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State ascoltando "La Marcia dei Re"

 

Antoine Blatin (1841-1911) fu una figura ragguardevole del Grande Oriente di Francia durante la Terza Repubblica.

Medico all'ospedale generale di Clermont-Ferrand, insegnò alla facoltà di medicina di questa città di cui fece il sindaco nel 1884; fu deputato  di Puy-de-Dôme dal 1885 al 1889 ed a questo titolo licenziò la legge che autorizzava la cremazione.

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Iniziato nel 1864 alla Loggia parigina L'Avenir, risveglierà nel 1881 la Loggia les Enfants de Gergovie, che presiederà dal 1882 al 1888. Nel 1894, si affiliò al Loggia parigina dei Vrais Amis di cui sarà M.V. dal 1896 fino alla sua morte. Molto attaccato al simbolismo, ma materialista ed anticlericale, lavorò in questo senso nel 1887 con Louis Amiable alla revisione dei rituali del Rito francese.Si interessò anche ad altri Rituali praticati in certe Logge per le cerimonie particolari, che volle formalizzare in uno stile assai diverso da quello molto religioso, adottato anteriormente dal Ragon. Così nel 1886 pubblicò un Rituale per la Cerimonia funebre massonica e, nel 1895, dei rituali di adozione e di riconoscimento coniugale. Blatin non si accontentò di scrivere dei Rituali di riconoscimento coniugale, ma ne dirigeva lui stesso l'esecuzione, come è possibile constatare dall'immagine d'epoca a lato riprodotta.
Il Rituale di riconoscimento coniugale di Blatin, riflette in particolare la concezione dominante nella borghesia secondo la quale il posto della donna era in casa per allevare i figli. La Massoneria dell'epoca non se ne sottrae e i suoi aderenti certamente progressisti in materia di laicità erano piuttosto retrogradi in materia di diritti della donna.
Presenta tuttavia un merito raro in questo secolo di inflazione logorroica nei Rituali, quello di essere breve.

Questo Rituale di Blatin venne ristampato durante la guerra nei documenti massonici dal regime di Vichy, corredato di commenti astiosi che caratterizzavano la letteratura di quel regime.
 

 

 

 

Preparazione del Tempio
Il Tempio sarà decorato e infiorato. Si lascerà al suo centro una largo spazio dove sarà posto il tavolo del "Riconoscimento Coniugale." Su questo tavolo, avvolto da un drappo, saranno disposti e ricoperti da un velo gli oggetti simbolici necessari alla cerimonia ossia:
 

  • Il Cordone coniugale che è un Grande Cordone da Maestro di dimensioni sufficienti per potere cingere contemporaneamente tutti e due gli due sposi.

  • Un Cordone blu di adozione, destinato alla sposa.

  • Una bacchetta di vetro trasparente segnato con una lima nella sua metà per poter essere rotta facilmente.

  • Tre piccoli bicchieri di cristallo, uno contenente un poco di vino, l'altro un poco di acqua, il terzo vuoto.

  • Un cesto decorato colmo di frutti e di fiori.

  • Un candelabro a tre braccia nel mezzo del tavolo, in alternativa dei candelabri a luce singola posti su tre angoli dello stesso.

  • L'anello coniugale.

  • Due poltroncine, di fronte al tavolo, riservate agli sposi.


Alcuni posti saranno riservati sulle "colonne", ossia sui lati al Nord ed al Sud per i membri della famiglia. Dei fiori saranno distribuiti a tutte le signore presenti.

I Fratelli Massoni e gli sposi si riuniranno nel sagrato, all'esterno del Tempio. I profani, al contrario, saranno direttamente introdotti nel Tempio e collocati sulle colonne, le Signore sulla prima fila. Quando tutto sarà pronto i Fratelli di Loggia entrano allora nel Tempio, decorati delle loro insegne e sistemati in corteo nel seguente modo:

In testa, la Porta-Stendardo; dopo lui, ai suoi fianchi, il Grande Esperto ( a destra), ed il Maestro delle Cerimonie (a sinistra); vengono poi quattro Fratelli, due a due, con le braccia crociate sul petto tenendo ciascuno, una squadra, un compasso, una livella e un maglietto nella mano destra, seguiti da tutti gli altri, sempre in fila per due, con le braccia incrociate sul petto e una spada, con la punta rivolta in basso nella mano destra.
Infine il Venerabile seguito dai due Sorveglianti, ciascuno dei quali porterà il proprio maglietto nella mano destra appoggiato sul cuore, chiuderanno il corteo altri Ufficiali di Loggia.

La Musica suonerà mentre i Fratelli Massoni si disporranno sulle colonne. Quando tutti sono al loro posto, la Musica cesserà, mentre il Venerabile batterà un forte colpo con il proprio maglietto.

