Gentilissima Montesion, leggevo nelle Faq, la risposta data ad un vostro Ospite (Franco M. di Padova) che chiedeva lumi sul significato di “Uomini Liberi” nella Massoneria. La risposta che date, per la verità assai scarna, rimanda ad una lettura "Corpus Massonicum" di Ruggiero di Castiglione, in cui vi si ritrova una spiegazione STORICA. Ma Cosa significa realmente essere "uomo libero"? La mia può sembrare una domanda superflua. Ma lo è veramente, oppure è vero il contrario? Fatto sta che oggigiorno vi è una assai “diffusa tendenza” a confondere l'uomo libero con un essere privo di vincoli e preda della più sfrenata anarchia… è questo “l’uomo libero” della Massoneria? Roberto C. Milano
Carissimo Roberto, la risposta data al nostro Ospite di Padova, percorreva, innegabilmente, un sentiero “storico” che esaminava una condizione delle origini, necessaria per accedere alla Massoneria. Mi sembra, ora, che tu poni l’accento sull’aspetto etico dell’ “Uomo Libero”. Nel sito è presente un documento di un nostro caro Fratello pubblicato su Hiram n.5/6 nel maggio/agosto del 1991, che darà saldo alla tua domanda. La Libertà del Massone _______________________________________ Questa pagina è stata letta | | Volte |
|