LE NOTE

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1 - Cfr. H. Carr, Harry Carr's World of Freemasonry, Op.cit., pp. 315, 316.

2 - Cfr. W.J. Chetwode Crawley, Discussion of Professor S.P.Johnston's paper on "Seventeenth Century Descriptions of Salomon's Temple" in Ars Quatuor Coronatorum, A.Q.C., London, 1899, Vol. XII, p. 143.

3 - C.A. Thory, seguito, per la verità, anche da altri, ritenne che ci sarebbe stata la possibilità che in Scozia esponenti Templari fuggiaschi abbiano potuto comunicare ai Massoni una Storia di Hiram che fosse stata originariamente una Storia di Giacomo De Molay, giustiziato nel 1314 con la connivenza di Filippo il Bello e di Clemente V.

4 - Cfr. A.G. Mackey, Encyclopedia of Freemasonry, Op.cit., Vol. I, p. 526, v. Knighthood; H.W. Coil, Op.cit., p. 341, v. Knight, Masonic; L. Sessa, Il mistero della Massoneria e delle sue origini, Nuova edizione in corso di stampa, Bastogi, Foggia; L. Sessa, L'Evoluzione della Massoneria dagli Alti Gradi al Rito Scozzese Antico ed Accettato, Nuova edizione in corso di stampa, Bastogi, Foggia.

5 -Cfr. W.H. Rylands, Early Freemasonry in Wakefield, in Ars Quatuor Coronatorum, A.Q.C., London, 1945, Vol. LVI, pp. 207, 208.

6 - Cfr. G. Brett, in Ars Quatuor Coronatorum, A.Q.C., London, 1953, Vol. LXVI, p. 89.

7 - Cfr. T. Curotti, Genesi della Massoneria, in Rivista Massonica nn. 2, 3, 4, 1967, Organo del Grande Oriente d'Italia, Ed. Erasmo, Roma, 1967, n. 2, p. 58.

8 - Cfr. T. Curotti, ibidem, p. 64.

9 - Va tenuto presente che nella Tradizione compagnonica non esistevano archivi di alcun genere. Essendo l'Associazione segreta, ogni documento scritto veniva accuratamente distrutto. Se di notizie "d'archivio" si può parlare, ciò può solo riguardare l'Associazione dei tempi moderni, dal XIX secolo in poi. Le poche notizie che si hanno del Compagnonaggio, oltre quelle che cominciarono a circolare nella seconda metà dell'800, derivano da fonti indirette, costituite soprattutto da racconti di cronaca, da rapporti di polizia e dalla iconografia popolare.

10 - Cfr. T. Curotti, ibidem, p. 64.

11 - E.M. Saint Leon, Le Compagnonnage, ecc., A. Collin, Paris, 1901.

12 - Cfr. A. Rouast e P. Durand, Sommario di Legislazione Industriale (Droit du Travail), n. 11, citato in A. Mellor, I Nostri Fratelli Separati, I Liberi Muratori, p. 29. Cfr. A. Mellor, I Nostri Fratelli Separati, I Liberi Muratori, Edizioni G.Bolla Milano, 1963 pp. 29 e 30. Cfr. L. Sessa, Il mistero della Massoneria e delle sue origini, Nuova edizione in corso di stampa, Bastogi, Foggia.

13 - Cfr. L. Sessa, La Massoneria - L'Antico Mistero delle Origini, Op.cit., p. 69.

14 - R.F. Gould, considerando l'improvvisa comparsa del nome Hiram, risalente al 1723, nelle Costituzioni di Anderson, ritiene che l'intero mito hiramico sia una invenzione recente del periodo della Gran Loggia, piuttosto che un portato tradizionale derivante da un più o meno remoto passato. Cfr. R.F. Gould, in A.Q.C, 1866-1888, Vol. I, p. 36. Dello stesso avviso fu anche W. Begemann. Per le stesse motivazioni fu, tuttavia, di opinione contraria il Tuckett, il quale ritiene che proprio la presenza del nome Hiram nelle Costituzioni del 1723 sia una indicazione che la relativa Leggenda fosse una parte della Tradizione massonica. Cfr. J.E.S. Tuckett in Ars Quatuor Coronatorum, A.Q.C., London, 1919, Vol. XXXII, p. 49. Altrettanto aveva pensato anche lo Speth. Cfr. G.W. Speth, in Ars Quatuor Coronatorum, A.Q.C., London, 1898, Vol. XI, p. 58.