 


Ven. - Fratelli 1 e 2 Sorvegliante, sapete che la presenza di profani nel Tempio ci vieta di aprire nostri Lavori nel modo consueto. Volete dunque semplicemente invitare le persone estranee al nostro Ordine che si trovano collocate su ciascuna delle vostre colonne, di seguire la cerimonia simbolica che si svolgerà, con l'attenzione simpatica ed il silenzio rispettoso che meritano le dottrine, gli usi e le tradizioni secolari dei Massoni.
 


Questo annuncio è ripetuto dai due Sorveglianti ed il Venerabile dichiara aperti i Lavori in Tornata Bianca di Loggia.

Le delegazioni massoniche composte da invitati di riguardo, alti dignitari, sono ricevute con le acclamazioni di "Libertà! - Uguaglianza! - Fraternità! " mentre i Fratelli sollevano le loro spade e formano la Volta d'acciaio.

Gli sposi attendono alla porta del Tempio.

 


1° Sorv. - Venerabile Maestro, c'è nel sagrato uno dei nostri Fratelli, accompagnato da una giovane donna che ha sposato davanti all'ufficiale di stato civile. Viene ora a presentarcela e richiedere per lei la protezione della Massoneria.

Ven. - Quali mezzi dobbiamo impiegare, Fratello 1° Sorvegliante, per assicurare a questa giovane donna la protezione che suo marito che è uno dei nostri, ha il diritto, in effetti, di chiederci?

1° Sorv. - Che il nostro Fratello la conduca in questo Tempio affinché tra i profani ed i Massoni che oggi lo riempiono, la sua unione sia riconosciuta pubblicamente secondo i Riti tradizionali del nostro Ordine.

Ven. - Che sia fatto come indicate.
 


La Musica suonerà, a questo punto, una "Marcia nuziale" mentre gli sposi entreranno nel Tempio, andando a sedersi sulle due poltroncine preparate.

 


Ven. - Carissimo Fratello, conducendo oggi nella Loggia alla quale appartenete, tra i vostri Fratelli, la donna che avete sposato secondo le leggi del vostro paese, ci date una nuova testimonianza del vostro attaccamento al nostro Ordine. Mi congratulo di ciò con voi e la vostra sposa è la benvenuta tra noi. (Rivolto alla Sposa) Le cerimonie simboliche che vanno, secondo i nostri Riti, ad accompagnare i vostri primi passi nella nuova esistenza in cui entrerete, non hanno nulla di comune, né nella forma, né nel contenuto, con quelle che spiegano, in circostanze analoghe, le diverse sette religiose di cui la Massoneria ha il preciso scopo di combatterne le superstizioni detestabili e le pericolose tendenze.

Ora, vi invito entrambi ad alzarvi ed a tenervi in piedi dinanzi a me (Gli Sposi si alzano. ).
(poi rivolgendosi al Fratello) Persistete Fratello mio a richiedere da noi, in nome della vostra donna e del vostro, il riconoscimento della vostra unione coniugale?

Il F. Sposo - Persistiamo, Venerabile Maestro.

Ven. - Promettete, allora, di rimanere tutti e due fedeli alle regole ed alle tradizioni del nostro Ordine, di coltivare nella nuova famiglia che andate a costituire, i grandi principi di Libertà, di Uguaglianza, di Fraternità, di solidarietà e di giustizia che proclamano i Massoni?

Il F. Sposo - Lo promettiamo Venerabile Maestro.

Ven. - vi impegnate ad allevare i vostri figli secondo questi principi?

Il F. Sposo - Ci impegniamo.

Ven. - Andiamo quindi a celebrare il vostro Riconoscimento Coniugale secondo i nostri Riti soliti. Vi invito perciò entrambi, ad accordare l'attenzione più raccolta all'alto significato di nostri Simboli che, se vi darete adito, incideranno nei vostri spiriti, rendendo la loro impronta più duratura, i principi generali che dovranno essere oramai la regola della vostra condotta familiare.
 


Il velo che ricopriva il tavolo è, a questo punto, tolto ed i quattro Fratelli che portavano la squadra, il compasso, la livella ed il maglietto sono invitati al centro del Tempio e quindi, uno per volta invitati a depositarli sul tavolo ritornando poi fra le colonne.
Il M.V. scende dal suo scanno, il Fratello Grande Esperto si porrà sul suo suo fianco sinistro, prenderà il Cordone coniugale e lo porgerà agli sposi.

Il Cordone viene prima preso dallo Sposo, il quale a mo' di sciarpa lo collocherà sulla sua spalla destra, porgerà poi l'altro capo alla sua sposa che lo collocherà sotto la sua ascella sinistra. Dopo di che infilerà l'anello coniugale alla sposa trattenendone la mano. Il M.V. porrà tre le loro mani la bacchetta di cristallo dicendo:

 


Ven. - Questa bacchetta è di cristallo, e se possiede la purezza, la trasparenza e la luce che ogni amore legittimamente condiviso deve avere, ne ha anche la fragilità. Se non teneste con attenzione la bacchetta che vi unisce in questo momento, cadrebbe presto sul suolo e voi ne raccogliereste soltanto degli inutili frammenti.
 


