"A que serven todo"

Cantiga de Sante Marie Secolo XI°

© Gian Paolo Spano

 

TAVOLA II,

figure 12 a 51


Le figure 12, 13, 14 dimostrano che la sfera come simbolo del movimento è emblematica di fuoco, aria, e acqua; e il cubo come simbolo del peso è emblematico della terra. La sfera si appoggia ad un punto, il cubo su di una superficie; la sfera è quindi usata per simbolizzare lo spirito e il cubo la materia. La figura 14 dimostra che l'atmosfera che affluisce dietro ad un oggetto che cade accresce la sua velocità e manifestamente aumenta il suo peso.
La natura essenziale di ogni elemento é occultamente rappresentata dal simbolo peculiare e dal carattere assegnato ad esso.
La figura 15 è il simbolo dei sale, von Welling scrive, in sostanza: il cubo ha sei facce corrispondenti ai sei giorni della creazione, con il punto di riposo (il settimo giorno) al centro del cubo. Su ogni superficie del cubo appaiono i segni dei quattro elementi (triangoli). Gli alchimisti dichiaravano che il sale era la prima sostanza creata prodotta dal fuoco (Schamayim) che fluì da Dio. Nel sale tutta la creazione é concentrata; nel sale sono l'inizio e la fine di tutte le cose.
Il cubo, inoltre, composto di dodici corpi, ciascuno dei quali ha sei lati. Questi corpi sono i dodici pilastri fondamentali della vera invisibile chiesa, e quando questi dodici corpi sono moltiplicati per i loro sei lati risulta il numero magico 72. I sapienti hanno detto che nulla è perfetto finché non è stato dissolto, separato, e di nuovo unito così che esso diventa un corpo composto di dodici corpi, come il cubo. Il cubo consiste anche di sei piramidi con le sei facce del cubo come loro basi. I vertici delle piramidi si incontrano al centro del cubo. Queste sei piramidi, ognuna consistente di quattro triangoli, rappresentano gli elementi; e producono il numero magico 24, che si riferisce agli anziani davanti al trono. Le sei superfici e il punto costituiscono il numero magico 7.

