È questo il primo volume introduttivo di sette in corso di pubblicazione.
Scrive l'autore:
Una introduzione necessaria poiché i documenti, che fanno parte di un più
ampio proggetto, tutti estratti dal Sepher ha-Zohar, fanno riferimento ad
elementi propri della Qabalah di cui il testo dà per scontata la conoscenza.
Se è vero che molti lettori hanno loro stessi la capacità di istruirci, e ai
quali presentiamo anticipatamente le nostre scuse per eventuali mancanze e
ripetizioni, è anche vero che molti si troverebbero però in seria difficoltà
nella comprensione di molti passaggi.
Il titolo «Sepher ha-Zohar» è tradotto nella nostra lingua con «Libro dello
Splendore», anche se proprio di un libro non sembrerebbe trattarsi, giacché
non è un testo unitario, ma piuttosto una raccolta di scritti, ognuno dei
quali presenta caratteristiche diverse per linguaggio e stile, è una
giustapposizione, un aggregato di elementi eterogenei, che ha soltanto in
apparenza l’aspetto di un edificio, trattandosi piuttosto di una raccolta di
pietre nel quale si ritrovano ancora blocchi grezzi gettati là a caso.
In questo ammasso confuso si distinguono dei frammenti che costituiscono dei
piccoli trattati indipendenti, chiamati dagli addetti ai lavori, «Capitoli
parassiti» o «Capitoli sciolti».
Il compilatore, seguendo in ciò l’esempio dei redattori ebraici di tutti i
tempi, li inserisce semplicemente in differenti luoghi della trama dello
Zohar senza praticarne la necessaria sutura, permettendo così di separarli
senza pregiudizio dal contesto. È su questi «Capitoli» che si sviluppa
l'intera opera (in corso di stampa).
Fino ad oggi sono apparse traduzioni di brevi passi significativi o
notevoli, dal punto di vista dei contenuti, ma la caratteristica di questo
lavoro è quella di presentare porzioni dello Zohar di una certa ampiezza,
non tutto certamente, ma una buona parte sì!
Il corpo principale del Sepher ha-Zohar è costituito da:
Commentari sui cinque libri della Torah Shebiktav (btkbc hrwt Legge
scritta), Indicando con ciò i primi cinque libri del Tanakh, conosciuti
anche come Pentateuco, disposti secondo le porzioni settimanali della Torah.
Alcune parti dei Midrašim.
Dei riferimenti frequenti al libro dei Salmi.
Delle citazioni rielaborate del Cantico dei Cantici.
A questi vanno aggiunti i diciassette capitoli parassiti (sciolti)
disseminati nei vari volumi, così contraddistinti dagli studiosi, perché non
hanno nessun nesso con il soggetto che precede o segue, a volte essi stessi
si interrompono improvvisamente per riprendere in qualche altra parte dello
Zohar.
Di seguito l'elenco di questi capitoli, in corso di stampa:
1) Ra’aya Mehemna - Il Pastore Fedele. 2) Il Siphra de-Ẓeni’uta- Il Libro
del Mistero Nascosto. 3) Raza de-Razin - Il Segreto dei Segreti. 4) Sava
de-Mishpatim - Il Discorso del Vecchio. 5) Idra de-Vei Mashkena - Assemblea
del Santuario. 6) Yanuka – Il Giovane. 7) Rab Methibtha - Il Capo
dell’Accademia. 8) Midraš ha-Ne’lam - Midraš Occulto. 9) Sithré Torah - I
Segreti della Legge. 10) Sepher ha-Bahir - Il Libro della chiarezza. 11)
Idra Rabba Qadusha - Maggiore Santa Assemblea. 12) Idra Zuta Qadusha -
Minore Santa Assemblea. 13) Le Heikháloth - I Palazzi. 14) ‘Æsch Mezareph -
Fuoco Purificatore. 15) Deta’in khamri - Il Conduttore di asini. 16)
Mathnitin e Haschmatoth - Ripetizioni e Omissioni. 17) Tossefta - Aggiunte
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