15 - Cfr. H. Carr., Harry Carr's World of Freemasonry, Op.cit. pp. 316, 317.

16 - Cfr. Cart de La Fontaine in Ars Quatuor Coronatorum, A.Q.C., London, 1930, Vol. XLIII. La tesi fu contrastata da W. W. Covey-Crump in The Hiramic Tradition.

17 - In quell'anno, infatti, il Rev. H.I. Robinson, proprio nel giorno della sua iniziazione massonica, annunciò di aver scoperto un antico Manoscritto del genere delle più recenti Costituzioni Gotiche.

18 - Il Manoscritto, in effetti, è intitolato The Whole Institutions of Free Masonry Opened and Proved by the best of Tradition and stili some Referance to Scripture e, secondo gli esegeti, potrebbe essere una copia di un originale, probabilmente, scozzese, risalente alla seconda metà del XVII secolo. Esso porta la data del "24 ottobre 176", in cui la cifra relativa all'anno doveva essere, probabilmente "1726" e, secondo il suo primo commentatore, Herbert Poole, e altre autorità, è databile proprio al 1726.

19 - Cfr. Esodo 31: 1, 5

20 - Cfr. The Graham Manoscritto, testo riprodotto in D. Knoop., G.P. Jones & D. Hamer, The Early Masonic Catechisms, Op.cit., p. 92, 93. 63

21 - La Leggenda dice che Bezaleel essendo prossimo a morire "desiderava di essere sepolto nella Valle di Josafatte e desiderava un appropriato epitaffio sulla sua tomba che doveva essere il seguente: «Qui giace il flore della Massoneria / Superiore di molti altri / Compagno di un Re e fratello / di due Principi. / Qui giace il cuore che nascose tutti i segreti, / Qui giace la lingua che non li svelò giammai.». Dopo la sua morte gli abitanti del luogo pensarono che i segreti della Massoneria fossero andati totalmente perduti. Cfr. The Graham Manoscritto, testo riprodotto in D. Knoop., G.P. Jones & D. Hamer, The Early Masonic Catechisms, Op.cit., p. 93, 94.

22 - Cfr. The Graham Manoscritto, testo riprodotto in D. Knoop., G.P. Jones & D.Hamer, The Early Masonic Catechisms, Op.cit., p. 93, 94.

23 - Nella Leggenda di Noè si osservano interessanti analogie con la Leggenda di Hiram: in particolare, il desiderio di trovare un segreto che ha a che fare con il personaggio morto, poi, l'impiego dei Punti della Fratellanza, infine, la decisione di adottare un nuovo segreto.

Nel racconto di Bezaleel, come ha messo in evidenza l'Horne, si riscontrano almeno tre elementi analogici con la Leggenda di Hiram:

a)   - Un costruttore, in questo caso di un Tabernacolo, è il protagonista o l'eroe principale della storia. (Si ricordi l'analogia tra il modello del Tabernacolo e il Tempio di Re Salomone. Si osservi, inoltre, la singolare corrispondenza delle caratteristiche professionali di Bezaleel rispetto a quelle di Hiram, a noi già note: "E l'ho riempito dello spirito di Dio, di saggezza, d'intelligenza e di perizia in qualsiasi lavoro; per concepire disegni da eseguire in oro, in argento e in rame; per incidere pietre da incastonare e per intagliare il legno, per fare qualsiasi lavoro.". Cfr. Esodo XXXI,3,5].

b)   - L'esistenza di segreti connessi con la scienza dell'Architettura o Massoneria, come si diceva allora; dei segreti che erano conservati da tre persone e che non sarebbero stati divulgati se non di comune accordo da tutti e tre.

c)   - I segreti della Massoneria dopo la morte di una delle tre persone (la morte del Costruttore], furono considerati essere stati praticamente perduti, perché non potevano essere più trasmessi.

Cfr. A. Home, Op.cit. p. 340. Infine, la Leggenda della costruzione del Tempio di Re Salomone presenta lo stesso scenario sia nella redazione del Manoscritto Graham che nella versione della Leggenda di Hiram riprodotta dal Prichard.

24 - Cfr. A. Home, Op.cit. pp. 341/342. I Cinque Punti della Fratellanza vengono così descritti: "Piede con Piede 1; Ginocchio con Ginocchio 2; Cuore con Cuore; Mano con Mano 4; Orecchio con Orecchio 5. Cfr. MANOSCRITTO Edinburgh Register House, 1696, testo riprodotto in D. Knoop., G.P. Jones & D. Hamer, The Early Masonic Catechisms, Op.cit., p. 32.

