«La tradizione non può essere ereditata, e se uno la vuole deve ottenerla
con grande fatica. Essa implica, in primo luogo, il senso storico e il senso
storico implica una percezione, non solo della condizione di passato del
passato, ma della sua presenza» (Eliot, Tradition and the Individuai
Talent, del 1919).
Thomas Stearns Eliot è stato tra i massimi poeti del '900, ma anche uno
straordinario critico letterario e, in special modo, un grande dantista.
La sua ossessione, oggetto di ripetuti ed approfonditi studi, è proprio il
rapporto tra la tradizione (letteraria, filosofica, storica, simbolica) ed
il presente. Eliot lo afferma in modo netto e con straordinaria efficacia.
La tradizione presuppone il senso storico: ma quest'ultimo induce alla piena
consapevolezza che il passato è sì, appunto, passato, ma anche presente.
Irrompe continuamente nel presente, nell'attualità, nella quotidianità:
delle idee e della cultura, certo, ma anche del nostro agire di tutti i
giorni e di tutta la vita.
La tradizione. Ossessione di Eliot e grande privilegiato tema per Giancarlo
Elia Valori, in questo come in quasi tutti i suoi libri e i suoi scritti.
Un presente, sempre più desertificato e privato della tradizione e dei suoi
simbolismi, è un presente senza futuro: Valori lo afferma sia negli scritti
più squisitamente teorici-filosofici presenti in questo densissimo volume
(esoterismo, Telesio, Campanella), sia nelle parti dedicate all'attualità
socio-politica (la formazione dei giovani e la scuola, la crisi delle classi
dirigenti odierne, etc.).
Giancarlo Elia Valori è uno dei più importanti manager. Docente
universitario e attento osservatore della situazione politica ed economica
internazionale. È stato consulente di qualificati organismi, tra i quali:
nel primo governo Moro e nella stesura dei primi documenti annuali di
programmazione economica e dello Statuto dei lavoratori. È presidente della
Centrale Finanziaria Generale, della Fondazione Laboratorio per la Pubblica
amministrazione, della Delegazione italiana della Fondazione Abertis e
Membro dell'Advisory Board School of Business Administration College of
Management di Israele, nonché presidente onorario di Huawei Italia,
consigliere economico del colosso cinese, HNA Group, partner di COFCO INTL.
È detentore di prestigiose cattedre: Yeshiva University di New York, Hebrew
University di Gerusalemme e della Peking Universty, dove è anche Direttore
del Comitato consultivo dell'Istituto per gli studi internazionali. Negli
atenei di Pechino e Gerusalemme, presiede inoltre, rispettivamente, il
"Centro Euro-Cina", uno stimato organismo che contribuisce a rendere più
fecondi gli interscambi fra paesi di culture diverse, mentre a Gerusalemme è
direttore di uno specifico corso di laurea in Giurisprudenza, aperto a
studenti ebrei e arabi. |