Studio sui Numeri

IL CICLO DELL'IDEAZIONE


 

L'idea è l'immagine energetica della forma che genera.

Quando nella fase di polarizzazione i generatori si sono selezionati, gli stessi si coordinano nella fase dell'ideazione per fissare la forma energetica, complesso di linee di forza determinate dai poli generatori, per stabilire lo scheletro “in potenza” (1) della forma fisica.

Nel ciclo precedente abbiamo visto lo sviluppo dei numeri a partire dall'Unità, e ritroviamo i numeri 1 e 3 quali qualità relative a quel ciclo. Gli altri numeri derivano da questi, ma soltanto i numeri 1 e 3 sono indissolubilmente legati al ciclo della polarizzazione.

Così i numeri 5 e 7 sono i generatori di questo ciclo dell'ideazione e tutti i multipli potenziali di questi due numeri si ricollegano direttamente a questo ciclo.

La fase dell'ideazione è nella genesi, essenzialmente instabile e creatrice. É la fase della prima procreazione dopo la creazione prima dell'Unità assoluta. I numeri 1, 2, 3, 4, etc., fino al 9 e le loro potenze 10, 20, 30, etc., costituiscono ora le basi energetiche delle forme fisiche.

 

Nello studio che precede abbiamo visto che la prima creazione si fece per scissione (addizione) ed ora vedremo perché la procreazione si fa per riproduzione (moltiplicazione) e come quest'ultima si realizza.

 

Il punto, l'Uno irriducibile, ha generato la linea per addizione, in quanto non può manifestarsi con la moltiplicazione perché uno per uno è sempre uno e quindi un punto per un punto resta sempre un punto.

Il punto diventa linea solo quando vi si aggiunge un altro punto, il che si verifica con la separazione di un punto in due punti.

Così, nella creazione, l'addizione e la divisione hanno lo stesso effetto.

Ma l'addizione presuppone l'esistenza di una quantità addizionabile, che non può esistere nell'Uno irriducibile.

D'altra parte la divisione è la funzione inversa della moltiplicazione, quindi l'Uno irriducibile deve essere supposto quale molteplicità. Ora sappiamo come questo conflitto primitivo sia risolto dalla natura tripla dell'Uno irriducibile, qualità che permette di concepire la funzione procreatrice nel corso della quale la divisione è simultanea all'addizione, essendo l'addizione la conseguenza della divisione, e la divisione generando la moltiplicazione.

 

= il punto generatore

= il punto generato dalla divisione

= il punto generato per addizione

 

Il è l'effetto di .

Il è generato dalla divisione, funzione inversa della moltiplicazione, Causa che non ha ancora effetto.

Il è la prima soluzione completa delle funzioni creatrici, dando il primo stato di procreazione poiché è generato dalla prima moltiplicazione del . Esso è l'effetto di questa causa.

 

É per questo motivo che il tetragramma, la tetractys, e tutto quanto il simbolismo arcaico o il simbolismo magico esprimono col numero 4 il termine finale della creazione, ed il termine primo dell'esistenza manifestata dell'Essere; perché racchiude il segreto della prima procreazione, essendo la prima figura stabile: il quadrato.

É questa la sola fase dell'esistenza nella quale vi è un termine primo che è creato, ed un termine finale che è il primo procreato, caratteristica della fase dell'ideazione; il punto può solo creare con l'addizione (divisione) e la linea che ne risulta non può che procreare, mai creare, perché una linea addizionata a se stessa è e resta sempre una linea anche se diventa visto che è stata moltiplicata per se stessa.

I numeri 1, 3, 5, 7, sono i numeri creatori, perché non racchiudono in sé stessi delle forme procreate, sono i numeri primi o incomposti; in altri termini sono i generatori di tutte le figure e di tutte le forme e, nei confronti della manifestazione concreta, giocano lo stesso ruolo giocato dall'Uno irriducibile nei confronti del mondo astratto.

Con l'addizione essi possono dare altri numeri primi o incomposti (nel senso di procreazione) quale l'11 prima rappresentazione nel mondo concreto della funzione del nel mondo astratto, perché ha una funzione intermediaria come il e risulta da una addizione di 1, 3, 7, ma non comprende in sé alcuna moltiplicazione. I numeri 1, 3, 5. 7, sono generatori nella fase di ideazione. Producono - con la moltiplicazione per se stessi - delle facce, sono generati solo per addizione e danno la perfetta transizione dall'astratto al concreto, attraverso la fase dell'ideazione.