Circa l'epoca della introduzione dei Cinque Punti della Fratellanza non si sa nulla. E opinione di H. Carr che, sebbene i più antichi riferimenti compaiano in documenti risalenti alla tarda epoca della Massoneria Operativa, possano esserci pochi dubbi circa l'eventualità che essi possano essere entrati in uso verso la metà, oppure verso la fine del 1500, molto prima, dunque, che li si riscontrasse nei più antichi testi ritualistici (1696). Cfr. H. Carr, Harry Carr's World of Freemasonry, Op.cit., pp. 291, 292. L'opinione dell'illustre studioso inglese, frutto di un giudizio forse eccessivamente ottimistico, trova, però, scarsissime possibilità di convalida storica stante il silenzio completo su questo argomento, per tutto il tempo da lui stesso ipotizzato, almeno un secolo (1599-1696), in tutta la documentazione sopravvissuta.

25 - Non è possibile in questa sede citare tutte le teorie andate in crisi con la scoperta del Manoscritto Graham; ci limiteremo a ricordarne solo alcune a titolo di esempio. Circa una teoria, attribuita a G.Oliver, secondo la quale l'origine della Leggenda Hiramica potrebbe trovarsi nel Targum alle Cronache (traduzione aramaica della Bibbia), c'è da dire, per altro, sinteticamente che già Morris Rosenbaum l'aveva liquidata dopo aver attentamente studiato il documento in questione, non avendo trovato alcuna traccia del riferimento alla "morte del Costruttore" su cui la teoria si sarebbe fondata. Cfr. M. Rosenbaum, Ars Quatuor Coronatorum, A. Q.C., London, 1906, Vol. XIX, p. 124.

Joseph Fort Newton aveva sostenuto che vi fosse una precisa relazione tra i misteri massonici, espressi dal Dramma Hiramico, e le cerimonie degli "operai dionisiaci", i quali, secondo lui, avrebbero partecipato alla costruzione del Tempio di Re Salomone. Cfr. J.F. Newton, The Builders, Cedar Rapids, Iowa, USA, 1916, p. 77.

Sorvolando sui particolari, ben si vede come, alla luce delle novità contenute nel Manoscritto Graham, la teoria non sia più sostenibile anche perché, va detto, era già ben arduo pretendere che l'origine della Leggenda di Hiram risalisse alla presunta organizzazione, se mai ve ne fu una, degli "operai dionisiaci".

Altri autori, in passato, avevano posto la loro attenzione sulla somiglianza nel simbolismo e nella filosofia - e talvolta anche nel contenuto drammatico, come nei Misteri Osiridei - tra il Dramma Hiramico e il dramma degli antichi adepti; affermando che una linea di diretta trasmissione dovesse, in un modo o in un altro, necessariamente esistere tra loro per spiegare questa similarità. Ma poiché tutto ciò è basato su di una mera presunzione, che manca del supporto di una qualunque prova, da tempo è apparso chiaro che, non può coesistere con altre presunzioni storicamente più qualificate, quale attualmente va considerata la prospettiva indicata nel Manoscritto Graham.

Le nuove scoperte di cui stiamo parlando hanno destabilizzato anche quella teoria politica in virtù della quale, sia pure poco convincentemente dal punto di vista storico, si collegava la Leggenda di Hiram alla ribellione di Oliviero Cromwell ed alla esecuzione capitale di Re Carlo I Stuart. L'allegorizzazione della esecuzione del 1649 avrebbe dovuto dissimulare la commemorazione del dramma stuartista. Cfr. J.M. Ragon, Orthodoxie Maçonnique, Dentu, Paris, 1853. Cfr. J.S. Boubée, Etudes historiques et philosophiques sur la Franc Maçonnerie, 1854 e anche cfr. A. Lantoine, La Franc Maçonnerie Ecossaise en France, Paris, 1930. La presenza nella Craft liberomuratoria di noti partigiani degli Stuart come Massoni Accettati conferiva plausibilità alla teoria e, in conseguenza di ciò, in diversi rituali della seconda metà del XVIII secolo, i nomi dei tre assassini di Hiram sembra alludessero a personaggi politici antistuartisti come per esempio, Kurmavil per Cromwell, Akiroh per Ireton e Gravelot per Grey of Groby.