La bacchetta viene ripresa dal Fratello Grande Esperto che la romperà sotto gli occhi degli sposi.
 


Ven. - Comprendete, con questo atto, che la vostra unione può essere volontariamente e legalmente interrotta, così come questa bacchetta è stata separata. Rendiamo omaggio alla logica ed alla saggezza dei legislatori repubblicani che hanno introdotto nelle nostre leggi il principio del divorzio, così come da noi da molto tempo richiesto.
 


Prende poi il bicchiere di vino ed è offerto allo sposo ed il bicchiere di acqua alla sposa. Ognuno ne verserà il contenuto nel bicchiere vuoto.
 


Ven. - Che questa mescolanza simbolica vi ricordi che le loro qualità diverse devono unirsi e temperarsi in una comune armonia.
 


Il Cordone coniugale viene ritirato e collocato di nuovo sul tavolo. Il M.V. prenderà quindi il Cordone di adozione massonica e lo passerà intorno al collo della giovane donna dicendo:
 


Ven. - Questo Cordone di adozione ti ricorderà lo stretto e potente legame che ti annette, oramai, al nostro Ordine e la fedeltà che devi alle nostre dottrine ed alle nostre istituzioni.
 


Tutti i Fratelli si riuniranno allora nel centro del Tempio formando un cerchio.
Hanno tutti le braccia crociate sul petto, la spada nella mano destra con la puntata in basso, il M.V. non prenderà parte alla catena che sarà guidata dal Fratello Grande Esperto, di fronte a lui prenderà posto il 1° Sorvegliante.




Ven. - Formate la Catena di unione, Fratelli miei. E voi, Fratello Grande, Esperto, fate circolare il nostro toccamento segreto dal Mezzogiorno al Nord

1° Sorv. - Venerabile Maestro, il toccamento non è giunto fino a me per l'assenza di uno degli anelli di questa Catena. Il Fratello che rappresenta questo anello è trattenuto in mezzo al Tempio dalla donna che ha qui condotto ed egli non ha potuto unirsi a noi per completare la nostra Catena d'unione.
 


Il M.V. inviterà il Fratello sposo a prendere il suo posto nella Catena. Questa volta il toccamento circola e la Catena è perfetta sul lato del Nord.
 


Ven. - É grazie a questa giovane donna se abbiamo potuto, Fratelli miei, riannodare la nostra Catena di unione momentaneamente interrotta. Ricordiamoci, con questo esempio, del ruolo importante che le donne possono e devono giocare nel funzionamento regolare delle nostre istituzioni.
In cambio dell'educazione nuova mondata dai pregiudizi e dalle superstizioni che daremo loro, saranno le nostre fedeli ausiliarie nelle opere umanitarie che intraprendiamo e alleveranno con amore le giovani generazioni dei buoni Massoni, diverranno uno degli strumenti più preziosi di propaganda.
 


Lo sposo trasmetterà quindi alla sua Sposa, a nome di tutti i Fratelli un triplo bacio. I Fratelli solleveranno le loro spade mentre gli sposi promettono:
 


Gli Sposi: Promettiamo di praticare le virtù che si insegnano nei Tempi, di allevare i nostri figli nel rispetto della scienza, della ragione e nel disprezzo delle superstizioni.

Ven. - In scambio di questa promessa, nel nome del Grande di ..... ed in virtù dei poteri che mi sono stati conferiti da questa Rispettabile Loggia, proclamo il Riconoscimento Coniugale di questi sposi. Ii dichiaro membri della grande famiglia massonica e vi prego, Fratelli miei, di riconoscerli in questa qualità e di prestar loro in tutte circostanze l'affetto, l'aiuto e la protezione che devono tra di loro i Massoni.
 


Offrirà quindi il cesto di fiori e di frutti alla sposa pronunciando parole di circostanza sull'abbondanza e la bellezza. Tornerà quindi al suo posto e dirà:
 

 

M.V. Fratello Oratore la parola vi è concessa.
 


 

Il Fratello Oratore pronuncerà un discorso di circostanza.

 

 

Terminato il Venerabile ringrazierà per l'assistenza e, mentre della musica risuonerà, ordinerà di far circolare il Tronco della Vedova (dinanzi ai profani è chiamato il Tronco Ospedaliero). Terminato, gli sposi escono con le loro rispettive famiglie e gli invitati profani. Nel Tempio rimarranno soltanto i Fratelli.
 


Ven. - Separiamo in pace, Fratelli miei, i nostri Lavori in Tornata Bianca sono terminati.