Popolo, Pantalone, asino, colui che prende gli schiaffi, le bastonate, che porta il peso di tutto, che ha la colpa di tutto, che paga per tutti, vittima e cantore di se stesso: Pasquino e Trilussa nello stesso tempo. E se al timone c’è un solo uomo, il bastone è unico e il bastonatore solitario, ma se il potere è diviso tra più d’uno, altrettanti saranno i basti e i bastoni. È la satira facile e sbrigativa, cara al qualunquismo, sempre di effetto sull’uomo della strada, che non ha dimenticato la mano pesante di Mussolini e che adesso si sente fare il contropelo da Togliatti, De Gasperi e Nenni. "Il Travaso", 3 novembre 1946
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