Infine, per le stesse ragioni, va ancora una volta in crisi la teoria, secondo cui la Leggenda di Hiram avrebbe avuto ascendenze nel Compagnonaggio francese che, del resto, secondo gli studi più recenti aveva già dimostrato tutta la sua fragilità. Cfr. A. Mellor, I nostri Fratelli separati, i Liberi Muratori, Op.cit., p. 30; L. Sessa, Il mistero della Massoneria e delle sue origini, Nuova edizione in corso di stampa, Bastogi, Foggia.

26 - Secondo il Genesi: 10, 8, Nimbrod fu generato da Etiopia, detto anche Cus, figlio di Cam. La stessa genealogia è seguita dall'Anderson nella sua History, a pag. 4 della prima edizione delle sue Costituzioni del 1723.

27 - Si ricorderà che l'attribuzione ad Hiram di caratteristiche professionali di Architetto è di antica data. Tuttavia, da ciò non discende necessariamente che i Liberi Muratori del Medio Evo fossero a conoscenza di un racconto in qualche modo collegabile alla Leggenda di Hiram e, del resto, come si è già detto, tutte le indagini svolte in campo letterario medioevale, non hanno riscontrato alcuna traccia di un simile racconto.

28 - Cfr. D. Knoop & G.P. Jones, The Genesis of Freemasonry, Op.cit. p. 91

29 - 1) - Il figlio della padrona di casa di Elia morì. Elia lo stese sul letto, invocò il Signore; si distese tre volte sul bambino ed invocò il Signore; il Signore ascoltò il grido di Elia; l'anima del bambino tornò nel suo corpo e quegli riprese a vivere. Cfr. I Libro dei Re XVII,17-23.

2) Il figlio di una Sunnamita era morto. Eliseo pregò il Signore, quindi, si distese sul ragazzo; pose la bocca sulla bocca di lui, gli occhi sugli occhi di lui, le mani nelle mani di lui e si curvò su di lui. Il corpo del bambino riprese calore... poi riaprì gli occhi. Cfr. II Libro dei Re IV,32-35.

3)  Un ragazzo chiamato Eutico, cadde da una finestra al terzo piano e fu raccolto morto. Paolo si gettò su di lui, lo abbracciò e disse... è ancora in vita. Il ragazzo tornò vivo. Cfr. Atti degli Apostoli XX, 9-12.

30 - Cfr. H. Carr, Harry Carrs World of Freemasonry, Op.cit, p. 340.

31 - Gli Statuti Schaw del 1598, emanati nel Regno di Scozia, sotto Giacomo VI, alla cui osservanza erano indistintamente tenuti tutti coloro che esercitavano il Mestiere muratorio, prescrivevano che due Entered Apprentices (Apprendisti Iscritti), in aggiunta a sei Compagni o Maestri, fossero presenti alla ammissione di un Compagno.

 

Per gli Statuti Schaw consultare la sezione dedicata:

  Gli Statuti Schaw

 

A circa cento anni di distanza, secondo quanto ci viene notificato dal Manoscritto Edinburgh Register House del 1696, la cerimonia di ammissione di un Fellow-Master è alquanto cambiata, perché prima che un candidato sia ammesso alla Fellowship, tutti gli Apprendisti Iscritti si devono ritirare, senza dubbio perché il candidato, dopo di essere stato istruito all'esterno dal più giovane Maestro, doveva rientrare nella Compagnia per fare il Segno di Maestro, avanzare e disporsi nella prescritta postura per ricevere la Parola che gli veniva sussurrata dal Maestro della Loggia che gli dava contemporaneamente la stretta di mano, detta Griffa. Questo cambiamento ci fa presumere che nelle procedure del 1598, forse, non c'era la postura che doveva implicare i "Cinque Punti della Fratellanza". Cfr. D. Knoop & G.P. Jones, The Genesis of Freemasonry, Op.cit. p. 272.

32 - Tra i sedici testi, sopravvissuti alla dispersione, a cominciare dal Manoscritto Edinburgh Register House, 1696, che precedono la pubblicazione della Masonry Dissected di S. Prichard, almeno quattordici di essi, pur con diverse differenze, descrivono i Punti della Fratellanza. Cinque o sei di questi testi, poi, aggiungono la propria versione della Parola che si supponeva accompagnasse i cosiddetti Punti.

33 - Per esempio, nel 1623 Patrick Ruthven ri tenendosi vittima di una fattura (stregato) fu curato da una tale Isobel Haldane: "Ella venne nel letto e si distese su di lui, la sua testa sulla sua testa, le sue mani su di lui e così via, sussurrando delle parole; egli non sapeva cosa esse fossero.". Cfr. Pitcairn, Criminal Trials in Scotland, Vol. II, p. 537.

 

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