Del Gilgul (lwglg), termine ebraico per "trasmigrazione delle anime", "reincarnazione" o "metempsicosi", secondo Gershom Scholem, non vi è prova decisiva della sua esistenza nel Giudaismo durante il periodo del Secondo Tempio. Lo stesso autore, però, non può far a meno di riconoscere che tramite interpretazioni allegoriche, è possibile rilevare allusioni o accenni alla trasmigrazione delle anime, nelle affermazioni dei rabbini talmudici (Primo Tempio). Credo, in ogni caso, doveroso distinguere la posizione del giudaismo ortodosso e tradizionale, da quello della Qabalah, anche se nell'insegnamento ortodosso non mancano riferimenti espliciti. Il Giudaismo Certamente, caro Brunello, è vera l'esistenza di opinioni diverse in tal senso. La stretta ortodossia, tende a respingerla, negandole persino un posto nella primitiva filosofia ebraica. Altri, al contrario, compresi alcuni rabbini ortodossi accettano la reincarnazione come parte integrante del giudaismo, come per esempio, il rabbino Sholem Asch, il quale scrivendo nel 1939 sul giornale "Putnam" (organo di informazione della comunità Hassidica di New York), diceva: - "Secondo l'insegnamento (sic!) noi compiamo la trasmigrazione sotto la sovrintendenza dell'Angelo dell'Oblio... Non è il potere di ricordare, ma al contrario, il potere di dimenticare la condizione necessaria... Nella trasmigrazione delle anime, queste, nei loro cambiamenti di corpo, devono obbligatoriamente passare attraverso il mare dell'oblio." - Flavio Giuseppe nel testo "Della Guerra dei Giudei", libro 3° capitolo 8° quinto capoverso, riferendo le parole di un Comandante, preposto alla difesa del Tempio contro le legioni Romane di Tito, e rivolte ad un gruppo di soldati che stavano per uccidersi piuttosto che cadere vivi nelle mani dei nemici. " I corpi di tutti gli uomini sono in verità mortali, e sono creati in una materia corruttibile, ma l'anima è immortale ed è una parte della divinità che abita nei nostri corpi... Non sapete che coloro che si dipartono da questa vita, godranno forma eterna: che le loro case e le loro posterità saranno sicure, che le loro anime pure e obbedienti alla Legge avranno un luogo santissimo in cielo, di dove, con il volgere degli anni, sono nuovamente mandate in corpi puri... " - "Anche se questo insegnamento non si trova sviluppato sistematicamente negli scritti, è certo che apparve in maniera pubblicamente conosciuta nel IX o nel X secolo, e tutti i maestri non dubitarono mai né del suo carattere autoctono né della sua antica origine". Sono queste le conclusioni del Rabbino Moses Goster alla voce "reincarnazione" nell'Enciclopedia di Religione e Etica Giudaica. Lo stesso, pur nella sua posizione di radicale ortodossia non può far a meno di ricordare che la dottrina samaritana del Taleb, riconosceva pienamente il Gilgul. Riferimenti nella Torà, poi, caro Brunello, ce ne sono a iosa: "Proverbi VIII,22-31; Salmo XC,3-6; Geremia I,4-5; Malachia IV,2-6; il Libro di Giobbe (tutto) ecc. ecc.". Sono noti anche gli insegnamenti delle tre principali scuole filosofiche di Palestina, come ci ricorda Flavio Giuseppe nel testo citato libro XVIII° capitolo I° capoverso secondo. "I Sadducei credevano che l'anima morisse con il corpo. I Farisei sostenevano che tutte le anime erano incorruttibili, ma soltanto quelle di uomini Pii passavano in altri corpi. Gli Esseni postulavano la preesistenza delle anime, che è il fondamento di ogni dottrina reincarnazionalista". La Qabalah La letteratura cabalista su questo soggetto della trasmigrazione delle anime è quanto mai ricca, ad iniziare dalla scuola di Isacco il Cieco fino a Isaac Luria, del resto non è stata mai messa in discussione. Ti segnalo: "Kitzur sh'lu" pag.6 capitolo I° e II° testo attribuito alla scuola di Isacco il Cieco; "Nishmath" di Chaim capitolo II° pag.152; "Yalkut Chadash" di anonimo capitolo III° pag.127; "Yalkut Reubeni" di anonimo Capitoli I° e IX; Il Sepher Gilgulim di Isaac Luria. Il Sepher ha-Zohar II° foglio 98b dice: "Tutte le anime sono soggette alla prova della trasmigrazione, gli uomini non conoscono i disegni dell'Altissimo, non sanno come vengono giudicati in ogni tempo, sia prima di venire al mondo, sia quando lo lasciano." "Ignorano quante trasformazioni e misteriose prove debbono subire, quante anime e spiriti vengono in questo mondo senza tornare al Palazzo del Re Divino". "Le anime devono rientrare nella sostanza assoluta dalla quale sono emerse. Ma per raggiungere questo fine, devono sviluppare tutte le perfezioni, il cui germe è piantato in esse; e se non hanno adempiuto a questa condizione durante una vita, devono iniziarne un altre, una terza e così via fin quando non abbiano conseguito la condizione adatta alla loro riunione con Dio". Grazie per i tuoi complimenti. Web Maestro |