Abbiamo detto che il quadrato è la prima faccia stabile. Per stabile intendiamo ciò che è conseguenza di una funzione sempre uguale, che non produca nessun effetto complesso deviato dalla conseguenza naturale di questa prima funzione.

La faccia a quattro lati non è la prima perché tre lati bastano a formare una faccia, quindi la prima è un triangolo. Ma il triangolo produce immediatamente un quadrato, quando è moltiplicato per se stesso e in ciò differisce dalla prima faccia stabile del quadrato, come vedremo nel prossimo ciclo.

 

La funzione che presiede al ciclo dell'ideazione è la moltiplicazione di una unità semplice o complessa, non essendo la stessa generata da moltiplicazione. La conseguenza naturale di questa funzione è la creazione della forma.

Il triangolo non si conforma a questa legge. É una forma non generata da moltiplicazione, in quanto risulta dalla prima scissione (addizione). D'altra parte questa non è una forma definitivamente costituita o stabile, perché genera una faccia stabile che risulta dalla sua moltiplicazione per sé stessa.

Il triangolo perfetto sarà quindi quello che adempirà alle seguenti condizioni:

 

essere la prima forma.

essere costituito da tre lati.

generare, con la moltiplicazione per sé stesso, una faccia stabile.

essere costituito da una forma stabile o, almeno, averla in sé potenzialmente.

 

Questa difficoltà apparentemente insormontabile, che la ragione umana incontra, è facilmente risolvibile con la conoscenza che abbiamo dato nel corso di questo studio sulla natura dei numeri.

 

Il primo triangolo contiene in sé tutte le condizioni tranne la 1°, e la 4°.

Infatti non può essere una faccia in quanto ha una sola unità di altezza su due unità di larghezza, il che costituisce una linea e non una faccia. Non vi è quindi una faccia stabile come esige il punto.

Il secondo triangolo possiede le condizioni 1°, 2°, 3°.

La quarta condizione sarà quindi contenuta dal terzo triangolo    che costituisce la tetractys o il quaternario, che è:

 

1° La prima forma possibile

2° É triangolare e perciò costituita da tre lati

3° Genera, per moltiplicazione con se stesso, una faccia stabile che è nove, come dimostrato più sopra.

4° Contiene in se potenzialmente il primo quadrato, che è quattro.

Essendo il primo triangolo considerato quale prima Unità riducibile, dobbiamo valutare il triangolo quaternario come contenente in potenza il primo triangolo costituito da tre angoli, e che possiamo raffigurare nella maniera a lato, questo determina un triangolo la cui altezza è la metà della base.

Manifestamente questo triangolo inquadra l'Unità assoluta, che è il soffio vitale nelle cose del mondo. In realtà nel triangolo quaternario vi sono due triangoli distinti che sono la tripla natura creatrice nel l'Uno, e poi questa tripla natura manifestata tre volte in tre unità del primo triangolo. Questa figura che costituisce il primo triangolo manifestato e risponde a tutte le condizioni precedentemente enunciate, genera il quadrato perfetto che è nove, perché contiene tutti i numeri e tutti i quadrati diventano in questo modo divisibili in due triangoli, poiché 4 è 1 e 3; 9 è 3 e 6; etc.

I quadrati, a partire da 10, diventano dei composti.

I numeri dispari (positivi, maschili) formano tutti dei quadrati, i cui due triangoli sono uno negativo e l'altro positivo (pari e dispari), dato che i numeri pari danno dei quadrati i cui triangoli sono sia i due negativi che i due positivi. Non possiamo entrare qui nella spiegazione della ragion d'essere di questo fatto, sarà sufficiente indicare allo studioso che i numeri pari sono tutti dei composti:

2 = 2x1;  4 = 2x2;  6 = 2x38 = 2x4; etc.,

e questa funzione determina delle forme intermedie o varianti del quadrato quali le figure promiscue o parallelogrammi a due lati diversi.

Abbiamo detto che i numeri essenzialmente creatori sono i numeri 1, 3, 5, 7 i quali fissano il principio a seguito del quale troviamo ovunque, alla base della creazione, le due nature.

La moltiplicazione di una qualsiasi quantità per sé stessa (procreazione) è il risultato dell'addizione di una natura positiva, maschile, dispari con una natura negativa, femminile, pari.

Le altre figure: pentagoni, esagoni, poligoni, sono gli effetti di una addizione di diverse figure triangolari e quadrate, cosi che i numeri al di sopra del 10 sono il risultato dell'addizione a questo 10 dei numeri da 1 a 9.

Il quadrato è la base stabile delle forme.

 

 

1 - In questo studio il termine “potenza” è inteso quale accumulazione di energia creatrice e non in senso matematico di funzione esponente.