«Politica a briciole» e le prime briciole del ‘trasformismo’. II trasformismo, effettivamente adottato nel 1883, con la formazione del V gabinetto De Pretis, si profilava da qualche tempo nella prassi politica dello stesso statista lombardo dal momento in cui sosteneva che occorreva prendere le «idee buone» anche dagli avversari, mostrando in tal modo di superare l’ortodossia degli schieramenti. Agli inizi del 1878 il "Pasquino" con la consueta icasticità sembra sorvolare sugli esiti della stabilità politica per denunciare come tendesse al ribasso la moralità della vita pubblica nazionale. Come spiega la vignetta in questione l’usuraio dell’Ufficio di prestiti e pegni non si fa scrupolo nello stilare un esoso contratto dal momento in cui gli stessi ministri ricorrono a tutti i mezzi pur di «aggrapparsi alla Maggioranza». L’aspetto polemico è tutt’altro che allusivo e costituisce infatti un’esplicita denuncia di quella mitizzata Maggioranza, obiettivo di una nuova classe parlamentare che non intende rinunciare alle arrampicate ministeriali e che non disdegna di ricorrere persino al clientelismo. "Pasquino", 24 febbraio 1878
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