Orfismo

e Tradizione Iniziatica

 

Di

 Raphaël

 

 

 

 

Edizioni Āśram Vidyā

Quale messaggio può offrire l'Orfismo all’uomo moderno? Come ci si può accostare ad una Filosofia che a prima vista può sembrare tanto remota ma che in realtà rappresenta il fulcro, il sorgere di tutto il pensiero filosofico speculativo dell'Occidente? L'instaurazione dell'Orfismo si è determinata quando la "religione omerica" dominante stava perdendo la sua funzione, quindi la figura di Orfeo si colloca in un contesto di trasformazione e rinnovamento delle coscienze. Orfeo ha rettificato il culto di Dioniso, degradato e trasformato in superstizione, ha svelato verità di ordine intelligibile, ha composto una scienza del Rito e del numero attraverso la musica, ha istituito i piccoli e i grandi Misteri; infine, con l'Orfismo si inizia a parlare di qualcosa di divino e non mortale presente nell'uomo, della "divinità" dell'anima e della sua "caduta". In quest'opera Raphaël dà una autentica impostazione tradizionale dell'Orfismo mettendo in evidenza l'aspetto metafisico ed iniziatico presente nei due miti legati alla figura di Orfeo: la sua morte e la "discesa agli inferi"; inoltre, offre degli spunti di riflessione su come alcuni fatti siano ricorrenti in tutti i rami delle filosofie e religioni tradizionali fornendo schemi riguardanti le principali teogonie e cosmogonie.

Un lettore attento e amante della Conoscenza-Sophia potrà, quindi, ben comprendere il pregio altamente catartico ed attuale del messaggio orfico e, se saprà accostarsi alla lettura del libro con una mente libera da preconcetti, o mens informalis, potrà prendere a piene mani i benefici che sgorgano da quella fonte inesauribile che è la Tradizione iniziatica di tutti i tempi, tenendo presente ciò che dice Plotino: Il magistero non va oltre questo limite, di

additare cioè la via e il viaggio: ma la visione è già tutta un'opera personale di colui che ha voluto contemplare.

Raphaël, dopo Iniziazione alla Filosofia di Platone, ha composto quest'opera, chiara e concisa, per offrire un più approfondito sguardo sul sorgere della Tradizione iniziatica in Occidente.

Chi ha letto i libri di Raphaël avrà potuto notare come egli mira a manifestare ed evidenziare l'unità della Tradizione prevalentemente sotto l'aspetto metafisico; ciò non significa che si contrappone alla visione dualistica, alle varie Fedi religiose o ai vari "punti di vista" anche quelli opinabili. Una visione metafisica, se viene incarnata, non può contrapporsi a nulla e ciò che conta, per Raphaël, è lo svelare, mediante il vivere ed essere, parte o tutta la Verità che si è potuta contemplare. Quindi, per quanti conoscono gli scritti di Raphaël, e si può dire che sono molti, anche questo volume va ad incastonarsi in quell'universale mosaico che egli sta componendo ormai da anni, e che non rappresenta altro che lo svelamento del suo stato di Unità coscienziale. Si vedano, a tale proposito, le opere dell'Advaita Vedânta, dell'Asparsa veda, della Qabalah, ecc. da lui curate.

Quale autentico metafisico, egli mette in risalto sempre la Costante che sottostà ad ogni tipo d'Insegnamento tradizionale e, con la benevolenza di colui che ha realizzato la Pax profunda, cerca di offrire il balsamo della Conoscenza e della Comprensione a quanti sono spinti, di là da ogni erudizione quantistica, discussioni e disquisizioni inutili (anche e soprattutto di ordine spirituale), da una istanza veramente realizzativa.

In lui Oriente e Occidente si fondono alla Luce di quell'unica Tradizione che, per quanto in quest'epoca possa sembrare oscurata, non è morta né potrà morire.

  

 

 

 
 
 

Indice Testi


Musica: "Fuga XVIII° di Atalanta Fugiens" di Michaël Maier 1687