Due grandi protagonisti della storia d’Italia si spensero rispettivamente nei primi giorni di gennaio e di febbraio del 1878: Vittorio Emanuele II e Pio IX (Mastai Ferretti). Il caricaturista della "Rana" ha voluto vedere, almeno sulla soglia del paradiso, i due grandi rivali stringersi in un abbraccio sotto lo sguardo imperscrutabile di San Pietro. Tutto è possibile ‘nell’altro mondo’ intende suggerire "La Rana", anche una conciliazione (e l’iniziativa sembrerebbe partire dal pontefice) tra due mondi in perpetuo antagonismo. In realtà il ‘re galantuomo’ in vita era sempre stato un fiero avversario dello Stato della Chiesa, a cominciare dall’appoggio che aveva dato, quando ancora non era sul trono, alle leggi Siccardi allo scopo di abbattere i privilegi del clero, per sanzionare con l’attacco di Porta Pia il diritto dell’Italia a Roma capitale. Pio IX non fu mai tuttavia spettatore inerte e aveva spesso contrattaccato (anche con la copertura dell’infallibilità pontificia) con grande risolutezza, lanciando scomuniche, reprimendo il liberalismo, al quale rimproverava di considerare i cattolici «macchinatori di invasioni e di catastrofi sulla patria». L’intransigenza papale, di fronte a un messaggio del re che, ormai infermo, pentito di essere stato costretto a dispiacergli, professava il suo rispetto per la religione, si era alfine attenuata e Pio IX concesse al sovrano uno speciale permesso per ricevere i sacramenti e diede inoltre il proprio assenso affinché alcuni sacerdoti fossero presenti ai funerali del Savoia. Non era ancora la pace tra lo Stato e la Chiesa, ma l’abbraccio celebrato dalla vignetta tra i due personaggi ormai in cielo è il segno di una speranza che il futuro concreterà. "La Rana", n. 8 febbraio 1878
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