Fratelli, Sono Antonio F. della R:. Loggia Marengo Oriente di Alessandria. Durante una conferenza tenuta nel mese di settembre a Torino, a cui ho assistito, sulla storia della Massoneria in Italia, il conferenziere ha fatto riferimento a XII massime massoniche "napoletane", non meglio indagate.

A chi rivolgersi allora per informazioni più precise se non al sito che ritengo il migliore in assoluto della rete? Accettate il mio T:.F:.A:.

 

 

 

Carissimo Antonio, forse, ma non ne siamo certi, il conferenziere faceva riferimento alla comunicazione che Pascle Moccia, "Lettore delli Regi Banni" inviava l'indomani della pubblicazione dell'editto antimassonico di Napoli del 1751 allo stesso Re di Napoli, sui Massoni e la Massoneria:

 

"Delli Francs Maçons, o siano Liberi Muratori, raccolte da quello se n'è sparso per Napoli dalla viva voce di più Liberi Muratori e da due opere stampate in Amsterdam, l'una nel 1745:, col titolo «L'Ordre des Francs Maçons trahi»: l'altra nel 1747:, col titolo «Les Francs Maçons ecrasès: e sopra tutto dal Tom. 6 del nuovo Dizionario Italiano stampato in Venezia da Giov. Fr.co Pivati. Lett.a «M».
Les Francs Maçons, ovvero Liberi Muratori, detti anche Li Livellatori, e da altri gl'Indipendenti, riconoscono per culla la Città di Londra, e per loro Padre quel famoso Oliviero Cromwell, chiamato volgarmente «Il Flagello de Regnanti». Questi portata a fine una superba Fabbrica colla rendita annua di dieci mila sterline e formatavi una Camera di 11 Persone, delle quali, sette col carico di Supremi Assessori, e quattro con l'impiego di Segretarj, circa la metà del secolo passato entrò nella pazza presunzione di farsi Autore d'una falsa setta più d'ogni altra abilissima a corrompere tutto il Mondo. Ne propose loro l'infame idea sotto l'allegoria del Tempio di Salomone considerato nel suo primo lustro, abbattuto poi dalla Tirannia degli Assirj, finalmente restituito all'antico suo splendore. Colla medesima allegoria sieguono tuttora a propagarsi i di lui fedeli seguaci con certe sciocche, e superstiziose cerimonie, di cui i novelli Aggregati dopo più anni neppure sanno darne ragione. Dalla soprad.a allegoria del Tempio di Salomone ricavansi dodici le più principali massime riserbate solo a sapersi dalli più Provetti in questa nuova Setta scelerata
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MASS.ma I
Dio aver creato l'Uomo in una pienissima libertà naturale, in cui siamo tutti eguali. Questa naturale libertà non può negli Uomini restringersi senza una intolerabile ingiuria, non meno di colui, che con tanta degnazione a noi la diede, che di noi medesimi, a quali per gran privilegio fu data.

MASS.ma II
Per questa pienissima libertà naturale a noi sì benignamente compartita il Signore Iddio in omaggio a sé dovuto contentarsi di soli atti interni dell'Uomo; indifferente perciò, e quasi non curante di qualunque suo atto esterno, in cui mai possa estrinsecarsi in tutto il corso di sua vita.


MASS.ma III
Gelosissimo però nel tempo stesso del suo assoluto Dominio di questa Terra in cui con privilegiata creazione à posto l'Uomo in modo, che riconosce per Emoli a sè contrarj chiunque vuol venirne a parte; ed a parte vuol venirne chiunque voglia esercitarvi particolare giurisdizione sopra degli altri, offendendo in uno non meno la suprema potestà del Creatore, che la natural libertà della Creatura.
 

MASS.ma IV
Coll'andar degli anni, e questa suprema potestà del Creatore, e questa natural libertà della Creatura esser stata non poco lesa, e poco meno che distrutta dalla malvagità di certi risorti Assirj, onde sorsero que' speciosi nomi di Principato e Sacerdozio.
 

MASS.ma V
Nomi che riconoscono per fonte, come l'ingiusta violenza di pochi Usurpatori, così la vituperevole ignoranza della maggior parte degli Uomini, che anno permesse simili usurpazioni a tanto danno loro proprio, ed a disprezzo di quel Dio, cui tanto devono.

