Libro Sesto

 

Ascolta tacendo tutto ciò che si dice dai vecchi (Maestri) e prendine nota, perché il segreto della Grande Opera più che imparato va rubato, cogliendo con molta attività paziente il momento opportuno per farlo tuo.

Bisogna andare sempre armati di incrollabili risoluzioni radicate nel convincimento e ne la fede.

Abbi pazienza, sii paziente, lavora costantemente e pazientemente.

Abbi costante a tua disposizione il coraggio di affrontare i pericoli e la morte istessa.

Ti raccomando di nuovo di essere paziente. Ricordati bene che la Magia, di cui sei tanto curioso, dapprima ti trasformerà in Asino (ermeticamente parlando), ossia ti ridurrà a soffrire tutte le miserie a cui va soggetto questo pazientissimo quadrupede; ma ricorda pure che una donna illustre cercò salvarsi dalla schiavitù dei briganti galoppando a bisdosso di un asino, che i malnati avevano deciso di scannare per cucirvi nella pelle la fuggente ed esporla a morir di fame ai raggi infuocati del Sole; e che alla fine, donna ed asino, furono per miracolo scampati da morte, tolti alle mani omicide e trionfalmente restituiti alle loro case, alla pace ed alla serenità della Vita.

 

Libro Settimo

 

Non curare la calunnia, perché cercheresti invano difenderti da essa; disprezzala.

Abbi pazienza, e sii paziente come un asino.

Per essere ammessi a studiare fra coloro che hanno la potenza e la indipendenza dei Re, bisogna essere grandi, forti, vigorosi, cioè sani di mente e di corpo in età matura. [Da questo precetto emerge che nell'iniziazione si è tenuto sempre gran conto della materia del corpo fisico. L'uomo deve essere completo e padrone di disporre di tutti i suoi mezzi corporei. L'idea dell'astinenza è propria delle chiese orientali che disprezzano l'arrosto accontentandosi del fumo. Ricordati bene, o Anziano, che devi saper disporre dei tuoi mezzi a volontà, senza lasciarti trascinare dai bisogni e dalle abitudini].

I favoriti di Marte non devono amare l'abito (l'abito non fa il monaco), ma devono aver buon cuore ed essere disposti a ricevere ferite piuttosto che premio.

La volontà di un Grande Adepto ha un potere immenso. All'atto della sua elezione il Neofita veste l'abito di rito, si copre il capo colla piccola mitra, abbraccia tutti i fratelli uno ad uno

e siede a tavola con essi per celebrare il suo ricevimento. Non deve esistere un fratello di buon senso che preferisca al bene comune qualche cosa a proprio ed esclusivo profitto, fosse anche la stessa vendetta, perché ciò attira dei grandi malanni sulla fratellanza senza alcuna utilità pel fratello egoista.

Per celebrare una festa campestre in onore di Marte, innalza un altare con zolle d'erba, accendivi dinnanzi un gran fuoco, attorno a cui disporrai tre otri di vino e sopra il quale sacrificherai un caprone forte, grande e velloso; e poi coi fratelli mangia di quella carne arrostita e bevi di quel vino intepidito dopo di avervi infuso le droghe convenienti.

Non ti sembra uno spettacolo straordinario quello di una grandissima folla di persone d'ogni sesso che accompagna una donna giovane e bella la quale vien condotta in trionfo sopra un asino? Eppure ciò rappresenta soltanto l'anima che colla sua pazienza ha trionfato di tutte le traversie della vita.

Accontentati sempre del tuo stato e non desiderare mai sorte migliore; così sarai felice. [Il pitagorismo imponeva agli affiliati di non eccellere e di non mostrarsi superiori agli altri né nel lusso né nei pubblici uffizi a meno che il primo non fosse appannaggio e corollario di una carica politica dai cittadini imposta per unanime consenso all'affiliato].

Soffri le pene con pazienza e senza lagni.

Non privarti, né permettere che altri ti privi di alcun membro del corpo.

Taci, taci nelle avversità, e lascia al Destino il compito di salvarti dai pericoli e di vendicarti dei tuoi persecutori.

Pazienta, opera e taci; così perverrai un di a cangiare le pietre in oro (cioè a diventare un perfetto alchimista).

 


 

Indice

Introduzione Sala dell’Asino d’Oro della Rocca dei Rossi Commento al libro I° e II° Commento al libro III° e IV

Commento al libro V° Commento al libro VI° e VII° Commento al libro VIII° e IX° Commento al libro X° e XI° Conclusioni