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Nella fase finale della guerra di Liberazione (così come nei primi anni della Repubblica) gli aiuti economici e materiali degli Americani furono di fondamentale importanza per risollevare la popolazione italiana dai numerosi problemi che l’affliggevano.
Un’ondata di improvviso benessere - o meglio di ottimismo che lo faceva presumere -accompagnò l’avanzata degli Alleati nel territorio italiano: la cronaca e l’aneddotica di quegli anni sono piene di esempi su questo tema.
In effetti buona parte della popolarità delle truppe d’occupazione alleate era dovuta alla sollecitudine e alla dovizia con cui provvedevano a distribuire viveri e generi di prima necessità alla gente che incontravano: un modo anche questo per avvalorare e diffondere quel ‘mito americano’ che avrebbe caratterizzato la vita italiana fino agli anni Sessanta.
Non mancarono naturalmente, in questa ondata di provvisorio ma prorompente ottimismo, anche gli episodi dai risvolti umoristici e numerosissimi furono gli spunti satirici che i nostri disegnatori trassero dalla situazione: paradossale ma verosimile, questo è uno degli esempi più felici.


"L’uomo di pietra", 24 marzo 1945