Il dominio del Mediterraneo, il "mare nostrum" come Mussolini lo chiamava con echi di romanità, fu per lungo tempo uno dei fiori all’occhiello del regime. In realtà, la marina e l’aviazione italiane non erano le padrone incontrastate di questo settore operativo, anzi. Il disastro nella campagna di Grecia, subito dalle truppe italiane, aveva rafforzato il controllo britannico su alcuni punti strategici. Inoltre Malta continuava a rappresentare una spina nel piede, giudicata dai comandi militari italiani praticamente inespugnabile. Infine, la chiusura dello stretto di Gibilterra e del canale di Suez avevano inflitto un colpo mortale alle importazioni nella penisola. Ciò nonostante, il governo di Roma continuava a reputare un ottimo argomento propagandistico la celebrazione delle glorie e del successo dei marinai e degli aviatori italiani, in alcuni casi effettivamente rispondenti all’andamento del conflitto, in altri frutto di un’impudente distorsione dei fatti. A questa dilatazione dei successi italiani nel Mediterraneo appartiene anche la vignetta qui riportata. "Bertoldo", 3 aprile 1942
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