MASS.ma VI
Ecco dunque la grande impresa ben degna d'Uomini d'onore per se stessi, e di gratitudine verso Dio. Rifabbricar questo gran tempio già distrutto, uscendo finalmente dalle tenebre di quella ignoranza, in cui i nostri Maggiori vissuti sono per tanti secoli, ed allarmandosi contro sì indegni Usurpatori, fino a doverli uccidere se fia d'uopo, rimirandoli come veri Tiranni in terra per l'uso di una potestà che tutta e sola é di Dio, e per l'abuso di una libertà che tutta è nostra, ed eguale in tutti.
 

MASS.ma VII
Ad Impresa sì nobile se ne fa a tutti l'invito, come per tutti ne corre l'interesse. Con che può benissimo averci luogo il Pagano, l'Ebreo il Turco, il Protestante, il Cattolico, ed anche il Deista ed Atteista. Le tante Religioni uscite fuori nel mondo essere altrettante superstiziose invenzioni di chi vuol togliere all'Uomo la naturale libertà, ed a Dio la suprema potestà. La diversità delle Religioni se ne tempi andati à partoriti grandi disturbi, tra i Liberi Muratori stringe nodo, e fà lega di più stretta pace.
 

MASS.ma VIII
Anzi la sperienza ha mostrato, che si aggrega a questa nuova Società, tanto è lungi dal recarvi o ricevervi disgusto in punti di Religione diversa, che a questa dei Liberi Muratori insensibilmente si attacca in maniera, che della sua natia Religione affatto dimenticassi ne più curasi affatto. Alcuni per sciocchezze l'hanno chiamata Magia del Demonio, ma a dire il vero del retto corso delle cose quando escono dalla violenza, fermandosi nel naturale suo centro.
 

MASS.ma IX
L'Impresa però è la più difficile, che sia mai stata, e possa mai esserci. Si tratta di dover contrastare nulla meno che col Principato, e col Sacerdozio, oramai in pieno e pacifico possesso con aperta Tirannia sopra la libertà dell'Uomo, e con prescritta usurpazione sopra il Dominio di Dio in terra. Quindi esigersi nella Società la scelta di gente non comunale; lo spirito di Uomini il più forte ed ardito, e sopra tutto la protezione di Personaggi in diversi Regni i più rispettabili e poderosi.


MASS.ma X
Ma un gran segreto esser deve il preciso fondamento di questa difficilissima Impresa. Le altre Sette fondate si sono collo sciorre dottamente la lingua; questa dei Liberi Muratori col rigorosamente frenarla, e frenata con perpetuo silenzio fin dal primo ingresso si propongono la rinnovazione di più giuramenti, la minaccia di più castighi, e la facoltà in ognuno di prenderne vendetta anche col ferro.
 

MASS.ma XI
Segreto dico, sì inviolabile che neppure possa avervi dritto qualunque pubblica potestà, sia del Principato sia del Sacerdozio. Queste avendo tutto il merito di essere distrutte, ragione aver non possono a propria difesa. Perciò a maggior cautela fia sano, e solo consiglio marciar sempre con quel = NIHIL CONTRA PRINCIPEM: NIHIL CONTRA RELIGIONEM: NIHIL CONTRA BONOS MORES.
 

MASS.ma XII
E poiché questo gran segreto egli è sì importantissimo risieda solo nella Quinta Loggia ch'è de soli Architetti a dover dirigere il rifacimento del diroccato Tempio di Salomone. A tutti gli altri si faccia solo sapere, che una scambievole carità, ed un soccorso vicendevole per qualunque bisogno, che possa occorrere, è, e sarà tutto il fine di chi voglia aggregarsi a questa nuova Società delli Francs-Maçons, ovvero Liberi Muratori."

 

Altre non ne conosciamo, ma questo è imputabile soltanto alla nostra ignoranza che certamente, qualche nostro Fratello vorrà colmare.

Contraccambiamo il tuo T:.F:.A:. da estendere al tuo M:.V:. e ai Fratelli della tua Officina.