestate. Può procreare avendo in sé la potenza creatrice (11). É 10 come numero perché comprende, nel cerchio dei nove principi, l'Uno irriducibile, eterno fecondatore. Questo è il “Verbo" di San Giovanni e “la Parola ineffabile ed incomunicabile" dei Cabalisti. É lo Spirito che crea, il principio attivo che feconda e che mantiene la vita. É la prima potenza dell'Uno e ciò significa che la vitalità infinitamente grande dell'Uno irriducibile diventa, una volta manifestata, come prima quantità vitale nel 10; la prima potenza di questo 1 è 10 volte 1. Ogni cosa nella natura, rapportata alla sua forma fisica anche la più semplice, diventa ancora una volta divisibile per due e tre e uno. Da cui la teoria alchemica della composizione della materia. Il modo di decomporre questa materia, di separare queste due nature, diventa facile da conoscere dal momento in cui si conosce la natura della sua composizione: quando si conoscono i Numeri Fino ad ora abbiamo imparato a conoscere i numeri in quanto principi e valori. Dallo 0 siamo arrivati al 10, primo punto che è simbolizzato dal punto nel cerchio. Come numero (qualità) 1 è astratto e diventa concreto solo quando è 10, e 10 è 1 concreto. 10 è la prima potenza di 1. La seconda potenza di 1 è 100. Così 10 (qualità) è (valore) ed il o 2 astratto, ha la sua corrispondenza creatrice (nella sua natura passiva) nel 20, che è 2 + 9 (poiché 0 vale sempre 9), quindi 11. Il numero creato perfettamente, il 3 del ciclo causale, o astratto, nella manifestazione 30 ossia 3 +9 ossia 12! E per questo che nella Cabala la corrispondenza numerica delle lettere ebraiche che compongono le parole sacre, sono dei valori interi, cioè le potenze delle qualità creatrici corrispondenti ai sensi attribuiti a queste combinazioni di numeri e di suoni (lettere). Proseguendo troviamo nel triangolo procreatore (squilibrio generatore) il valore 40 che è 4 + 9 ossia 13. Questo famoso numero 13 lo troviamo dovunque, in tutte le religioni, in tutte le mitologie, e significa sempre uno stato di trasformazione. La superstizione, che è tale soltanto perché si attribuisce un senso cattivo ad una verità, dà a questo numero una importanza capitale e generalmente nefasta. La verità è che questo numero manifesta la potenza generatrice. L'effetto sarà buono o cattivo, nefasto o felice secondo la causa e non secondo la tradizione. Torneremo più avanti su questo studio dei numeri a partire dal 9 e spiegheremo più chiaramente il loro divenire, la loro ragione d'essere ed il loro valore reale. Ora che conosciamo la natura della prima linea astratta (serie di punti), il primo punto concreto, vale a dire la serie da 1 a 9, dobbiamo imparare a distinguerla. In primo luogo e come forma sempre fondamentale, si svelano le due nature, maschile e femminile, attiva e passiva, che risultano dalla relazione dei numeri tra di loro. Si definiscono di natura maschile i numeri dispari e di natura femminile i numero pari. La loro reciproca azione e reazione si espande nell'intero cosmo, cioè in tutte le idee e in tutte le forme. I numeri pari della nostra serie sono: 1, 2, 4, 6, 8; e poi – anche se si pone ai di fuori del la serie - il numero 10. Sono pari perché possono essere divisi in due parti eguali. Sono quindi armonici, il che vuoi dire in equilibrio, quindi passivi, quindi ricettivi, quindi non creatori di per sé stessi. Anche il numero 1 è pari essendo, come abbiamo visto, il padre dei numeri; come valore 10, è pari e dispari allo stesso tempo. É padre e madre come valore, così come lo è l'Uno irriducibile come qualità. Sono dispari i numeri 1, 3, 5, 7, 9. Sono maschili in quanto sono creatori, sono attivi, disarmonici, pertanto in squilibrio. Non possono essere divisi in due parti eguali e, a parte il numero 9 ossia 0, non possono essere divisi che per sé stessi e per 1. Il 9 è lo 0 manifestato, è la sua forma come vedremo più avanti. I numeri 3, 5, 7 sono così i principi creatori del mondo, essendo il mondo per 9; vi è quindi un mondo triplo, un mondo quintuplo, ed un mondo settuplo, ed essi corrispondono ai cicli di polarizzazione, di ideazione e di formazione per i quali questi numeri ne sono rispettivamente la base. 1 - Ci siamo sforzati di rendere la più chiara possibile questa parte dello studio sui numeri che - per sua stessa natura - è estremamente astrusa, a meno di ritornare diverse volte sugli stessi concetti e dando l'idea dell'argomento con dei riferimenti alla Cabala, per facilitare le ricerche personali in lavori dello stesso genere. Ricerche che s'impongono visto lo scarso spazio a nostra disposizione. Per poter essere più chiari sarebbe stato necessario citare interi capitoli della Genesi, di Platone, di Theone di Smirne, di S.Martino, etc. Tuttavia pensiamo che sarà facile al lettore orientarsi con l'aiuto della"intuizione", essendo questa l'ausilio più prezioso in questi studi. |