CAPITOLO VI

 

La figura di un uomo, simile a quella di San Paolo, vestito con un abito bianco e giallo, orlato d'oro, che tiene in mano una spada snudata, e ha ai suoi piedi un uomo in ginocchio, avvolto in un abito di colore arancione, nero e bianco, che tiene un rotolo.

 

 

Guarda bene quest'uomo nella sembianza di San Paolo, vestito in un abito interamente bianco giallastro. Se lo osservi con attenzione, noterai che egli volge il suo corpo in una tale postura come per mostrare che egli brandirebbe la spada snudata, per tagliar via la testa, o fare qualche altra cosa, all'uomo che è inginocchiato ai suoi piedi, vestito di un abito di colore arancione, nero e bianco, che dice nel suo rotolo, DE LE MALA QVAE FECI, che significa Porta via tutto il male che ho fatto, come se dicesse TOLLE NIGRIDINEM, Porta via da me la mia nerezza; Un termine dell'Arte: perché Male significa nell'Allegoria nerezza, come è spesso trovato nella Turba Phylosophorum: nota che fino a quando esso arriva alla nerezza, sarà considerato Male. Ma vorresti sapere cosa significa che quest'uomo regge in mano la Spada? Significa che si deve tagliare via la testa del Corvo, cioè dell'uomo vestito di diversi Colori, che si trova sulle sue ginocchia.

Ho preso questo ritratto e figura dall' Hermes Trismegistus, nel suo Libro dell'Arte Segreta, dove è detto, Porta via la testa di quest'uomo nero, taglia via la testa del Corvo, che sarebbe a dire, Sbianca il tuo nero. Lambspring, il nobile tedesco, lo aveva anche usato nel Commentario dei suoi Geroglifici, dicendo, In questo legno vi è una Bestia tutta coperta di nero, se qualcuno tagliasse via la sua testa, egli perderebbe la sua nerezza e sarebbe del più bianco dei colori. Capisci che cosa è tutto questo? La nerezza è chiamata la testa del Corvo, che nel momento che viene portata via, nello stesso istante vede comparire il colore bianco: Quindi c'è da dire, quando la Nuvola non appare più, questo corpo dovrà essere senza testa.

Queste sono le sue parole autentiche. Nello stesso senso, i Saggi hanno anche detto, in altri luoghi, Prendi la Vipera, che è chiamata De rexa, taglia la sua testa, &c. che sarebbe a dire, porta via da lui la sua nerezza. Hanno anche usato questa Perifrasi per indicare la moltiplicazione della Pietra, hanno raffigurato un Serpente Idra, del quale, se si taglia una testa, ne sorgeranno in suo luogo altre dieci; perché la pietra si decuplica, ogni qual volta che tagliano via la testa del Corvo, che lo rende nero, e subito dopo bianco, che sarebbe come dire, che lo dissolvono in qualcosa di nuovo, ed in seguito lo coagulano ancora.

Notate adesso come questa spada snudata è avvolta in una fasciatura nera, e che la fine di essa non è avvolta affatto. Questa Spada snudata e scintillante è la pietra per il bianco, o la pietra bianca, così spesso dai Filosofi descritta sotto questa forma. Per arrivare quindi a questo perfetto ed esaltato biancore, dovrai comprendere le volute di questa fasciatura nera, e seguire quello che insegnano, che è la quantità delle imbibizioni.  Le due estremità che non sono avvolte attorno ad essa, rappresentano l'inizio e la fine: per l'inizio ti insegnano che devi imbibire per la prima volta gentilmente e con moderazione, dando quindi poco latte, come ad un piccolo Neonato, per l'intento che Ifir, come dice l'Autore, non deve essere affogato: E similmente dovrai fare alla fine, quando vedrai che il nostro Re è pieno, e non ne vorrà più. Il mezzo di queste operazioni è raffigurato dalle quattro volute intere, o giri, della fascia nera, a quel tempo, (poiché la Salamandra vive del fuoco, e nel mezzo del fuoco, e infatti è un fuoco, ed un Argento vivo, o mercurio, che corre nel mezzo del fuoco senza paura di niente), tu devi dargliene in modo abbondante, in tale modo che il Latte Vergine avvolga la materia tutt'attorno.

Ho voluto che queste volute o giri della fascia fossero dipinti di nero, poiché queste sono le imbibizioni, e per conseguenza, la nerezza: perché il fuoco con la mistura (com'è stato detto spesso) causa la nerezza. E come queste cinque complete volute o giri mostrano che tu devi farlo cinque volte completamente, così similmente ti fanno sapere che devi dare questo in cinque mesi completi, un mese per ogni imbibizione: Vedi qui la ragione per cui Haly Abenragel ha detto, la Cottura o bollitura delle cose è fatta in tre volte cinquanta giorni: E' vero che se tu conti queste piccole imbibizioni, all'inizio e alla fine, sono sette. A questo riguardo uno dei più invidiosi ha detto, la nostra testa del Corvo è lebbrosa, e per questo egli la dovrà pulite, deve andare giù sette volte al Fiume della rigenerazione del Giordano, come il profeta comandò al lebbroso Naaman il Siriano.

