Mi chiamo Liliana Z. e sono di Torino. Questa mia non suoni né provocazione né offesa per Voi che, anzi, ho iniziato ad apprezzare e stimare dopo aver letto i documenti del Vostro poderoso portale. Un conoscente, durante una cena, in cui segnalavo il sito di Montesion, esclamava: “Buoni quelli (i Massoni) si associano soltanto per fare affari ”. Non ho saputo replicare nascondendo il mio imbarazzo. Io non credo che l’affermazione risponda a verità!
Carissima Liliana, nessuna offesa reca la tua né può leggersi alcuna provocazione.
Noi tutti auspichiamo il giorno in cui le coscienze penetrino il vero; attendiamo l’alba in cui i discorsi non siano inquinati dalle solite menti ottuse o, peggio, malvagie, che pongono all’indice una Organizzazione, soltanto perché hanno … frainteso. Il tuo conoscente ha frainteso... si! ha frainteso quello che da noi si chiama “solidarietà massonica”. Proprio su questo argomento Ernesto Nathan (Massone e Sindaco di Roma dal 1907 al 1913) ebbe a dire: “Si dice che siamo consorteria coalizzata per facilitare il soddisfacimento degli egoismi affiliati: è menzogna. Siamo famiglia e nell'affetto reciproco ci stendiamo la mano l'uno all'altro per confortarci nelle sventure e nei dolori, per sorreggerci quando per le aspre vie della vita sentiamo travolgerci in basso; ma famiglia che non può né suole rinserrarsi intorno al focolare, sorda ai gemiti che si alzano intorno; famiglia che ha diritto all'esistenza soltanto perché la consacra a beneficio dei simili. La Massoneria è mutua assistenza per poter essere pubblica assistenza; altrimenti, travagliata e consunta da lotte intestine, di egoismi contrastanti, perirebbe al pari di tutti gli organismi che non sanno comprendere la missione della vita”. Questo però non significa che nella nostra Famiglia non esistano delle "pecore nere". Grazie per quel: “poderoso portale”, fa piacere leggerlo! Il WebMaestro _______________________________________ Questa pagina è stata letta | | Volte |
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