Se 7 viene moltiplicato per 7 e il prodotto nuovamente per 7, e così via per sette volte, il prodotto rivelerà il metodo seguito dagli antichi per misurare i periodi dell'eternità; così: (1) 7x7 = 49; (2) 49x7 = 343; (3) 343x7 = 2401; (4) 2401x7 = 16.807; (5) 16.807 x 7 = 117.649; (6) 117.649x 7 = 823.543; (7) 823.543 x 7 = 5.764.801. (Questi, però, non devono essere presi come anni o periodi terrestri.) Il 5.000.000 rappresenta il grande anno introduttivo; il 700.000 è il grande anno Sabbatico, in cui tutti gli esseri umani guadagnano gradualmente vera comprensione e divengono eredi della loro originale ed eterna natura, che fu dimenticata quando essi furono immischiati negli elementi inferiori. Il 64.800 è il numero degli angeli caduti, e l'ultimo anno significa la liberazione di Lucifero e il ritorno al suo stato originale.
La figura 16 è un altro simbolo del sale, mentre La figura 17 (il punto) è il segno dello spirito, dell'oro, del sole, o il germe della vita.
Se il punto viene mosso davanti a se stesso diviene una linea, la figura, 18. Questo movimento del punto è il primo moto. Il principio e la fine di ogni linea è un punto. La figura 19 è il cerchio. É il secondo movimento e la più perfetta di tutte le linee. Da esso sono formati tutti i corpi e le figure immaginabili. La figura 20 rappresenta il diffondersi della vita spirituale e superiore nella manifestazione. La figura 21 rappresenta oscurità il liberarsi del sotterraneo principio distruttivo. La figura 20 è anche il simbolo del giorno e la figura. 21 quello della notte.
La figura 22 è un simbolo dell’acqua; la figura 23 è il completo carattere universale della luce e dell'oscurità. Il triangolo con la punta verso l'alto, rappresenta Schamayim; il triangolo rovesciato la terra oscura che imprigiona il fuoco infernale sotterraneo. Esso è "Il Primo Giorno della Creazione", o il tempo della separazione di Schamayim e di Ares. La figura 24 rappresenta i sei giorni della Creazione e prova che gli elementi sono una emanazione del Fuoco Divino, elementi che sminuzzandosi, divengono le sostanze dell'universo tangibile, come significato nella figura 25.
La figura 26 è il carattere dell'aria, e intende dimostrare che l'aria è nata dalla Luce Eterna e dall'acqua eterea. La figura 27 è il carattere dell'acqua. Essa è l'inverso della figura 26, indicante che la sua origine è nel fuoco inferiore e non da quello superiore. La sua parte superiore significa che l'acqua non manca dell’elemento divino, ma come specchio universale riflette le influenze celesti. Figure 28 e 29 sono simboli del sale, tesi a dimostrare che esso è sia fuoco sia acqua in uno. La figura 30 è il carattere del fuoco in tutti i suoi attributi, mentre la 31 che è la stessa figura ma rovesciata, l’acqua in tutti i suoi poteri. La figura 32 è il carattere del sale in tutti i suoi attributi. La figura 33 rappresenta contemporaneamente l'oro e il sole. Le loro nature essenziali sono identiche, essendo formate dal primo fuoco di Schamayim. Essi sono perfetti, come può essere visto dal loro simbolo, perché non c'è forma più perfetta che può essere prodotta dal punto del cerchio.
La figura 34 é il carattere dei macro e micro mondi; come il punto è circondato dalla sua circonferenza, questo mondo è circondato da Schamayim. L’Uomo (il microcosmo) é incluso in questo simbolo perché la sua natura interiore é oro potenziale (Aphar Min Haadamah), il quale oro è il suo eterno indistruttibile corpo spirituale. Oro è il principio maschile dell'universo.
La figura 35 é il carattere dell’argento e della Luna. Significa che l’argento (come l’oro) é un metallo perfetto, eccetto che la parte rossa della sua natura è rivolta all'interno. L’Argento è il principio femminile dell'universo.
La figura 36 è il carattere del rame e di Venere; la figura 37, del ferro e di Marte; la figura 38, dello zinco e Giove; la figura 39, del piombo e di Saturno; la figura 40, del Mercurio (sia il pianeta che il metallo); la figura 41, dell'antimonio, il metallo chiave della terra stessa; la figura 42, dell'arsenico; la figura 43, dello zolfo; la figura 44, del cinabro; la figura 45, della calce viva; la figura 46, del salnitro; e la figura 47, del vetriolo. La figura 48 é il carattere del sale ammoniaco, elemento che trae il suo nome dal Tempio di Giove Ammonio in un deserto egiziano, in cui fu trovato. La figura 49 é il carattere dell'allume; la figura 50, dell’alkali, un nome di origine araba; e la figura 51, del sale di tartaro, una sostanza che possiede grandi virtù occulte.

TAVOLA III,

figura 52


Gli otto globi e il quadrato centrale rappresentano i sette giorni della creazione. I tre mondi in cui avviene la creazione sono simbolizzati da tre, anelli concentrici. Le parole in tedesco nell'anello esterno sono estratte dal primo Capitolo della Genesi. le parole sull'anello esterno sono: "Il Primo Giorno". I quattro piccoli globi dentro l'anello esterno trattano delle fasi astratte della creazione. Il globo superiore contenente il triangolo racchiude le parole: "Cielo e Terra". Il globo alla destra contiene la parola: "Luce", e quello alla sinistra "Jèovah Élohïm" nella parte superiore e "Oscurità" in quella inferiore. Il globo nel fondo contiene le parole "Giorno" sopra e sotto "Notte". I quattro globi all'interno del secondo globo dipingono il secondo, terzo, quarto e quinto giorno della creazione. Con il globo bianco sopra, diviso da una linea punteggiata, è designato il Secondo Giorno; il globo alla sinistra con le montagne, il Terzo Giorno, e il globo alla destra con gli anelli planetari, Il Quarto Giorno; e il globo sotto, sezionato a metà da una linea punteggiata, Il Quinto Giorno. Il quadrato nell'anello centrale contenente La figura umana, Il Sesto Giorno. Questa carta (tavola) è una esposizione diagrammatica dei tre strati dell'uovo aurico macro e microcosmico, mostranti le forze attive in esso.