Comprendete in questo modo l'inizio, che è di soli pochi giorni, il mezzo, e la fine, che è pure molto rapida. Ho infatti dato a te queste tavole, per dirti che devi sbiancare il mio corpo, che è in ginocchio, e non domandare nessun altra cosa; perché la Natura tende sempre alla perfezione, che tu compirai mediante l'apposizione del latte Vergine, e per la decozione della materia che tu creerai con questo latte, che essendosi asciugato sopra questo corpo, lo colorerà nello stesso bianco giallo, di cui è vestito colui che regge la Spada, nel quale colore tu devi ottenere loro si trasformino. I vestimenti della figura di San Paolo sono orlati largamente con un colore dorato e rosso citrino.

Oh Figlio, prega il Signore, se mai tu vedrai questo. Perché avrai in quel momento ottenuto misericordia dal Cielo; nutrilo quindi, e continua per tutto il tempo in cui il piccolo Infante sia forte e pronto da combattere contro l'acqua ed il fuoco: nel compiere il che tu farai quello che Demagoras, Senior e Haly hanno definito Il mettere la Madre nella pancia dell'Infante, che l'Infante la Madre dovrà successivamente essere portata avanti; perché loro chiamano la Madre il Mercurio dei Filosofi, con il quale operano le loro imbibizioni e fermentazioni, e l'Infante chiamano il Corpo, per ottenere o colorare il quale il Mercurio è venuto fuori.

Quindi ti ho dato queste due figure, per significare l'Albificazione, perché questo è il luogo in cui tu hai bisogno di grande aiuto, perché qui il tutto il Mondo è ingannato.

Questa operazione è infatti un Labirinto, perché qui essi si presentano in migliaia di modi allo stesso istante, e a dispetto di questo, tu devi arrivare alla fine, diretto contrario dell'inizio, nel coagulare quello che tu avevi inizialmente dissolto, e nel fare la terra da quello che prima hai fatto acqua. Quando tu lo hai reso bianco, allora tu dovrai superare i Tori incantati che spargono fuoco e fumano dalle loro narici. Ercole ha ripulito le stalle piene di lordura, di immondizia e di nerezza. Giasone ha polverizzato il decotto o brodo sopra i Dragoni di Colcos, e tu hai in tuo potere il corno di Amalthea il quale (pur essendo bianco) potrà riempirti tutto il resto della tua vita con gloria, onore e ricchezza. Per avere il quale, è stato necessario che tu combattessi valentemente, e nel modo di un Ercole, per questo Achelous, questo fiume rugiadoso, è inondato di una forza più potente, malgrado ciò si trasfigura esso stesso dall'una forma all'altro. Tu hai fatto il tutto il tuo, poiché il resto è senza difficoltà.

Queste trasfigurazioni sono particolarmente descritte nel Libro dei Sette Sigilli Egizi, dove viene detto (come anche da tutti gli Autori) che la Pietra, prima che sia completamente abbandonata la sua nerezza, e diventi bianca nel modo del marmo più scintillante, e di una spada snudata fiammeggiante, metterà su tutti i colori che tu possa immaginare, spesso si scioglierò, e spesso si coagulerà, e in mezzo a queste diverse e contrarie operazioni (che l'anima vegetativa che è in esso renderà possibile realizzare ad uno ed allo stesso tempo) esso crescerà citrino, verde, rosso (ma non di un vero rosso), esso diventerà giallo, blu e di colore arancione, fino a che non sarà completamente superato dalla asciuttezza e dal calore, tutti questi infiniti colori finiranno in quest'ammirevole bianchezza della Citrina, del colore degli abiti di San Paolo, che in breve tempo diverranno come il colore della spada snudata; e dopo per mezzo di una forte e intensa decozione esso prenderà alla fine un colore Citrina rosso, e dopo il rosso perfetto del vermiglio, quando si riposerà per sempre.

Non dimenticherò, comunque, di avvertirti, che il latte della Luna, non è come il latte Vergine del Sole; pensa quindi che le imbibizioni della bianchezza, richiedono un latte più bianco di quello del rosso dorato; perché questo passaggio, ho pensato che potresti averlo perso, e così non volevo che fosse per Abramo l'Ebreo; per questa ragione ho voluto che fosse dipinta per te la Figura che tiene la spada snudata, il colore della quale è necessario, perché questa è la Figura di quello che raggiunge il biancore.

 

 


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Indice: Nicolas Flamel